La mia parola del giorno è stata "cedere".
A sentire il mio psicoterapeuta, dovrebbe diventare la mia parola della vita.
Cedere nei riguardi degli altri.
Cedere nei riguardi di me stessa.
Riconoscere le debolezze, ammetterle, contemplarne l'esistenza, e cedere.
Più che cedere, oggi sono proprio franata. Di dentro. Il mio blocco di cemento armato ha iniziato a sgretolarsi lungo le crepe causate dal verbo "cedere".
La seduta di psicoterapia più faticosa mai avuta finora.
Adesso vado. Voglio provare a cedere un'altra volta. Vado a fare una telefonata. Se riesce bene, aggiorno il post. Se non aggiorno il post significa che il muro contro cui ho deciso di scontrarmi, è ancora più solido e forte di me.
:-(
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