14/09/11

Domani

Sembra ieri che eravamo sempre qui, abbracciate su questo stesso letto, tu con gli occhi chiusi, io invece sbarrati a fissare il vuoto. Tu eri una neonata "ad alto bisogno", io un neomamma esausta, che si chiedeva quando sarebbe finito tutto ciò, quando saresti cresciuta, quando avresti smesso di svegliarti così spesso di notte, di chiedere così tanta presenza e attenzioni, eccetera eccetera.
Mi sforzavo di essere ottimista, mi proiettavo nel futuro, un anno dopo, due, tre... quando, secondo le mie stime, la vita sarebbe stata più semplice e tu più grande e indipendente. Mi sforzavo ma non ci riuscivo. Il tempo sembrava immobile e le notti e le giornate tutte uguali e stereotipate, un unico vortice che mi inghiottiva senza che ci fosse il minimo accenno al miglioramento.
Eri una frugoletta e mi sforzavo di immaginarti da ragazzina, ma sembrava che saresti rimasta neonata per sempre.

Ebbene, adesso ci siamo. Domani mattina, alle 8.10 suonerà una campanella e tu inizierai il tuo primo vero giorno di scuola, in prima elementare.
Mi chiedo come abbia fatto, il tempo, a passare così in fretta.

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