31/07/09

E' difficile...

E' difficile raccontare un viaggio.
Come si può costruire una gabbia di parole per rinchiudervi dentro emozioni, visioni, sensazioni, risate e stupidera?
Impossibile.

Oggi mi sono dedicata alle foto, domani proverò a raccontarvi questa straordinaria avventura, giorno per giorno...

30/07/09

Eccomi!

Giornata pesante, per essere il primo giorno a casa: ieri sera, entrando in cucina per bere, uno scarafaggiosauro faceva bella mostra di sè appollaiato sopra il rotolone di carta, quindi mi sono passata tutta la giornata a smontare la cucina, spostare mobili, elettrodomestici e suppellettili, e pulire e spruzzare insetticida dappertutto: ho finito adesso. Non ho trovato tane nè colonie, probabilmente si era arrampicato lungo lo scarico del lavello...

Quante cose da raccontare!! Che viaggio! Stupendo!! Ma procederemo con ordine (magari a partire da domani, puff, pant), ma eccovi qualche anticipazione!

- Lo scrittore che impersona se stesso sulla copertina del suo libro!

- Valicare le Alpi francesi: avez-vous des magazins de point de croix?

. Emulando le mucche: scovare un torrente gelido e inginocchiarsi a bere.

- Perdersi a Copenhagen: strade che finiscono tutte in -gade ed hanno nomi impronunciabili e tanto meno leggibili!

- Il danese medio: è solo perché coincidenza vuole che in questi giorni ci siano le olimpiadi gay, oppure di marcio, in Danimarca, hanno qualcosaltro??

- Quanto costa la Carlsberg a 2 chilometri dal birrificio? E quanta ne è capace di bere la vostra beniamina prima di perdere il lume della ragione?

- Telefonate a casa: "Matilde vieni al telefono, c'è la mamma", "La mamma? Quale mamma?"

- Il più illegale dei gesti mai fatti prima: falsificare una firma.

- Il lato B: quando scopri quanto forte possono urlare le tue chiappe dopo due giorni interi passati sulla bicicletta.

- I mirtilli: delizia del palato

- Tornare in Italia alle 23, ascoltare le notizie del giornale radio e voler tornare immediatamente di nuovo all'estero.

- Il similcoma etilico: svegliarsi alle 10 e scoprire di non aver tempo per fare tutto quello che si sarebbe voluto.

-Ritorno a casa: il bacarozzo che ti da il benvenuto!

Di questo e di molto altro ancora nelle prossime puntate! :-D

PS: un grazie immenso a Moonsweet, che è stata mitica!

Tappa 4 - Casa: raggiunta!

Sono lieta di comunicarvi che circa 20 minuti fa la Sig. Van Pelt ha varcato la soglia della sua casetta, sana e salva.

Sono tutti salvi e, sembra, sobri!


Vi ringrazio per la cortese attenzione e ringrazio la Lucy per questo breve, ma intenso, periodo di spichiatrihelpizzazione che mi ha donato!!
Vi lascio, nuovamente, alle parole digitate dalla proprietaria di casa ^_^

29/07/09

Tappa 3 - Italia: raggiunta

Ieri sera finalmente è tornata in Italia! Dice di essersi comportata da brava ragazza.... ma ci credo poco :p

Oggi il ritorno a casa!


Welcome back Ms. Van Pelt!

27/07/09

La sirenetta

Ecco la prima foto dritta dritta da Copenhagen!! E' ancora viva :p



Bella vero??

Tappa 2 - Copenhagen: raggiunta

Anche se con estremo ritardo, volevo avvisarvi che ieri alle 13.30 la Sig. Van Pelt, insieme ai suoi fidi accompagnatori, ha preso l'aereo per quel di Copenhagen e che, alle 16, sono giunti a destinazione!

Adesso sono lì, in terra straniera, dove nessuno li conosce, nessuno sa chi sono, nessuno può riportarli alla realtà... torneranno?? Torneranno TUTTI??......

24/07/09

Tappa 1 - Torino: raggiunta

PLING - PLONG

coff.. coff... prova... sa... sa... prova... prova....

Avvisiamo la gentile clientela che il volo con il quale la Sig. Van Pelt doveva arrivare a Torino è giunto a destinazione senza problemi nè intoppi.

Vi ringraziamo per aver volato con noi!









(è via da casa da circa 7 ore.... secondo voi... è ancora sobria??)

E così ci siamo!

Tra poche ore partirò per il mio tanto atteso, sognato e desiderato VIAGGIO DISTRUZIONE coi miei fratelli!

Vi saluto e vi rimando alla prossima settimana, quando tornerò (si spera) sana e salva...
In effetti mi è stato fatto notare che potrei anche non tornare non solo in caso di tragedie varie, ma anche se dovessi incontrare un bel danese biondone e sorridente che mi faccia perdere la testa e scombussolare l'assetto ormonale.... eheheheh....

