27/10/09

Un'esperienza illuminante

Oggi pomeriggio mi sono offerta di rimanere in classe con la maestra di Matilde e rivestire il ruolo altisonante di "Presidente" del seggio elettorale.
Io non credevo neanche che esistesse la figura della rappresentante di classe all'asilo...
Comunque, siccome io sono tendenzialmente asociale e solitaria e dopo un mese e mezzo di scuola non so neanche chi siano le mamme dei compagni di mia figlia, mi sono detta che valeva la pena di sforzarsi, e quanto meno avrei potuto conoscerne parecchie. In fin dei conti mia figlia gioca, colora, impara e si diverte coi loro figli... e qualcuno le chiede anche di mostrargli le sue zone segrete, per cui è fondamentale conoscerne le mamme...

Con le mamme ho socializzato abbastanza, anche perché per forza di cose dovevo parlare con ognuna di loro, quando si avvicinava per votare.
Ho finalmente conosciuto alcuni bambini di cui avevo solo sentito parlare Matilde, e le rispettive madri. Non credo di aver trovato tra loro la mia "anima gemella" così come neanche Matilde ha ancora eletto la sua compagna o compagno "del cuore".

L'esperienza è stata, però, illuminante sotto ben altri aspetti.

I genitori dovevano firmare due fogli e ognuno di loro, ma proprio tutti, al mio invito "Metta una firma qui" chiedevano "La mia?".
Ora... è vero che - per lo meno dalle mie parti - è usanza piuttosto comune firmare a nome d'altri... ma che sia la domanda di rito...! Poi, insomma! Se viene il postino con una raccomandata allora posso capire che preferisca che io firmi a nome di mio marito, se la raccomandata è destinata a lui, ma se io dico ad una mamma "Firmi lì" è il "lì" in questione è un rigo accanto al quale c'è scritto il suo nome... non può pensare di firmare a nome del marito!

E ancora: c'erano due candidate, si poteva esprimere solo una preferenza e solo una sarebbe stata eletta. Avevamo un foglio su cui avevo scritto a chiare lettere i nomi delle due candidate e le indicavo ad ogni genitore-elettore. Sapevo bene che per la maggior parte di loro erano solo nomi, ma bisognava comunque esprimere una preferenza.

Arriva una ragazza (perché sono sicura che è stata lei!), le do la scheda, le indico il foglio e le spiego "Questi sono i nomi delle candidate, deve scrivere il suo voto sul retro della scheda..."
"Ma chi devo votare?"
"Questi due sono i nomi delle candidate" e indico ancora il foglio
"Ma devo scrivere il nome?"
"Si, deve scrivere sul retro della scheda il nome... anche solo il cognome è sufficiente..."

In fase di spoglio salta fuori una scheda che aveva scritti su due righe solo i cognomi di entrambe le candidate.

Ci lamentiamo dell'Italia che va a rotoli... la verità è che c'è davvero gente che non ha ancora capito cosa significa andare a votare...


7 commenti:

  1. Naaaahhahahah non ci credo!!!! Le ha votate tutte e due!!!! Poveretta e quando le danno la scheda per le elezioni "vere" che fa? Scrive in ogni spazio col simboletto??? Ah, ah, ah! Baci, Daniela

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  2. Finisci il NUOVO ma ti prego, metti in cantiere anche un romanzo che si basa su queste vicende vissute, anche con il rischio di esporti...

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  3. perfidooooooooooooooo!!
    ci sono voluti mesi per convincerla a scrivere il NUOVO ed ora le proponi un'altro progetto....!?!??!
    sei proprio un perfido...anzi... IL perfido! :p


    LA Santa!

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  4. Col che si conferma valida la tua tendenza (uguale alla mia) di girare al largo più possibile dalla gente.

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  5. Sovrastimate le mie capacità, cari signori! :-D

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  6. ho una cugina che politicamente coinvolta di norma sta sempre nei seggi e partecipa agli spogli. dice pure lei che tutt'ora la gente non sa votare e che decidere se una scheda è buona o nulla a volte è un vero problema. Quando parlano di conteggi e simili è proprio di queste schede che parlano, chè tutti vogliono tirare l'acqua al loro mulino

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  7. Secondo me è un semplice problema di lingua italiana...c'è chi proprio non la capisce...

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