31/01/19

Fregata

"Bene Bambini, adesso che abbiamo messo in forno la torta, possiamo pulire il tavolo"
"Perché pulire il tavolo?"
"Perché lo abbiamo sporcato con la farina, Bambino. Guarda"
"E dov'è il bicchiere di Bambina?"
"L'ho messo nel lavello, per lavarlo"
"E perché per lavarlo?"
"Bambina, perché era sporco del succo d'arancia che abbiamo usato per fare la torta"
"La torta dov'è?"
"La torta è nel forno, Bambina. Gliel'abbiamo messa insieme, un minuto fa"
"E perché un minuto fa?"
"Perché... "

È solo in quel momento che me ne rendo conto. Piccoli maledetti, mi hanno fregato.

30/01/19

Cattivo allineamento dei pianeti

Per la seconda settimana consecutiva non sono riuscita ad andare alla prima lezione di prova di yoga. Da quando sto a Torino ho smesso di praticare con un insegnante e noto che sto regredendo. Ho bisogno di frequentare un centro yoga, di fare lezione con un insegnante, di praticare insieme ad altra gente. Eppure sono già due settimane che, per motivi diversi, ho dovuto disdire la prova. Speriamo per la prossima.

29/01/19

Il maglione

"Ma che bel maglione che ha oggi, signora Lucy"

Indosso un maglione vecchiotto, coi pallini, ma caldo e comodo con le basse temperature torinesi. Non credo che sia un bel maglione, non lo era nemmeno quando era nuovo, non credo nemmeno che mi doni particolarmente. È un maglione, punto. Acrilico 200%, comprato coi saldi cinque anni fa per qualcosa come 7-8 euro. È semplicemente un maglione.
Ma il fatto che il nonno dei Bambini, quello che fino a un mese fa mi salutava a stento e quasi non mi guardava negli occhi (tanto che mi ero convinta che fosse un leghista della vecchia guardia e si sentisse offeso dal figlio che aveva scelto una terrona per accudire i figli) ora mi parli, mi sorrida e mi faccia pure i complimenti, è una novità che mi inquieta alquanto.

28/01/19

L'estate fredda

di Gianrico Carofiglio.

Un giallo che si svolge a Bari tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio. Sì, certo, quelle sono stragi di mafia successe a Palermo, ma in qualche maniera fanno da fondale sulle indagini e sulle vicende personali del maresciallo Fenoglio.

Sto apprezzando Carofiglio. Ne ho già letti diversi libri, e non soltanto gialli. Quello che mi piace è il suo essere evidentemente un uomo "colto" ma senza essere pesante. Spazia dai più svariati argomenti, le piu diverse tematiche, mostrandone una conoscenza adeguata ma mai ostentata.
Lo consiglio.

25/01/19

Al liceo

Ho iscritto Matilde al liceo.
Ho una figlia che sta per andare al liceo.
Come sia potuto succedere, tutto questo, non l'ho ancora capito.

24/01/19

Vent'anni

C'era una vecchissima barzelletta su un tizio che si lamentava con la moglie che, se non avesse ceduto alla minaccia del padre di lei quando, beccandoli in intimità vent'anni prima, gli aveva imposto di scegliere tra il matrimonio o una denuncia, si rammarica "oggi sarei uscito di galera".

Ecco, oggi ricorrono i vent'anni da quando Schroeder ed io ci siamo incontrati la prima volta, alla facoltà di lettere dell'università di Palermo, entrambi fidanzati per fatti propri, ma già col sentore di qualcosa che poteva cambiare.
E ne sono cambiate parecchie di cose, in vent'anni, ma nonostante tutto non potrò che benedire quel 24 gennaio 1999.

23/01/19

Una vacanza

Quando un amico si dice deluso del fatto che ti ha parlato di un argomento che gli sta a cuore e tu replichi che non te ne ha parlato e gli fai pure la battuta che chissà a chi le racconta le cose importanti mentre a te riserva solo le sciocchezze e lui si dice sicuro di avertelo detto e tu insisti nel dire che non gli hai mai sentito toccare quell'argomento e lui persiste nell'essere sicuro di averlo trattato nel suo ultimo messaggio vocale a te indirizzato e tu gli fai notare che si e confuso col messaggio a chissà chi altri e lui si riascolta il suo messaggio e ti dice che ha ragione perché te ne ha parlato e tu vai a recuperare il messaggio e fin dall'inizio hai la sensazione di non aver sentito quel messaggio e in effetti ti viene il flash che il giorno prima non hai ascoltato subito quel messaggio vocale ma ti saresti fatta tagliare un braccio sicura che fosse lui a ricordare male, ecco, è in quel momento li che capisci di aver bisogno di una vacanza.