Vi saluto e lascio questo blog in mano di Moonsweet, che potrà aggiornarvi ogni tanto sul mio stato di salute fisica e ormonale! :-D

Borsetta 2, la vendemmia

Siccome la borsetta di lucido raso rosso cominciava a darmi l'impressione di...ehm... come dire... meretrice, ecco... oggi pomeriggio mi sono fatta questa

di jeans blu, sobrio e compito, leggermente trapuntato a zig zag colorati... per la donna che non deve chiedere mai! :-D

Indubbiamente è più robusta: sta in forma anche da vuota, mentre l'altra si afflosciava... e poi quella rossa non si abbinava bene ad una romanticissima maglietta rosa che ho comprato proprio per partire... :-)

Ah! il fondo rosso è la parete dello studio :-P

23/07/09

Ciò che mi mette in ansia

Forse è meglio parlarne, scriverne, per esprimere tutti i nodi che mi mettono ansia e che mi strozzano il respiro in gola.
Domani pomeriggio partirò con mio fratello alla volta di Torino, raccoglierò, l'altro fratello e insieme, domenica mattina, partiremo per Copenhagen, quindi torneremo a Torino martedì sera e rientreremo a Palermo mercoledì sera.

Ecco, già detto così mi sento meglio.

Di cosa ho paura?
Sostanzialmente di due cose: 1) che mi succeda qualcosa; 2) che succeda qualcosa qui mentre io non ci sono.

Alla base di tutto c'è solo superstizione, forse, e bassa autostima. Mi spiego: ho sempre pensato di non meritare la specialità di mia figlia. Vivo sempre con il timore che qualcosa possa spezzarla e portarmela via. Perché non la merito, perché è troppo per me.
Parto per diletto. Puro e semplice piacere. Quale migliore occasione per "punirmi" di una fortuna tanto immeritata se non colpendomi proprio nel momento in cui voglio approfittare di un'ulteriore fortuna che non merito?

Sono una sciocca, lo so e me lo dico da sola e questo post ha l'unico scopo di darmi modo di esternare ed esorcizzare tutto questo.

E allora ho paura che mi succeda qualcosa, ho paura di morire. Ho paura che cada l'aereo o che si schianti la nostra macchina. Ho paura di rimanere coinvolta in un attentato o anche solo in una rissa tra danesi e svedesi ubriachi.
Ho paura di non ritornare a casa. Ho promesso a Matilde che tornerò presto, abbiamo anche contato sulle dita della mano i 5 giorni e le 5 notti che passeremo lontane. Cosa penserà se non tornerò più da lei? Chi glielo spiegherà e come? E lei cosa ne capirebbe?

Ed ho paura anche per lei. Per loro.
Ho paura che possa succederle qualcosa mentre non sono con lei, sempre a riprova del fatto che questo viaggio è l'occasione migliore per colpirmi, ossia quando vengo meno ai miei doveri di madre e me ne vado *a divertirmi*.

Bah...

La mia mente è sempre stata alimentata a furia di doveri. Solo doveri e nessun piacere. Nonostante un anno di psicoterapia, credo di non essere mai guarita del tutto. Ed è proprio questo il nucleo della questione: il viaggio di piacere.
Mi sto prendendo una cosa, sto facendo una cosa che *nella mia mente malata* so che non avrei dovuto fare: concedermi un piacere.

Questo post sta diventando sempre più delirante.

La mia superstizione è proprio qui: nel piacere che non avrei dovuto concedermi (perché per legge io non ho diritto ai piaceri) è necessaria una punizione. Ed è qui che temo per me e per mia figlia oltre ogni ragionevole concessione.

Che aggiungere? Sono indecisa se pubblicarmi o meno, ma so già che lo farò. Sono troppo compiaciuta delle mie parole per non volerle rileggere altre volte.

Però è servito.
Ho fatto il punto della situazione ed ho scoperto che è sempre lì.

Proposito da realizzare quando tornerò a casa sana e salva e troverò tutti quanti tranquilli e in salute:

- valutare seriamente l'opportunità di tornare in terapia.

Segnalibro con geisha

Ricamato con tutto il cuore, l'affetto, la vista e la pazienza che ho, per un'amica specialissima, con la quale ci pizzichiamo un po' ma solo perché ci vogliamo trooooooooooooooooooooooooooooooooooppo bene! :-D

La foto non gli rende molto onore, ma l'abito rosso è tutto sbrilluccicante grazie ad un sapiente blending con un filato Kreimer.

Dire "l'altra nonna" era troppo banale

Sempre per la serie Pdor figlio di Kmer.

Racconto a mio padre che mia suocera ha una pianta di ananas in balcone.
Matilde ascolta.
Sopraggiunge mia madre.

