28/02/19

La cuoca abusiva

Tutto è iniziato tre settimane fa quando, a titolo di favore eccezionale, il papà dei Bambini mi ha chiesto di cucinare dei peperoni in modo che lui li trovasse già pronti, accelerando le sue attività per la cena.
Poi, la settimana seguente, è stato il turno delle zucchine. Due giorni dopo mi ha confessato, mentre lui stesso cucinava ed io gli guardavo i figli per gli ultimi minuti, che gli erano piaciuti di più i peperoni che avevo cucinato io rispetto a come li fa lui.

Beh, chi si nutre quasi esclusivamente di vegetali sa bene come cuocerli per renderli appetibili, esaltarne i sapori, valorizzarli. La stessa cura non gliela mette chi considera le verdure solo un accompagnamento di necessità salutare alla carne o al pesce.

La settimana seguente di nuovo peperoni e zucchine "come le hai fatte la volta scorsa che erano buonissime".

In questa settimana siamo già a tre giorni su quattro in cui mi è stato chiesto di cucinare le verdure per la cena della famiglia, o per il pranzo da asporto dell'indomani.

Mi hanno abusivamente eletto cuoca della casa. Non mi pesa affatto e non mi ci impegno nemmeno più di tanto. Non è la mansione per cui sono stata assunta, dunque se non gli piace come cucino, possono sempre smettere di chiedermelo senza necessariamente licenziarmi.

27/02/19

Mi consta/mi costa

Non ho mai avuto un buon rapporto con mia madre, da che ho memoria.
Ho vissuto in un costante clima di disapprovazione, qualunque cosa facessi o non facessi. Avrei sempre potuto fare di più. O meglio. O più e meglio appropriato.

E non è stato sufficiente crescere, sposarmi, figliare, vivere altrove; no, la disapprovazione di mia madre mi raggiunge ovunque e in qualunque ora del giorno e della notte.
Il problema di fondo è che lei ha la mentalità della mamma-casalinga degli anni ottanta. Mi consta. E mi costa. 40 euro a seduta, dalla psicologa.

26/02/19

Il rinnovo della patente

Buono: ti chiedono solo 12 euro in più rispetto a quanto hai pagato 10 anni fa.

Molto buono: ti dicono che ormai non trattengono più quella vecchia cartacea, per cui sei contenta perché ti dispiaceva perderla visto che ormai è un pezzo d'antiquariato.

Cattivo: ti siedi bella tronfia sulla sedia del medico, e con una rapida occhiata ti accerti di poter vantare ancora un'acutezza visiva da 12/10; quando il dottore, però, ti chiede di occludere un occhio con una mano, tu decidi di leggere per primo col destro e all'inizio attribuisci il lieve offuscamento alla mancata visione binoculare, ma quando invece ti accorgi che leggendo solo col sinistro vedi tutto molto più nitido, ti rassereni per essere ancora abbondantemente entro la soglia per il rinnovo della patente senza prescrizione di occhiali, ma ti ritrovi a programmare una visita oculistica al più presto.

25/02/19

La lunga vita di Marianna Ucrìa

di Dacia Maraini

Avevo visto il film, vent'anni fa, quando uscì al cinema e ci portarono con la scuola.
(Rapido calcolo: non vent'anni, bensì ventidue).
Del film ricordo tre scene: l'impiccagione, la gelosia violenta della sguattera e l'urlo silenzioso della protagonista allo specchio.

Non amo molto la Maraini, ma devo ammettere che "Marianna Ucrìa" è davvero un capolavoro letterario. Ha un linguaggio preciso, ma mai pedante, un tono narrativo evocativo, ma mai stucchevole, ed è il frutto di una ricostruzione storica così attenta e verosimile, che solo perché io ci sono nata e cresciuta in quei luoghi riesco a coglierne gli aspetti inventati. Per il resto è un'immagine che riporta con accuratezza gli ambienti e la società settecentesca tra Palermo e Bagheria.

È stato un bellissimo viaggio nei miei luoghi. Mi piacerebbe che tra un paio d'anni Matilde lo leggesse.

22/02/19

La reunion dei van Pelt

Ieri sono arrivati i miei genitori, oggi arriva il mio fratello piccolo skapestrato e ormai naturalizzato fiorentino, per festeggiare il compleanno del piccolo nipote sabaudo.

Sembrerà strano, ma rivederci tutti quanti a distanza di più di un mese e mezzo è qualcosa a cui non ci siamo ancora abituate.
Ci siamo abituate alla presenza, ci siamo abituate alla distanza, ma quel momento in cui li vediamo comparire dalle scale del palazzo sembra sempre un'immagine che esce da un varco dimensionale.

21/02/19

Il vero dilemma

Quando trovi in offerta al supermercato il cioccolato fondente al 70%, il vero dilemma è: ne prendo 6 o 12?

