04/01/08

L'odissea della "crocettina"

In un raggio di 300 metri da casa mia ci sono ben 3 mercerie. Se allarghiamo il raggio a 500 metri ne compare anche una quarta. Molte mie "colleghe" mi invidierebbero, ma io non mi invidio molto.

Stamattina ho comprato il raso rosa per fare il vestito di carnevale a mia figlia, e già che c'ero avevo intenzione di fare scorta di tela aida da ricamare.

Chiamerò le tre mercerie più vicine: "L'asola", "I nipoti di don Pinuzzo", e "Le sorelle Mineo", per non far nomi veri (ma molto simili a quelli veri).

Per prima sono andata dall'Asola, perché hanno un maggiore assortimento e le commesse sono simpatiche e giovani, e anche il titolare è competente e affabile.
Entro, chiedo del raso, me lo danno, poi faccio la domanda difficile alla nuova commessa: posso vedere della tela aida?
Il suo discrimine è il colore, e considerando che lavora lì da poco, immagino che sia anche comprensibile. La chiedo ecrù, o avorio, o crema, o nocciola, insomma, chiara ma non bianco-sparato.
La troviamo insieme e mi fa il prezzo 13,50 al metro. Cara. So che i nipoti di don Pinuzzo l'hanno meno cara, ed in effetti l'ho sempre comprata da loro, ma sono fiduciosa nella ricchezza di assortimento e allora faccio l'altra domanda difficile: vorrei vedere quella da 62 o 64.
La ragazza impallidisce, quasi vacilla. Io la tranquillizzo e le spiego che è il numero di buchi in 10 cm, lei sembra riaversi e legge le etichette.... o finge di leggerle, visto che le etichette sono somplicemente degli adesivi con scritto il prezzo. E allora comincio a raccontarle che è l'aida più fine, i buchini più piccoli, la trama più fitta.... lei annuisce, dimostrando di capire il mio italiano, ma non ha la minima idea di cosa io stia dicendo. Poi si volta dove ci sono le bordure e ne mostra una molto fitta, mi dice che forse è quella. Beh si, in effetti potrebbe essere quella, ma che peccato che non ne abbiano a metraggio. Pago il raso, saluto e mi dirigo con sicurezza verso i nipoti di don Pinuzzo.

I nipoti, in realtà sono due ragazze. Una non ha nemmeno voglia di vivere, figurarsi di lavorare. Strascica i piedi, ti ascolta distrattamente, non si sbilancia a dare consigli perché ha tutta l'aria di non essere nemmeno capace di fare un discrimine per colore, come la nuova commessa dell'asola (cui comunque va tutta la mia simpatia, perché infondo è nuova e si vede che cerca di mettercela tutta). Sono l'unica cliente e mi dico che per fortuna verrò servita dall'altra nipote, quella più sveglia, col viso da alano, forte accento siciliano e l'aria di chi ha preso la terza media serale.
Buongiorno vorrei della tela aida. Ecrù? Mi chiede l'alano. Eccola lì: anche lei col discrimine per colore. Rispondo di si e chiedo il prezzo. 8,20. Come supponevo, più economica dell'Asola.
Faccio anche all'alano la domanda difficile: ma da quanti punti è? Lei non ha il mancamento della nuova commessa dell'asola, piuttosto mi guarda come se avessi fatto una domanda in un'altra lingua. Ma la conosco e so che ci si può ragionare, e allora le spiego che si contano quanti buchi ci sono in 10 cm. Lei mi fa (in dialetto) "La prendiamo e la misuriamo?" Approvo, in dialetto anch'io.
Giuro che non ci credevo che l'avrebbe fatto.... ha preso il metro e mi fa "Ce la fai a contare?" Allora io comincio a contare, ma lei non tiene fermo il metro e mi distoglie continuamente lo sguardo, poi, con decisione, toglie via il metro e afferma "Secondo me è quella che dici tu da 55, perché non mi sembra da 44"
Boh? sono arrivata a contare 17 o 18 buchi. La prendo per buona, me la controllerò a casa... Chiedo se ne hanno di più fitta. No, non ne hanno. Pago ed esco.
Tornando verso casa, mi ricordo che le sorelle Mineo avevano la bottega aperta.

Le sorelle Mineo, in realtà sono una signorina di 276 anni e sua zia, che ne avrà almeno 318. Credo che le originarie "Sorelle" del nome, fossero la zia e sua sorella. Ormai in negozio ci sta praticamente la "nipotina". La loro bottega è esattamente sotto casa mia, il numero civico successivo al mio.
Dice: ma allora perché non vai direttamente lì, visto che puoi praticamente scenderci in vestaglia?
La nipotina Mineo ci vede poco e ci sente peggio, hanno ancora i prezzi in lire, e ci vogliono 10 minuti di orologio prima che trovino quello che cercano. Mi sono immaginata a far la stessa domanda sulla "caratura" della tela aida alla nipotina Mineo e mi son venuti i brividi. Per un metro di nastrino, qualche settimana fa, hanno smontato mezzo negozio perché non hanno capito se dovevano cercare per colore o per misura. Inoltre hanno prezzi carissimi: una cerniera, comprata dai nipoti di don Pinuzzo per 20 centesimi, da loro l'ho pagata 30, ed era anche il prezzo di favore, perché "Solitamente le vendiamo a mille lire".
Arrivo sotto il mio portoncino e vedo che quello loro è chiuso. La nipotina Mineo è così, ogni tanto si scoccia, chiude e se ne va.

Io intanto guardo meglio la tela che ho comprato.

3 commenti:

  1. che spasso girar con te per mercerie ^_^ anche qui da me non è che sian tanto diverse le cose...preferisco eBay o qualche venditrice internet.. .ma girar anche se solo virtualmente nelle mercerie delle tue parti è uno spasso...

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  2. Ogni volta che leggo un tuo post mi immagino la scena..e se anche non ti ho mai visto immagino le tue espressioni..sei troppo forte!!! Ma alla fine l'aida era 55???

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  3. Uh cosa mi hai fatto ricordare...
    mia mamma da piccola mi mandava a comprare cerniere & co in nella merceria "della signorina". La signorina in questione aveva, all'epoca, 244 anni e aveva allestito la merceria nel primo locale di casa sua (a pian terreno). Quindi, in qualsiasi momento potevi bussare ed entrare.. magari lei usciva col grembiule perché cucinava o con lo straccio dei pavimenti in mano.
    Ho smesso di andare alla merceria "della signorina" quando mi spavento'. Una volta per errore la chiamai "signora" e fu' la fine. Si offese a morte :((((

    Nina

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