18/03/14

Una follia ti resusciterà

La butto lì: ho deciso di riprendere a studiare.

Da quasi 4 anni sono una consulente volontaria per l'allattamento al seno. Tra alti e bassi, in questi anni ho seguito corsi e percorsi di formazione, ho fatto esperienze, ho persino prestato servizio di volontariato al reparto di maternità di un ospedale di Palermo per quasi un anno.
Già un paio d'anni fa mi era venuto il pallino di fare "il salto di qualità", di studiare per superare l'esame che certifica a livello internazionale i consulenti professionali per l'allattamento (cioè quelli che possono essere remunerati per i loro servigi), ma la cosa non andò a buon fine. Angelica era ancora troppo piccola, lo studio da affrontare era davvero tanto. I soldi necessari per libri, corsi, viaggi, corsi e per l'esame stesso erano troppi.
Ma fondamentalmente il problema era che, a parte i miei genitori e la mia amica e collega che avrebbe intrapreso il percorso insieme a me, *nessun altro* aveva mostrato un minimo segno di interesse alla cosa, un incoraggiamento, un supporto. Neppure scoraggiamento, eh. Perché tutto posso dire, ma non di certo che quella persona mi scoraggiava. Non gliene importava proprio niente direttamente, mi liquidava con un "Se lo vuoi fare, fallo" che mi ha sempre risuonato peggio di un "Non voglio che tu lo faccia", perché quello, quanto meno, era prendere una posizione, esprimere un'opinione, mostrare interessamento.
Ma sto tergiversando. Quella parentesi è ormai chiusa e sigillata (tra l'altro credo che domani o dopodomani al massimo l'avvocato depositerà tutto il papello in tribunale, per cui bisogna solo aspettare l'udienza dal giudice ed è fatta).

Stavamo dicendo.
Mi mancava il giusto supporto.
Ora no. Una volta che quel luogo deputato alla mia eterna ricerca di supporto è stato chiuso, non ho più bisogno di cercarlo lì.
Ora il supporto dei miei genitori e della mia amica e collega (nonché di una miriade di altra gente con cui ne ho parlato) mi basta. E allora lo faccio, mi lancio.

Prima di sostenere l'esame finale dovrò sostenere 8 esami universitari in materie di scienze della salute, inoltre devo frequentare 6 minicorsi di pertinenza sanitaria ben specifica, ma che la referente stessa mi ha suggerito di fare col CEPU se non riesco a trovarli organizzati dalle ASL, ospedali, croce rossa, protezione civile ecc. Figurati. Sono di quei corsi tipo per il primo soccorso, per la terminologia medica, e cose simili.
Certo, gli esami universitari mi spaventano un po', ma sono sicura che potrò farcela mettendomi d'impegno.

Ora ho una motivazione diversa. Ora ho necessità di ridare un senso alla mia vita. La batosta è stata forte.
Io faccio finta di niente, scherzo, gioco e rido, ma tutta la storia mi ha devastato dall'interno, mi ha fatto implodere, ha scavato dentro di me, nella mia autostima, nella mia capacità di fidarmi degli altri o anche solo di relazionarmi con loro.
Ho bisogno di fare qualcosa. Di dimostrare che sono ancora viva e capace di vivere.

Che poi, come dice la mia amica e collega, non importa tanto la meta, quanto il cammino affrontato. Magari dopo un anno mi renderò conto che la mia meta è un'altra, mi si aprirà un altro percorso da fare e lo affronterò. Ma sarà in ogni caso tutto guadagnato.
Questa nuova follia mi riporterà in vita, e ne ho bisogno.

(Metti caso, poi, che mi trovi pure il fidanzatino ventenne e allora sarebbe il massimo!!! :-D )

5 commenti:

lauraricama ha detto...

Un idea fantastica!!! ….ma quante cose buone stanno venendo fuori da questa brutta esperienza!!! ;)

Anonimo ha detto...

Grande idea Daniela, sono certa che sarà un percorso interessante, utile e prezioso.
Buttati!
Margherita

Santarellina ha detto...

Sottoscrivo: grande! ...certo preparare gli esami sarà un incubo e una faticaccia, ma chissene. Vai!! :)

RobyGiup ha detto...

Aggiungo anch'io il mio sostegno! Anche se ci conosciamo solo attraverso il blog e poche mail scambiate negli anni passati. Credo che sia un'ottima idea quella che hai avuto, ti capisco quando dici che hai bisogno di ridare un senso alla tua vita e trovo che non ci sia nulla di meglio che impegnarsi fortemente in qualcosa di nuovo per sentirsi davvero vive!
Quindi in bocca al lupo per questa nuova esperienza!!!
Un abbraccio!

Valeria ha detto...

Una grande, grandissima ola per te! :*