"Nonna lo sai, la madre del marito di tua figlia ha un ananas nel balcone!"

Conosco un ragazzino, presente alla scena, che si sta ancora facendo il conto per capire di chi si parlava...

22/07/09

Il sogno di stanotte

E' il primo giorno di scuola di Matilde. Buio pesto e pioggia torrenziale.
Mio marito è ancora in casa ma ha una discussione con un vicino, quindi se ne va con lui a risolvere qualcosa ed io resto a piedi. Vesto la bambina e le metto l'impermeabile rosa ma facciamo tardi e la scuola è già chiusa, allora - per non farle saltare il primo giorno - la porto in un altro asilo, lontanissimo, che nella mia mente si trova nella zona opposta di Palermo, secondo casa mia.
Arriviamo ed è ancora aperto, ci sono bambini dappertutto e il banco informazioni sembra una reception d'albergo. Chiedo di poter parlare con la direttrice mentre Matilde, attratta dagli altri bambini, si unisce a loro. La direttrice non arriva e mi mandano dalla segretaria.
Salgo scale e percorro corridoi mentre mi ripeto in mente quello che voglio dire: che permettano a mia figlia di passare la giornata con loro, e poi l'indomani se ne va alla sua scuola vera, sperando di riuscire ad arrivare in tempo.
La segretaria è una signora di mezza età che non mi chiede nulla ma mi invita a salire con lei su un'altalena piazzata al centro della sua stanza. Ci dondoliamo e dalle finestra scorgo la grande piazza e nel frattempo spiego alla donna per quale motivo sono lì. Lei tentenna un po' ma io penso che - in ogni caso - mia figlia è già a giocare con altri bambini da un po' di tempo e che in fin dei conti ho ottenuto il mio scopo, anche se ci dovessero chiedere di andarcene.
Scendiamo dall'altalena e torniamo a vedere i bambini. Chiedo ad una maestra di mia figlia e lei fa un faccia dispiaciuta. Entro nell'aula e vedo tutti i bambini che giocano insieme a cerchio e Matilde seduta in disparte a leggere un libro, totalmente disinteressata di quello che fanno gli altri.
La maestra mi dice che la bambina ha difficoltà a socializzare, che sono pure stati fuori nel cortile a giocare ma lei, dopo un entusiasmo iniziale, si è stancata ed è rimasta da parte a guardare e a farsi i fatti suoi. Inoltre l'ha anche "misurata" ed ha scoperto che ha una gamba più corta dell'altra. Quando le chiedo "E di quanto?" lei mi risponde "Quasi 10 centimetri".
Matilde mi vede e mi si avvicina zoppicando vistosamente ed io mi chiedo come abbia fatto non notarlo mai prima di quel momento. Le dico che è arrivata l'ora di tornarcene a casa e lei mi segue tranquilla.

Poi mi sveglio.

Qualche volontario che lo "smorfia"? Giurin giurello che se vinciamo divido con tutti! :-D

21/07/09

L'arancia e la susina

Mi sono accorta che ho sempre e solo scritto di libri che, anche se non mi sono piaciuti, ho terminato.
Ma c'è tutto un nugolo di libri interrotti che, in questo modo, passa inosservato, e allora da questo momento scriverò anche di quei libri che mi hanno stancato, annoiato e fatto desistere.

Solitamente mi sforzo di proseguire nella lettura, arrivare almeno alla metà, anche se dopo le prime 5 pagine vorrei scagliare il libro fuori dalla finestra, ma poi arrivo ad un punto per cui mi chiedo "Ma che senso ha trascinare una lettura controvoglia e a smozziconi, una lettura noiosa, banale, insipida.... solo per la gloria?"
No. Non esiste la gloria della lettura, ne esiste solo il piacere, e se una storia non piace, non piace da subito.

E vince la susina mirabella di Renée

Voglio cogliere lo spunto proprio dall'ultimo romanzo che ho interrotto, "L'eleganza del riccio", dove una delle due protagoniste adotta questo metodo per stabilire se un libro valga la pena leggerlo o no. Lei prende il libro in questione in una mano e una susina mirabella nell'altra mano, poi comincia a leggere e mangiare contemporaneamente. Se si rende conto che la lettura le regala più piacere della susina (per lei massima goduria dei sensi) allora prosegue, altrimenti amen, si pappa la susina di consolazione e butta via il libro.

Casualmente, proprio questo libro, per me, non supererebbe la suddetta prova. Non la farei con una susina mirabella, sia perché sono allergica, sia perché non simboleggia per me il massimo della goduria dei sensi, ma se avessi avuto in mano "L'eleganza del riccio" e uno spicchio di arancia vaniglia non ci sarebbe stato confronto. Ed ecco che intitolerò così la categoria dedicata ai libri che ho interrotto: "Arancia vaniglia".

