Da 5 giorni prendo una compressa intera di cetirizina prima di andare a letto. Per illudermi di non avere crisi di allergia.
Poche cose mi scatenano la crisi come il frugare nell'armadio.
Non l'ho mai capito perché: è sufficiente recuperare da un cassetto una maglietta che sta li da più di una settimana e ZAK, ecco la raffica. E quando dico "raffica" non esagero. Sono arrivata a contare 16 starnuti consecutivi, una volta. Roba che mi toglie tutto il fiato, le energie e la luce. Mi accartoccio su me stessa, e mi accascio al suolo. Boccheggiante e ad occhi chiusi. Perché quando mi viene la crisi, mi da fastidio la luce.
Da 5 giorni cerco di prevenire.
Mi sveglio completamente rinco%ionita, come se avessi dormito sottoterra. Mi sento le mucose asciutte. Alterno momenti di estrema lucidità ad altri di abbiocco totale. La cetirizina.
Ebbene, faccio da cinque giorni questa vita, pronta a rovistare nell'armadio, e nel vano contenitore del letto (quando hai una casa piccola sai bene che ogni spazio utile che riesci a ricavare ti tornerà utile), pronta ad affrontare polvere e pulviscolo, fiocchi di flanella, acari, pelucchi di lana e quant'altro.
Adesso piove.
Dopo un pomeriggio intero trascorso ad alleggerire il vestiario, a provare i pantaloni "a pinocchietto" dell'estate scorsa, e gli abitini svolazzanti e fioriti, le magliette a mezze maniche e i copricostume...
...piove.
E' tornato l'autunno.
Ho anche tolto la trapuntina, in favore di un copriletto di cotone e ciniglia, ereditato dal corredo di mia nonna, che se non ha 100 anni, ne ha 95.
Piove.
Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, e piove anche sulla trapuntina, che troppa fretta ebbi di lavar e stendere fuori ad asciugar.... o Ermione.
Ma vaff...............
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