31/05/08

Ebbra di libertà

Però, poi, mi manca.
Quando lei non c'è sento il vuoto dentro la mia mente, non ho nessuno del quale occuparmi e per il quale preoccuparmi.
Le do un bacino, le faccio le solite raccomandazioni di rito: "Non fare cose monelle, non fare arrabbiare la nonna e quando devi fare la pipì dillo prima"
Poi sono sola. Io e le strade. E i miei piedi che corrono veloci, molto veloci.
Mi ricordo di Mila, quando si allenava coi polsini e le cavigliere "corazzate", e poi quando le toglieva si scopriva più veloce e più potente. Ecco, io ho raggiunto la stazione in meno di 10 minuti, segno che spingere il passeggino o portare 13 chili in spalla sono un allenamento più che valido.
Poi aspetto il treno. Le ultime volte ero sempre con mia figlia, e anche lì, la mente impegnata a tenerla d'occhio, che non si lanciasse giù dalla banchina... Invece il nulla, nella mia mente. Mi sono goduta il silenzio, il mio. Non parlare, non dire niente... nessuna domanda a cui rispondere, nessun "No, non si fa" da urlare...

Quindi una Palermo ancora sonnecchiante per il pisolino post-meridiano. Molti negozi chiusi, altri aperti. Tante vetrine. Un'infinità di negozi nuovi... quando andavo all'università avrei saputo disegnare a occhi chiusi la mappa delle vetrine dei negozi, adesso mi ritrovo a dire: ma qui prima c'era un negozio di scarpe, qui c'era un negozio di abbigliamento, e questo bazar cinese da dove salta fuori? ecc ecc...

Poi la piazza del Politeama, assolata e semideserta. La parte non deserta è occupata da nuovi adolescenti spericolati che fanno diavolerie con lo skateboard sugli scalini del teatro, sulle panchine... Non mi ricordavo che fossero così pericolosi... Forse sto cominciando seriamente ad invecchiare, a non riconoscere più i luoghi che pochi anni fa erano una specie di seconda casa, a commentare con frasi del tipo "Ai miei tempi..." No, la piazza del Politeama non era tutta campagna, ma forse non era così pericolosa... Ho rischiato due volte di essere investita da un brufolone in skate...

Infine lei, Idiva.
Simpatica ogni oltre ottimistica previsione, piena di vitalità, di racconti di vita e di emozioni.
Siamo state poco più di un'ora a chiacchierare chiacchierare chiacchierare chiacchierare... Stupendo...
Abbiamo parlato di cucito, di ricamo, di torte di cartapesta, di murales, di bagnoschiuma alla fragola e di venditori ebay delle Filippine...

Quando ci siamo salutate, durante tutto il tragitto di ritorno, avevo il sorriso stampato sulle labbra. E' stato il pomeriggio più rilassante e divertente da almeno 8 mesi...
Un pomeriggio perfetto, piacevole su tutti i fronti, anche per quella formichina, che audace e spavalda, mi ha teso un agguato mentre eravamo sedute all'ombra delle palme.

1 commento:

  1. i sorrisi stampati erano tre il tuo il mio e quell della formichina che si vantava con le amiche

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