20/07/09

Borsetta

Avevo detto che non avrei più toccato la macchina da cucire fino al mio rientro dalla Danimarca, ma - com'era prevedibile - non ci sono riuscita.
Siccome il viaggio è all'insegna dello sparagno, partiamo senza bagagli, senza check in, senza merendina a bordo ecc.
Le low cost "serie" (cioè quelle che ti fanno davvero risparmiare sul superfluo) sono super rigide su determinate regole, specialmente per quel che riguarda i bagagli: sulla carta d'imbarco che mi sono stampata a casa (si risparmiano i toner della compagnia aerea: 12 euro in meno) c'è scritto a caratteri cubitali che è concesso UN SOLO BAGAGLIO A MANO (niente personale che deve etichettare, ritirare caricare e scaricare dall'aereo la valigia: 22 euro in meno) ma "un solo" significa uno (1) e basta, quindi niente borsa a bordo, se non si trova dentro il trolley.

Ora: chi mi conosce dal vivo sa che io uso sempre borse enormi, ma non è mai per colpa mia: è la "borsa della mamma" che prevede dimensioni xxl per il più squisito degli accessori femminili. Carine le borsettine piccine e fashion, ma dentro non ci sta nient'altro oltre il portafogli, portadocumenti, telefonino e - se avanza spazio - un pacchetto di fazzoletti... E le 3 paia di mutande di ricambio di Matilde dove le metto? E la crema antizanzare? E il librettino da colorare e la confezione di pastelli sempre pronti in caso di noia e/o spazientamento? E la pochettina coi cerotti, la tachipirina, il bentelan e l'antistaminico? E le caramelline d'emergenza? E la bottiglina d'acqua che non si sa mai?
E ai tempi dello spannolinamento 1.0, camminavo anche con il riduttore per il wc dentro la borsa (e quella era davvero una borsa ENORME: era un porta-pc che faceva tanto webmistress, ma che in realtà conteneva la paperella per far fare pipì un po' in giro a mia figlia!)

Insomma: io ho sempre delle borse che già da sole sembrano valige.

Ma a Copenhagen no, a Copenhagen non serve...
E allora mi sono fatta questa!

Per contenere solo il portafogli, i documenti, il cellulare, i fazzoletti e le medicine! Capiente ma ultrapiatta, potrò infilarla agilmente nella tasca esterna del trolley al momento dell'imbarco e poi ritirarla fuori all'arrivo!

17/07/09

La sindrome del nido, al contrario.

Con "sindrome del nido" si intende quella frenesia, tipica delle donne gravide sul punto di sgravare, di pulire, ordinare, lavare e stirare il corredino per la seimilesima volta, piazzare e ripiazzare la culla, cambiare dodici volte la parure del lettino per trovare quella più bella ecc, che colpisce - in genere - da 10 giorni prima del parto fino al momento in cui si sale in macchina per andare in ospedale.

In questi giorni io sono posseduta della sindrome da "abbandono" del nido. Ossia quella frenesia di lavare e stirare anche le mutande, spolverare fin dietro lo zoccoletto e dentro l'avvitatura delle lampadine del lampadario, cucinare e surgelare, tipica delle donne, mogli e mamme, che sono in procinto di lasciare marito e prole a casa e partire per una vacanza coi propri fratelli, armate di guida turistica, salviettine umidificate, e un enorme senso di colpa.

Svantaggio di essere i primi

Io presi 58/60.
L'ingegner T prese 100/100
Adesso lo Skafazzato ha preso 100/100 con lode.

I miei genitori hanno dosato con parsimonia la studiosità tra i figli, scoprendo - poco a poco - che potevano darne sempre di più.
Inutile dire che a me ne è spettata meno di tutti, essendo la primogenita, e così mi tocca indossare il cappello da asino, per aver preso il più basso voto di maturità in famiglia.

16/07/09

HP6: il film

Per questo "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" ho racimolato un po' di esperienze e di "prime volte".

Prima volta che vedo un film HP al cinema: Non c'è paragone. Il cinema è tutta un'altra cosa, tutto un altro modo di vedere e di ascoltare, e anche di sussultare ed emozionarsi. Non sono una grande frequentatrice di cinema, ed ogni volta che ci vado mi riprometto di farlo più spesso, ma alla fine passano sempre quei due-tre anni da una volta all'altra... Credo che se avessi visto anche gli altri film di HP, mi sarebbero piaciuti moooooooooolto di più!

Prima volta che vado a vedere un film al primo spettacolo del primo giorno: Emozionante. Pensare che in tutta Italia, in quel momento, le sale cinematografiche erano piene di gente che andava a vedere lo stesso film per prima. Prima di me non l'ha visto nessuno (o insomma...). La sala era stracolma di ragazzini, ma anche di famiglie e coppie. Applausi e fischi nei momenti cruciali... insomma: un divertimento!