#glicemiaportamivia

20/02/19

Il precisino

"Oooh ma buongiorno bei bambini!"
"Buongiorno, signora. Bambini, salutate la signora"
"Ciao signora"
"Ma quanto siete belli. Tu, sei proprio una bella signorina"
"Questa è Bambina. Non è signorina, è Bambina"
"Oh, lo so, lo so che lei è Bambina, ma oggi sembra proprio una signorina. E tu invece sei un bel chiacchierone"
"No, è sbagliato, io sono Bambino."

Precisino a due anni, pedante a dodici, Furio (di Verdone) per il resto della vita :-D

19/02/19

La mia vera identità

Lo scorso fine settimana abbiamo rivisto "Frozen" che, dopo averlo imparato a memoria nel 2014, non vedevamo da un po'.
A me è sempre sembrato un capolavoro, un grande ritorno ai "colossal" Disney dopo alcuni anni di film carini e simpatici, ma ninete di che. Forse il precedente film con un tale valore da pietra miliare lo aveva avuto "Il re leone" vent'anni prima, per la trama, la sceneggiatura, la mescola tra momenti seri e momenti comici, tematiche importanti e colonna sonora magistrale.
La canzone "portante" del film, Elsa che libera il suo potere scoprendone tutte le potenzialità e meravigliandosi per la padronanza che ne ha, mi ha sempre commosso ed emozionato perché mi ci ritrovavo, proprio nell'attualita, nei primi tempi della mia separazione.
"Io lo so, come il sole tramonterò, perché poi all'alba sorgerò" ecco, lì mi si strozzavano le parole in gola perché anche io speravo in una nuova alba dopo il tramonto che mi stava inghiottendo.

Per altri motivi, o forse per gli stessi ma rapportati a situazioni diverse, ancora una volta mi sento molto simile ad Elsa, in questo: alla ricerca di un luogo (meta)fisico dove scoprire, riconoscere e accettare "la mia vera identità".

Ieri sera, dalla psicologa, abbiamo fatto un'altra seduta sullo stesso argomento trito e ritrito. Mi sconforta scoprire che non è cambiato niente. Ho preso coscienza, è vero, ma reitero sempre gli stessi schemi, sempre gli stessi modelli di comportamento, come se non mi fosse proprio possibile fare diversamente.

Mi sa che anche per me, come per Anna, ci vuole un gesto del vero amore, ma nemmeno per me si tratta del bacio di un principe.

18/02/19

Maria Antonietta

I miei capelli non sono propriamente ricci. Ai tempi di mia madre si definivano "ondulati" ed è così che lei mi ha insegnato a definirli.
Il vero problema è che tendono a non essere niente, né ricci né lisci, e allora se li taglio corti si arricciano di più, ma quando li lascio crescere si ammosciano e non sono niente.
Poi c'è la mezza misura, che è quella che hanno adesso, a 5 mesi dall'ultimo taglio, e la caratteristica tipica della mezza misura è il boccolo alla Maria Antonietta.


Che odio.

15/02/19

Il rimprovero peggiore

Non ho ancora capito cosa significa, ma quando i Bambini litigano, quello offeso inveisce contro l'altro strillandogli "Alla Pincio!" con una rabbia inimmaginabile.
Io non ho ancora capito se è la storpiatura di un grido di battaglia di qualche cartone animato che vedono in TV, o se lo hanno sentito dire da qualche adulto e magari è una locuzione in dialetto piemontese. Sta di fatto che ormai la uso pure io, per rimoproverarli e in effetti funziona.

14/02/19

Che cos'è l'amor

Mi interrogo troppo poco sull'amore. E dire che euna nota dolente della mia vita.
Quante sedute di psicoterapia ho dedicato all'amore. Amore verso gli altri, verso me, amore per gli uomini, per le donne, per i miei genitori, per le mie figlie. Amore dato, amore ricevuto, amore domandato, amore rifiutato, amore imploso e amore suicida.
Eppure oggi, nel giorno dedicato all'amore, complice un momento pesante al lavoro, ho costantemente le lacrime agli occhi e un perenne nodo in gola, al punto che persino Bambina, che è la meno coccolona tra i due, mi ha vista piangere e mi ha chiesto se mi ero fatta male e se volevo un bacino.

Il mio problema è che non so come affrontarlo il mio problema. Non capisco se voglio risolverlo o se preferisco accettarlo e conviverci.

In questo giorno dedicato all'amore, mi sento ancora di più spaccata a metà tra ciò che sento e cio che voglio sentire.

13/02/19

Qualcuno glielo spieghi

"Sei una donna da sposare" non e un complimento. Qualcuno lo spieghi agli uomini.
Se una donna si dimostra brava a gestire le faccende domestiche, a crescere i bambini, a stirare la biancheria e a cucinare, non e "una donna da sposare" bensì una donna da assumere come colf con tanto di contratto e retribuzione adeguata e dignitosa.

