Ho finito di leggere il secondo volume della "Trilogia in cinque volumi" e ho deciso che prima di leggere il terzo leggerò qualcosaltro, perché non voglio fare una full immersion che finirebbe per stancarmi.
Le trame sono assolutamente folli e inconcludenti, ma è un piacere leggerli, proprio per la follia, per quella cura dei dettagli, delle citazioni, dell'ironia e, non ultima, la fantasia immensa.
Il Ristorante al termine dell'universo, non è altro che un ristorante proiettato nel futuro, proprio al termine dell'universo, alla fine, quando tutto quanto si distruggerà.
Forse è proprio l'elemento del "tempo" che cambia da un capitolo all'altro ciò che disorienta di più e rende un po' più noiosa e ripetitiva la trama, lasciando anche interrogativi "importanti (ad esempio: Marvin, il robot depresso palesemente ispirato ad Ih-Oh, l'asino di Winny the Pooh, che fine ha fatto?? Davvero schiantato contro il sole??).
Ma ci sono episodi da sbellicarsi dalle risate, come il vitello "suicida" o quella stupenda trovata sull'origine del genere umano sulla Terra.
Infine torna ancora il Quarantadue, la Risposta Fondamentale della quale non si conosce la domanda.
Ieri sono andata a leggere la versione in inglese di mio marito (che credete? noi siamo cittadini europei!) per controllare se la moltiplicazione fosse sbagliata solo nella versione italiana, invece l'ho trovata identica anche nella versione originale.
Immagino che questa storia del Quarantadue sarà il fulcro del prossimo volume, che si intitola "La vita, l'universo e tutto quanto". Vedremo.
sembrano davvero davvero belli... mi intrigano!
RispondiEliminaGiada
chi è l'autore?
RispondiEliminaMichela
Douglas Adams, è la saga della Guida galattica per gli autostoppisti
RispondiEliminaio sono convinta che la domanda è:
RispondiEliminache numero di scarpe porti?
vero, lo spunto del ristorante è geniale... secondo me molte cose sono state poi riprese in futurama...
RispondiElimina