Prima volta che vado al cinema da sola: che c'è di male? La mia amichetta non è potuta venire, mio marito non è riuscito a prendersi il pomeriggio di permesso, io avevo già lasciato la bambina da mia madre all'uopo... mi sono vestita e sono andata al cinema, da sola. E devo dire che è stata un'esperienza interessante: innanzi tutto da soli è più facile trovare un buon posto, perché di solito i gruppi si siedono a distanza di un posto vuoto l'uno dall'altro, quindi basta andare a riempire gli spazi delle "discrezioni" degli altri; poi non si è costretti a fare socializzazione con nessuno: me ne sono stata zitta e in silenzio durante tutto l'intervallo a godermi la tranquillità dei miei pensieri mentre ripensavo alla prima parte del film e immaginavo la seconda; da rifare, senza alcuna remora.

E adesso parliamo del film:
Bellissimo e spettacolare: il più spettacolare mai visto finora, nella regia, nella ricostruzione, nella fotografia: grandioso. La corsa dei Mangiamorte per le strade di Londra fino a Diagon Alley è davvero mozzafiato. La partita di quiddich è bellissima. La scena della caverna è stupenda.
Diciamo che la spettacolarità degli effetti speciali fa perdonare le solite "licenze" che vedono cambiata la trama rispetto al relativo romanzo... Insomma, non è stata proprio *stravolta*, ma non è nemmeno fedele del tutto. Ci sono anche delle aggiunte che, in effetti, riescono a dare un senso di completezza a qualcosa che, altrimenti, sembrerebbe mutilata. Per esempio viene dato uno spazio ed uno spessore anche drammatico a Draco Malfoy, che nel libro non c'è e che in effetti nel film piace.
La fine è un po' accomodata alla bell'e meglio e secondo me è un peccato. Mi ero immaginata un po'  più di spazio per la disgrazia finale e poi c'è un gesto di complicità tra Piton ed Harry che, secondo me, stona del tutto.

In definitiva: il film mi è piaciuto tantissimo e lo rivedrò volentieri al cinema insieme a tutti quelli che mi vorranno invitare!
(Ho già detto a mio marito: lascia stare i libri che ci vuole tempo, ma guardati almeno i 5 film in questi giorni e in quelli in cui io sarò partita, così quando torno ce lo andiamo a rivedere insieme!)

15/07/09

Meno dieci

Mancano meno di dieci giorni alla mia partenza.
Mi sto leggendo una simpatica guida a Copenhagen e da quello che leggo mi sembra che sia una città grande poco meno di Bagheria, quindi è tutto a posto: due giorni bastano a visitarla tutta! ;-)

Sto cominciando a fare le "conserve" per i pasti di mio marito e mia figlia: vasetti monodose di salsa surgelata, fettine di carne surgelate a due a due ecc.

Non vedo l'ora di partire... ma anche di tornare! :-)

14/07/09

OGGI SCIOPERO

Premiata fontaneria Van Pelt

Mi alzo, faccio pipì, tiro lo sciacquone e sento che la cassetta si riempie a spruzzi.
Non c'è acqua.

Dopo aver passato una notte agitata con Matilde coricata nel mezzo come la stanghetta orizzontale della H, il conseguente mal di schiena e intontimento dovuto al non aver dormito bene nè riposato, precipitarsi correndo su per le scale, per due piani, fino a raggiungere il tetto della casa dove c'è il recipiente dell'acqua, non è esattamente quel che si definisce un "buongiorno".

Mi basta picchettare sul recipiente da fuori per sentire l'eco da caverna. Mando un sms a mio marito, il quale mi ricorda - come se io da sola non lo sapessi - che negli ultimi due giorni non siamo stata quasi nulla a casa, quindi è davvero molto strano che il recipiente di 1200 litri si sia svuotato.

Mi viene il dubbio: si è rotto il meccanismo elettrico che fa accendere e spegnere il motorino automaticamente in base al livello di acqua presente nel recipiente. Di tutto il meccanismo, l'unica cosa "che so" è che il tutto è regolato da un galleggiate attaccato al circuito tramite una cordicella e a volte basta tirare un po' la cordicella per fare ripartire tutto l'ambaradan.

Salgo di nuovo, svito il coperchio, guardo il vuoto cosmico, localizzo il galleggiante, afferro la cordicella e tiro.
E mi resta il galleggiante in mano.

Dopo aver inveito mentalmente in ottocentoquattordici lingue, mando tutto a quel paese e chiamo mio padre, che, armato di tester, pinze e pazienza, viene a vedere cosa è successo.

