Passeggio per una grande strada di Palermo, aspettando che Idiva mi raccolga di passaggio.
Guardo le vetrine dei negozi di quella strada, in ordine: prenatal, baby chic, la cicogna, iana, 012...
Sentendo uno strano rigonfiamento nel cuore, salto gli altri negozi a tema.
Arrivo fino in fondo, fino ad una libreria. Esposto in vetrina c'è l'ultimo di Piero Angela "Perché dobbiamo fare più figli"
Decido che è meglio cambiare rotta.
Risalgo la strada e torno alla stazione.
L'unico desiderio che sento, guardando passare i treni, è quello di un bicchiere d'acqua.
Pericolo scampato.
io invece proporrei un maschietto diciamo verso Marzo????
RispondiEliminaMi permetto di scavare un po' in te. Ma se questo desiderio ti nasce come una bolla di sapone dal cuore, perchè permetti al tuo cervello di bucarla con uno spillone? In fondo Matilde mi sembra abbia l'età per andare all'asilo, quindi non dovresti gestirli entrambi per tutto il giorno. Se poi hai visto che è una brava nonni-zii-sitter, perchè non aprofittarne?....
RispondiEliminaFede
secondo me il desiderio del secondo figlio è inversamente proporzionale all'ipercineticità del primo figlio.
RispondiEliminaComunque nonostante tutto anche a me alle volte viene voglia, poi però rinsavisco!