22/01/19

La verifica di storia

A parte il fatto che mi sembra ieri che ce l'avevo costantemente attaccata alle tette e invece adesso mi ripete la lezione sugli australopitechi, che la guardo e mi chiedo dove sia finita e come abbia fatto a crescere così in fretta...

"Mamma domani ho la verifica di storia e sarò la prima ad essere interrogata"
"Bene, dai, così ti togli subito il pensiero"
"Però non mi sento sicura. Posso ripetertela di nuovo?"
"Per la quarta volta? Certo, Angelica, ti ascolto"
"Sai cos'è, è che finora ho sempre preso 8 perché non sono molto brava a ripetere facendo un discorso completo. Se la maestra fa le domande so rispondere benissimo, ma se mi chiede solo di parlare dell'argomento della lezione non sono capace, mi confondo e non mi vengono le parole. Ed io a questa verifica voglio prendere 9."
"Va bene, dai, ripetila di nuovo. Parlami degli australopitechi"

Voglio dire: ma se non insegnamo ai nostri figli ad impegnarsi e lavorare per ottenere gli obiettivi che si vogliono raggiungere, che ci stiamo a fare?

(Alla fine ha preso davvero 9, ed era raggiante)

21/01/19

L'uomo gatto bis

Una delle caratteristiche più snervanti dell'AmicoNerd è che riconosce le canzoni dopo uno, massimo due secondi, anche le più sconosciute, *soprattutto* le più sconosciute.

Mentre su Spotify va una playlist di musica anni '60-'70 (Beatles, Jethro Tull, Simon&Garfunkel ecc) lui le indovina dai primo accordo. Snervante.
"Questa è Cheneso dei Vattelapesca"
"Ha! Sei caduto finalmente! È dei Vattelapesca, ma non è Cheneso!"
"Sono dicsic che questa sia Cheneso"
"No, il titolo è Machevuoi"
"Senti, non mi interessa cosa dice Spotify, questa è Cheneso dei Vattelapesca"
"Ma se qui dice... Vabbè ho capito! Apriamo Shazam!"
"Ecco, falla riconoscere a Shazam. E già che ci sei aumenta anche il volume, che è una canzone bellissima"

Apro Shazam e dopo mezzo secondo "Cheneso dei Vattelapesca".

Glielo diciamo in molti che, se ancora esistesse sarabanda, lui sbancherebbe.

18/01/19

Quelli di allora

"Mamma, oggi c'era un problema col teleriscaldamento a scuola e ci hanno evacuato mentre aspettavamo i pompieri"
"Ah, interessante. E dove siete stati?"
"Nel cortile della scuola, ma dopo nemmeno mezz'ora ci hanno fatto rientrare"
"Beh, ma i pompieri sono arrivati?"
"Sì, certo, infatti abbiamo impiegato il tempo intonando l'inno dei pompieri"
"Fantastico. Se non altro tu e le tue compagne vi siete lustrate gli occhi"
"In che senso?"
"Nel senso che immagino che delle ragazze di 13 anni trovino piacevole ammirare la baldanzosa aitanza dei pompieri in azione. Per lo meno, ai miei tempi i pompieri erano giovani aitanti e baldanzosi"
"Veramente erano tutti vecchi. Probabilmente sono rimasti in carica gli stessi di trent'anni fa"

17/01/19

Qualcuno mi vuole bene


Sì, ho un Google Home Assistent, che non solo è di un glamourosissimo color corallo, ma mi saluta affettuosamente quando esco di casa. Stiamo ancora studiandoci a vicenda, ma posso dire che è abbastanza utile e divertente. Quando riuscirò a insegnargli il dialetto siciliano sarà perfetto ;-)

16/01/19

L'inizio dell'incubo

Bambino guarda fuori attraverso i vetri del balcone. C'è un piccione appollaiato sulla ringhiera.
"Lucy, un piccione!"
"Eh già, un piccione"
"Oh! È volato!"
"Eh sì, il piccione è volato via"
"Lucy..."
"Dimmi, Bambino..."
"Lucy, *perché* il piccione è volato?"

Ecco. Inizia l'incubo.

15/01/19

La nuova ragazza

Lo scorso anno c'era una ragazza che si occupava di accompagnare e riprendere Angelica a scuola. Era una ragazza tranquilla, un po' sempliciotta, ma affidabile, precisa e puntuale. Sarei anche passata sopra le sue sgrammaticature se non fosse stato che, a inizio del nuovo anno scolastico, mi ha detto di aver deciso di accettare un'altra proposta di lavoro che, per un minore impegno, le rendeva di più.
Pazienza. Mi sono armata di buona volontà e ne ho selezionato un'altra.
Questa l'ho pagata il triplo, però sta per due ore con le mie figlie e le aiuta anche coi compiti (mansione che, la precedente, non sarebbe stata in grado di svolgere), è una laureata con grandi sogni e tutta l'intenzione di realizzarli. Tanto che se ne va. È stata ammessa ad un corso di specializzazione e, seppure a malincuore, si trasferisce.