Ok, si è bruciato il circuitino elettrico: ha già quasi 5 anni e mica possiamo pretendere che quelli che li producono li facciano eterni.... almeno una volta ogni 5 anni bisogna per forza trovare il modo di dovergli dare di nuovo soldi, no?
In pratica il motorino dell'acqua non si accendeva più e non caricava più acqua. Esci, compra il galleggiante nuovo, torna e montalo. Ok: sembra che funziona, ma in realtà non funziona. Siccome era già successo altre volte, pensiamo subito al motore che c'è sulla strada, quello che spinge l'acqua dell'acquedotto verso l'alto fino al recipiente: quando sta fermo per qualche giorno si blocca soffocato dai detriti, dalla sabbia e dal calcare (poi vogliono capire perché in Sicilia non si beve l'acqua del rubinetto??)

Mio padre ha smontato il motorino e se l'è portato per farlo con calma e con mezzi più appropriati e per fortuna è riuscito a riportarmelo verso le 7 di sera, quando - stranamente - abbiamo scoperto che c'era ancora in corso l'erogazione dell'acqua (nonostante, di solito, il lunedì nel mio quartiere non ce n'è mai).

Insomma, mi ritengo fortunata ad avere un padre tuttofare, che con facilità sveste i panni rigorosi del mestiere per trasformarsi in Totò il fontaniere, Pinuzzo il falegname, Ciccio l'elettricista, Nino il muratore ecc.
Che mestiere fa? Il preside di una scuola media! :-D

12/07/09

Maturità

Mi dava le spalle e probabilmente non avrebbe mai saputo dire se io fossi stata presente nella stanza oppure no. Lo guardavo, lo ascoltavo e ripensavo a come sembravano passati solo cinque minuti dall'ultima volta che gli avevo cambiato il pannolino, o che gli avevo messo un cerotto sul ginocchio, o che gli avevo preparato da mangiare.
Mio fratello ha fatto gli esami, e ieri mattina tutta la famiglia era presente al suo colloquio. Lui, il batterista-chitarrista-bassista-compositore-arrangiatore del gruppo ska, ha preparato una mappa concettuale sul filo della musica, portando canzoni invece che testi letterari e poetici, sia in italiano che in inglese, francese e spagnolo. Si è portato la chitarra, la MIA chitarra, e si è messo a cantare e suonare davanti alla commissione che sorrideva divertita e teneva il tempo di nascosto, con la testa o il piede, poi ha parlato, commentato i testi e contestualizzato le canzoni in ambito storico, politico e sociale.

...

"Ciao, e tu come ti chiami? Sei la sorellina di P?"
"Io mi chiamo Matilde e per lo zio P sono una nipote"

Nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno, inutile specificare che Matilde ha conquistato tutti i professori.

E vince...

Yersinia!

Spero di riuscire a spedire il premietto prima di partire!

11/07/09

E ancora: il piano B

Visto che non ha vinto nessuno.... Vince il primo commento a questo post!

10/07/09

Psychiatricheccetera eccetera!

Ci siamo quasi!

Vince la pagina numero 54.321!
Per dimostrarlo è sufficiente fare una stampata della schermata dove si veda il contatore (qui a destra) e mandarmela per email, ma prima bisogna lasciare un commento a questo post, in modo da dichiarare la fine del concorso e scongiurare il piano B!

Come si fa a fare la stampa della videata?
Si pressa il tasto "stamp" o "Print screen" della tastiera (di solito è il primo tasto in alto alla fine della sequenza di tasti F)
Poi si apre il paint (start-tutti i programmi-accessori-paint) e si pressa crtl + v sulla tastiera (oppure dalla barra dei menù del paint: modifica-incolla)
Quindi si salva il file immagine (preferibilmente in formato jpg) e si spedisce al mio indirizzo di posta elettronica
lucyvanpelt78 chiocciola yahoo punto it
E già che ci si è, si scrive anche il proprio indirizzo di casa, dove verrà recapitato il premio!

Nel caso in cui il 54.321 si perdesse per strada, ho sempre pronto il famoso "piano B" che ben conoscete...
Detto questo, psychiatrichelpizzatevi e vincete!

I sacchetti profumosi

Abbiamo tutti degli avanzi di stoffa carina, troppo piccoli per essere utilizzati ma troppo grandi per essere buttati via... Io (manco a dirlo) ho un'intera scatola portabiancheria piena di questi piccoli ritagli...
Ma alla fine, basta cucirli sui due lati, rivoltare un po' di stoffa all'interno, imbottire e chiudere col nastrino.... et voilà, un cestino pieno di sacchettini profumatissimi da usare nei cassetti o negli armadi o da mettere in bella mostra in salotto

Essendo robetta "per fare numero" li metto ad 1 euro ciascuno

La super presina lunga da teglia

Era in un passatissimo numero di Cucito Creativo... In pratica ci sono due tasche alle estremità che permettono di avvicinarsi alla teglia del forno senza paura di scottarsi i polsi, le braccia o la pancia.
E' molto laborioso: ci sono volute più di due ore solo per fare la trapuntatura alla stoffa... confido di riuscire a trovare in futuro stoffa adeguata e già trapuntata, altrimenti bisognerebbe metterlo a 25 euro... Questo è il primo ed ha diverse imperfezioni, ma ho deciso che glielo porto lo stesso e lo metto a 8 euro, e speriamo bene!