Già me l'ha detto due volte. Alla terza gli rispondo male e lo pianto lì con i suoi figli a cui trovare in emergenza una nuova tata.

12/02/19

Sostiene Pereira

di Antonio Tabucchi.

Era di moda 25 anni fa, ed io non ho mai seguito la moda letteraria, per cui è arrivato nella mia libreria solo adesso.
Mi ha fatto venire voglia di visitare il Portogallo.

11/02/19

Mi devo preoccupare?


Vi giuro, vostra Eccellenza Illustrissima, che tutte le canzoncine e le filastrocche che compaiono nei video delle mie figlie sono assolutamente innocue. È vero che si parla di lupi, di bombe inesplose, di capre che campano e crepano, e che in occasione della battaglia di Magenta mia figlia di 4 anni incita gli astanti ad armarsi, ma... Siamo una famiglia pacifica, Ve lo giuro!
:-D

08/02/19

Come faremo?

Per la prima volta, oggi, sia il padre che la madre dei Bambini, in momenti e luoghi separati, mi hanno fatto la battuta sul come faranno senza di me quando, da settembre, i Bambini andranno a scuola ed io avrò trovato (?) un altro lavoro. Perché loro avranno ancora bisogno di aiuto, ovviamente, ma per una quantità di tempo così esigua che non permetterebbe a nessuno di campare una casa e una famiglia, nemmeno pagando il doppio della tariffa oraria.

E così ci risiamo, praticamente. All'incirca da maggio ricomincerò a cercare lavoro per  metà settembre, massimo ottobre, se proprio voglio farmi mezzo mese da disoccupata. Vorrei poter trovare un lavoro vero, di quelli remunerativi, duraturi e gratificanti. Credo che per quelle due settimane di settembre ci spererò, poi mi rassegnerò a fare ancora la babysitter sottopagata.

07/02/19

La ragazza delle arance

di Jostein Gaarder.

Ho pianto. Dall'inizio alla fine. È una storia struggente, bellissima, dolce, piena di poesia e capace di risuonare nell'intimo di ciascuno.

06/02/19

Cinque anni

Cinque anni fa Schroeder se ne andava da casa.

Ricordo quel giorno come fosse ieri, eppure mi sembra di averlo solo sognato, ovvero che non sia mai veramente esistita una vita precedente a questa. C'è stato un tempo in cui ero sposata, e facevo la moglie, e vivevo con mio marito.
Sono passati cinque anni, eppure sembrano cinque minuti, o cinquecento vite fa.

05/02/19

Un'improvvisa impennata

Nelle ultime 48 ore mi hanno chiamato 5 mamme per chiedere informazioni sul corso di yoga per bambini che tengo il sabato pomeriggio. Mai avuta una simile affluenza di contatti.
Per capirne il motivo, vado sul sito della struttura che mi ospita e trovo il bannerino pubblicitario in bella vista.

"Per rilanciare un po' il corso abbiamo pensato di dargli un po' di visibilità in più" mi spiega la responsabile.
È proprio vero che la pubblicità è l'anime del commercio.

04/02/19

Visto che è maschio...

"Lucy, io le carezze"
"Oh, Bambina, grazie... Mi fai le carezze... Che tesoro che sei, grazie... Ma che tenerezza..."
"Lucy, anche io le carezze!"
"Ma certo, Bambino, anche tu mi fai le carezze, grazie! Ma quanto siete gentili"
"Si, anche io le carezze! Io sono tenerezzo"

01/02/19

Il trionfo dello scapestrato

"Aho Lucy, ma te l'ho detto che domani vado a fà da testimone all'amico nostro poliziotto e a su moje bionna perché finalmente lei cede a lui la sua parte della casa in vista del divorzio definitivo?"
"E ci vuole un testimone, Gandalf? Non bastano gli avvocati?"
"A quanto pare no. Anzi, ce ne vonno due"
"Due testimoni?"
"Esattamente. E sento che tu stai già intuendo quello che non ti ho ancora detto"
"Quando il poliziotto e la bionda si sono sposati, 19 anni fa, siete stati tu e Schroeder a fare da testimoni... Non mi dire che il secondo testimone di domani..."
"Proprio così. Il secondo testimone è il futuro ex marito tuo"
"La bionda ha sempre avuto un bizzarro senso dell'umorismo"
"E non sai che cosa ho deciso! Domani me metto la fede ar dito (a causa del suo lavoro non la indossa quotidianamente NdR) e je faccio vedè che, vent'anni fa, de tutti e quattro sembravo io er più testadeca##o eppure io 15 anni de matrimonio st'anno li festeggio!"

Trovo che la brutalità con cui è capace di sbattere in faccia ai suoi amici storici le peggiori evidenze dei fallimenti delle loro vite, renda Gandalf l'amico odioso e indispensabile di cui c'è bisogno nella vita di ognuno di noi.