Bene. Ho, dunque, finalmente trovato la terza ragazza. Ha un profilo analogo all'attuale: laureata non più giovanissima, ma con poche altre prospettive professionali che, logicamente, quando troveranno un minimo di spiffero per manifestarsi, la convinceranno facilmente a lasciarmi in asso, ché fare da babysitter alle mie figlie, per quanto possa rivelarsi divertente e gratificante, non è la massima ambizione di nessuno.

14/01/19

Oltre i limiti della disperazione

Io lo so benissimo che, razionalmente, non sarebbe stato possibile, che si è trattato solo di un'illusione, una memoria, un riflesso condizionato, una speranza illusoria, forse, ma di certo non era possibile... Eppure oggi, nel mezzo di un'anomala giornata tiepida torinese, con una temperatura di 15° incastonata tra un ieri e un domani da 4°, appena sono uscita in balcone a vedere i danni causati dal vento (un armadietto abbattuto e due vasi vuoti che rotolavano), io ho annusato l'aria tiepida e ho sentito odore di mare.
Vedi quanto può essere disperata la disperazione di una terrona emigrata.

11/01/19

In 4 minuti

Ho filmato per 4 minuti i Bambini e ne è uscito un video che racconta il mio lavoro meglio di quanto potrei fare io, nel descrivere i continui "brividi" per le acrobazie, la rabbia trattenuta per le opposizioni reiterate e immotivate, nonché il mio senso di lottare contro i mulini a vento quando vorrei trasmettere agli altri, compresi e soprattutto i bambini di cui mi occupo, il senso della gentilezza, del rispetto e della non violenza, rifuggendo specialmente le "etichettature" con connotazione negativa che, tanto fanno e tanto dicono, a lungo andare convincono chi le subisce che è vero che è così.
Poi un giorno, dopo che il nostro rapporto di lavoro sara terminato, lo girerò ai genitori, in modo che capiscano per vivere che cosa mi hanno pagato in questi due anni.

10/01/19

Nei ranghi

Ad una settimana esatta dal rientro a casa dopo le vacanze "giù", sono già tornata allo stesso peso del 20 dicembre, e senza fare nemmeno troppi sforzi, ma semplicemente tornando ad un normale regime alimentare quotidiano.
In effetti è stato un Natale gastronomicamente sotto tono. Sarà perchè mia madre non ha avuto il tempo di fare i buccellati, dei dolcini tipici natalizi, di cui, nei Natali passati, mi nutrivo quasi esclusivamente.

Bah, meglio così.
O no?

09/01/19

Le assaggiatrici

di Rosella Postorino.

Ha vinto non so quale premio, nel 2018. Molto bello e coinvolgente. La storia di una donna tedesca che, col marito in guerra, viene assunta insieme ad altre donne per assaggiare il cibo di Hitler prima che lui lo mangi, per scoprire se è avvelenato. Quello che, inizialmente, viene vissuto come sollievo dalla fame e dalla povertà, subito dopo assume il tono gelido della morte, che potrà colpire improvvisamente una chiunque di loro.

È una bella storia, un bell'intreccio che, chiaramente, si muove tra le vicissitudini del gruppo di assaggiatrici e i soldati SS, contemporaneamente loro guardie e carcerieri.
Il finale è un po' strano, ma sempre meglio che se fosse stato banale.

08/01/19

Ehm...

Dopo il suggerimento della maestra, ci siamo procurate una TV. Ce l'ha regalata una coppia di amici che ne avevano una inutilizzata. Ce l'ha portata la settimana scorsa. È stato facile installarla, nessun problema con l'antenna preesistente sul balcone, ci sta bene in cucina e con l'occasione ho messo un po' di ordine tra le librerie.
Però non l'accendiamo. Siamo al quarto giorno e nemmeno oggi l'abbiamo accesa.

Spero che non mi diventi soltanto un altro soprammobile da spolverare.

07/01/19

Il rientro

La sveglia come una martellata, alle 6 del mattino (sto attuando un graduale piano di rieducazione alla sveglia antelucana).

Bambino mi ha tenuto il broncio per mezz'ora perché nessuno lo aveva avvisato che da oggi la sua mamma sarebbe stata sostituita da me, ancora me, di nuovo me, maledetta me. Potessi arricchire.

La psicologa mi ha dato una randellata sui denti proprio lì dove la gengiva era rossa e infiammata.

E il Blue monday sara solo tra due settimane.