08/06/14

Quattro mesi

Vabbè, sono 4 mesi e 2 giorni. Abbiamo cannato il giorno preciso per miei impegni e pigrizia, ma tanto non cambia.
Non mi va nemmeno di retrodatare il post, tanto chissenefrega.

Come va?
Direi bene. Decisamente meglio. Molto, molto meglio. Insomma, va una merda, che rispetto ai primissimi tempi è già una gran passo avanti.

L'unica nota veramente negativa è che, per la prima volta da febbraio, mi sono ritrovata con l'acqua alla gola dal punto di vista economico. Ho avuto un mare di spese, previste e impreviste, anche di capriccio - non lo nego - ma che nel complesso erano necessarie, terapeutiche e improcrastinabili.

Come sto io?
Potrei dire: bene. Ma in realtà ho appena smesso di piangere, per cui forse proprio tanto bene non sto.
Tutti mi dicono che mi vedono rinata, luminosa, energica.
In effetti è vero, sono rinata. Ma tutti i bambini piangono quando nascono, e forse è questo il motivo per cui io, a distanza di quattro mesi, ancora piango.
Non sempre, nè spesso, ma ci sono momenti in cui non riesco a trattenermi, specialmente da sola. Anzi, in realtà, solo quando sono sola.

Brucia, cazzo. Brucia ancora, brucerà sempre. Mi sento come se non dovessi uscirne più.
Ma non perché mi manchi mio marito. Non lo amavo più già da anni, probabilmente. Non ne sento affatto la mancanza, mi è totalmente indifferente quando lo incontro. Non lo saluto neppure col bacio sulla guancia perché non ne sento nessuna voglia. Giusto ieri, mentre lo guardavo, mi chiedevo se sarei mai capace di riprenderlo nella mia vita, nella mia casa, nel mio letto.
No.
Non potrei mai più farlo, perché verso di lui non sento assolutamente nulla, nè di fisico nè di sentimentale. E' passato persino l'astio dei primi tempi, quella voglia di spaccargli la faccia per ciò che ha fatto, per ciò che MI ha fatto.

Eppure piango ancora.

Eppure non riesco ancora a pronunciare la locuzione "ex marito" senza sentire le lacrime salire lungo il mio corpo, come se fosse la stessa energia della Madre Terra a volersi riversare in forma liquida dai miei occhi.
E allora è pur vero che ho validi motivi per restare viva e sana: le mie figlie. Ho anche parecchi frivoli motivi per continuare a vivere: i corteggiatori, le amiche, i fine settimana da sola in cui posso fare e sfare quello che voglio. Ma ancora piango.
Piango per il senso di fallimento. Perché quando mi sono sposata, io, l'impegno l'ho preso sul serio. Io sono sempre stata "una donna sposata" nel mio modo di vivere, agire, pensare, dal 9 ottobre 2004 al 25 dicembre 2013.
Una donna sposata in tutti miei pensieri, in tutte le mie intenzioni, i miei progetti. Non ho mai fatto nulla "a prescindere" dalla mia famiglia. Nulla.

E ora mi sento spiazzata, sfuggita al controllo. Una molecola eccitata e impazzita, ingovernabile, incomprensibile.
Ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia, comincio il prossimo 19 giugno. Da sola non ce la faccio, non ci riesco. Mi serve aiuto.
Sono affamata di esperienze, ebbra di questa nuova parentesi di libertà inaspettatamente piombatami addosso, ma nel contempo vivo momenti di precipizio oscuro, intere ore in cui mi sembra di avere la vista, la mente e l'anima offuscata, e ho paura che farò qualche cazzata seria continuando così.

Come sto? Sto bene. Sto una merda. E' già un passo avanti rispetto a 4 mesi fa, che ero morta. Adesso, quanto meno, sono tornata a sentirmi viva. Una merda viva.
Devo farcela. Non ce la farò mai.

5 commenti:

  1. ciao!!anche io credevo alla famiglia.... solo che ci credevo solo io... a differenza di te, ci son voluti 28anni e qualcosa x decidere di lasciarlo, x decidere di volermi finalmente bene... a differenza di te, non ho figli, ma non x questo è stato + facile convincermi che DOVEVO volermi bene... se ne parlo (del mio matrimonio), capita che pianga anch'io.... ma x rabbia che ho accumulato contro me stessa, per averlo amato tanto da permettergli tutto e non aver capito che la famiglia importava solo a me.... gli ho permesso di vendere tutto, ho fatto tanti debiti x lui (che pago solo io!!), e che non mi fanno neanche arrivare a fine mese (veramente neanche a 1/2 mese!!) ma fa orecchie da nmercante, xché è nullatenente e ....stronzo... sì, sono stata x 28anni e 1/2 con uno sconosciuto!!!!! ma LUI mi aiuta, e di questo non smetterò di ringraziarLo(ha messo sulla mia strada una persona che mi ha salvata dal baratro e che cammina di fianco a me,ogni giorno, sostenendomi con discrezione e tanta, tanta pazienza, nelle mie paturnie che inevitabilmente vengono fuori) ti capisco ...eccome ti capisco!! avrei voluto scriverti una email, ma non ho trovato l'indirizzo e... scusami la lunghezza dello sfogo, spero che ti possa aiutare a, non sentirti meglio, ma meno sola.. e vedrai che ce la farai!!!di questo ne sono sicura!!!
    un affettuoso abbraccio
    A.

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  2. Grazie anonima A, mi fanno bene le condivisioni di esperienze simili.
    Ricambio l'abbraccio :-)

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  3. Credimi, la psicoterapia aiuta davvero. Io l'ho fatta in passato per altri motivi, niente a che vedere con la sfera famigliare/sentimentale ma il senso di fallimento e il pianto continuo non mancavano neanche nel mio caso. Se ora guardo indietro a come ero allora e vedo come sto adesso mi commuovo da quanto sono migliorata! Ce la farai anche tu!
    Ti mando un fortissimo abbraccio!!!!!

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  4. La lucidità dei pensieri, la capacità di trasformarli in parole, anche se hanno la forma e l'apparenza di uno sfogo, sono doti che ti rendono forte, e martire, e grande, capace di tutto.
    Tu sei capace di tutto.
    E delle cose più belle.
    In culo al resto.
    :*

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  5. Ce la farai perchè sei la persona più forte che conosco. So che ce la farai.

    LA Santa

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