L'invasione dei topini


Considerando che ci vuole meno di un'ora a farne uno, pensavo di metterli a 3 euro ciascuno.

Mi sono pure stampata le etichette! Sciccheria!!

Bavaglini

Non li ho solo ricamati ma anche cuciti io, di sana pianta. Ho comprato la spugna e lo sbieco largo 3 cm e mi sono divertita :-D

Purtroppo i ricamini non sono venuti ben centrati, ma ho capito che mi conviene prima ritagliare la tela a forma di bavaglino e poi ricamare, perché riuscire a centrare il ricamo su una tela quadrata per adattarlo alla forma rotonda, concava e appuntita di un bavaglino è impresa non da poco!!

Questo pensavo di metterlo 8 euro...

Questo 10 euro...

E questo 12.... che ne pensate?

Svuotatasche in cartonnage

Per farlo ho impiegato poco meno di due ore, compreso il tempo per l'asciugatura della colla... pensavo di prezzarlo 5 euro...

08/07/09

Chissugnustanca!

I dieci giorni scadono dopodomani. Da ben otto giorni non faccio altro che cucire e ricamare, ricamare e cucire (e scucire...).
Quando ho accettato la proposta ero tutta pimpante e felice di avere la possibilità di guadagnare la cartuzza da 20 euro facendo quello che mi piace... Adesso dico che se non ci guadagno almeno 50 euro al mese, con tutto lo sbattimento che mi sto facendo, non ne vale la pena.

Respiro.

E' chiaro, è solo questo periodo, è l'approvvigionamento, è il dover cominciare da zero. Naturalmente poi sarà più facile: ci sono ben 3 mesi per preparare le cosine di Natale, e anche se ne farò di più, senza dubbio non è pesante come fare tutto in 10 giorni.

Anche perché sto cercando di fare poco ma in varietà, giusto per avere uno spazio di esposizione che racchiuda un po' di tutto ciò che so fare.... e allora ci mettiamo quattro tazzine e sei topolini, quattro bavaglini ricamati, uno svuotatasche in cartonnage, una decina di sacchettini profumabiancheria, una presina da teglia e (se riesco a recuperarla dopo una rovinosa trovata geniale) una borsetta... E allora ho in mente tremilioni di progetti e mentre sto ricamando penso a come trapuntare la stoffa e mentre imbastisco lo sbieco penso a come attacare la cerniera e mentre incollo due pezzi di cartoncino foderato provo a immaginare l'effetto che fa un topino posizionato vicino ad un sacchetto profumato, come se cercasse di rosicchiarlo.
Ho il cervello fuso e gli occhi stanchi.

Le mani no, quelle non smetterebbero mai.

07/07/09

C'è sempre qualcosa da cui vantarsi

Premessa 1: Matilde non è una bambina particolarmente vanitosa; non ama i gioielli nè gli ammennicoli per capelli; preferisce lanciarsi all'inseguimento di una palla con tanto di scivolate per terra piuttosto che stare seduta a fingere di truccarsi o di preparare il the per le bambole, però ogni volta che incontriamo un conoscente, per rompere il ghiaccio, attira l'attenzione sulle sue scarpe o sui suoi vestiti.

Premessa 2: fa caldo, quindi in casa Matilde sta più nuda possibile.

Arriva in casa nostra un'amica di famiglia, che non vedevamo da tanto tempo. Nonostante la foga di andarle incontro giù per le scale, Matilde si da un'occhiata, si vede senza scarpe nè vestiti, quindi sorride ed esclama: "Guarda che belle mutandine che ho!"

06/07/09

All'opera

In questi giorni, oltre le 4 tazzine mostrate qua sotto, ho fatto: una super-presina doppia per tirare fuori le teglie dal forno; una borsetta, una decina di sacchettini profumabiancheria; ho ricamato per due bavaglini che mi appresterò ad assemblare (ho già comprato la spugna bianca e lo sbieco); ho tagliato la stoffa per 9 topolini e nel pomeriggio mi appresterò a cucirli.

Per fortuna che è estate perché il tavolo in cucina è una sartoria disordinata a cielo aperto: ho preso due scatoloni si stoffe e accessori e li ho posizionati sulle sedie, la macchina da cucire è sempre fuori dal suo mobiletto e ci sono pezzi di filo e stoffa ovunque... Speriamo che alla fine non sia un fiasco colossale...

