Non avrei mai scritto un post come quello di stamattina, se non mi fossi sentita più che sicura.
Arriviamo in ospedale, mi tengono più di un'ora col tracciato: le contrazioni ci sono, sono medie, sono regolari, non sono ancora "da travaglio" ma è evidente che qualcosa sta succedendo. Mi visitano: 1 cm di dilatazione. Ma non mi trattengono: l'ospedale è pieno di partorienti e (peggio ancora, puerpere) in barella che aspettano le dimissioni della mattina per sperare di avere un letto.
Infondo oggi c'è la luna nuova e si sa che non c'è nessuna evidenza scientifica, ma *statisticamente* quando cambia la luna c'è epidemia di parti.
La mia condizione non è ancora tale da giustificare un ricovero in barella in un ospedale pieno.
L'ostetrica mi suggerisce di tornare a casa e ripresentarmi nel pomeriggio, se la situazione dovesse precipitare, ma finché non c'è urgenza non ha senso che io stia lì.
Sono d'accordo e torno a casa.
Ho passato il pomeriggio da mia madre (dove avevamo lasciato Matilde), con le stesse condizioni. Contrazioni poco dolorose, più o meno regolari anche se a distanza di 5-7 minuti l'una dall'altra, perdite del tappo lente ma più evidenti. Insomma, la situazione NON precipita.
Ho deciso di restare a casa e di risparmiarmi la sfacchinata del viaggio sicuramente inutile in ospedale e risparmiare le energie per momenti più opportuni.
Insomma, stamattina alle 6 ero convinta che entro sera avrei sfornato, invece sono ancora qui, povera e pazza, con la pancia che si contrae ritmicamente ma che non ha intenzione di aprirsi.
Credetemi, non mi sono mai sentita così presa per il cuBo in vita mia.
coraggio, ricordati che anche se non percepiscono cambiamenti ogni contrazione è utile e serve al tuo corpo per preparsi
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