04/07/09

Tazzine in vendita

Queste sono le tazzine che ho fatto in due pomeriggi e che porterò al negozietto.
Il punto della questione è che io non sono capace di dare un prezzo ai miei lavori, quindi vi chiedo: per quale spesa massima comprereste una di queste tazzine?
Il costo dei materiali è irrisorio, quindi non lo tengo nemmeno in considerazione, però per me è importante dire che ho impiegato meno di un'ora (in media) per cucirne una, ma un'altra ora abbondante mi è stata necessaria per ricamare la bustina del the (è il ricamo che mi fa perdere molto tempo...)
Diciamo che per meno di 6-7 euro ciascuna non ne vale la pena, visto che significano 2 ore piene di lavoro... che ne pensate? E' troppo?


02/07/09

Harry Potter e i Doni della Morte

Dunque...

Il seguente post potrebbe contenere spoiler, quindi fate cautela, se non avete ancora finito di leggere tutta la storia o se avete intenzione di leggerla, prima o poi.

Allora...
Insomma...

Un viaggio allucinante e allucinato che culmina con un mezzo colpo di scena.
Chiaramente il lieto fine non poteva mancare... e dove siamo, altrimenti?

Comunque, nel complesso, tutta la storia è molto bella, ben raccontata e ben organizzata. Non c'è dubbio che la Rowling avesse tutto chiaro in mente fin dalla prima parola, perché altrimenti non si spiegherebbe come nell'ultimo libro vengano spiegati piccoli dettagli, mezze frasi e allusioni, lasciate lì, alle quali non si bada neanche tanto, ma che alla fine trovano il loro perché, la loro ragione d'essere. Ecco: l'aspetto più stupefacente dell'intera saga è proprio questa pianificazione a priori, pianificazione su tempi lunghissimi, sia nella narrazione che nella scrittura.

Bello, davvero bello.

Piton, poi, è un personaggio formidabile, come aveva già lasciato intendere alla fine del primo volume. Non so, ma io avevo già la sensazione che la scrittrice avesse in mente grandi progetti per lui e in effetti ciò che avevo immaginato è accaduto. Stupendo, fantastico.
Altro personaggio memorabile è Neville: che passa quasi nell'ombra all'inizio, ma che poco a poco cresce e assume spessore, fino all'apoteosi finale!

Qualcuno mi aveva detto che quando i personaggi avrebbero cominciato a morire, mi sarebbe dispiaciuto per ciascuno di loro. Bah.
Credo di essermi veramente dispiaciuta solo ed esclusivamente per Fred... ecco, e forse un po' per Cedric, la cui unica colpa è stata di trovarsi al posto sbagliato, nel momento sbagliato e con la persona sbagliata.

Che altro aggiungere? non vedo l'ora di potermi gustare i nuovi film!

Severus Piton

E' ufficiale: me lo sposerei volentieri.
Avevo immaginato e previsto ogni parola, ogni pensiero, ogni promessa e, infatti, non sono stata delusa.

Mi mancano le ultime 60 pagine, che ieri sera non sono proprio riuscita a finire. Poi ne riparliamo!

Opportunità o perdita di tempo?

Per tutto un marasma di vie traverse che avevo ben descritto nel post che mi si è inavvertitamente cancellato qualche minuto fa e che non riscriverò e sarà un segreto che mi porterò nella tomba, ho accettato una proposta di esporre alcuni miei lavoretti in un punto vendita dedicato all'artigianato locale.
Non me li pagano, li tengono lì per tre mesi e, se li vendono, si trattengono solo il 15% del prezzo di vendita che stabilisco io, altrimenti me li restituiscono.

L'idea non è male e mi darebbe la possibilità di "farmi conoscere" per realizzare anche lavori su commissione (che è quello che spero). Il vero nocciolo della questione è: ma qualcuno se li comprerebbe davvero?

Tra qualche mese vedremo...

Colloquio per l'affidamento responsabile

"Se dovesse avere la febbre sapresti misurargliela?"
"Beh... boh... credo di si..."
"Eventualmente sapresti metterle una suppostina..."
"Si, certo... basta solo infilarla..."
"Ma tu lo sai dov'è il dottore, vero?"
"Non ci sono andato mai, ma so pressappoco dove si trova... ed eventualmente chiedo a qualcuno, insomma me lo sapranno dire dove ha l'ambulatorio il dottor Alfred"
"Adolf, si chiama Adolf..."
"Ecco, Adolf..."
"Ecco..."

Mancano 22 giorni alla partenza e sono sempre meno convinta di quel che sto facendo.

ODIO!!!!!!!!!!!!!!!!!

Odio quando per sbaglio colpisco il tasto <- invece dell'invio e la pagina torna indietro e si cancella tutto il post di duecento pagine che avevo scritto! LO ODIO!!!