Ad alcune capita la ventura di scoprirsi sorella maggiore di due talenti musicali, chiassosi e irriverenti.
Ad alcune capita di essere l'unica che ha "studiato la musica" in famiglia, pur senza averne il talento, o forse iniziando troppo tardi, e ritrovarsi a guardare da fuori il duo musicale che si va definendo.
Ad alcune capita di essere messa a parte di un progetto speciale, un intero album, scritto, musicato, arrangiato, inciso, suonato e cantato dai propri fratelli, ed esserne un po' gelosa nello starsene lì ad ascoltare e basta.
Ad alcune capita, però, di essere invitate senza preavviso, con un perentorio "Ci servono i coretti femminili: vieni", e ritrovarsi a cantare per loro e con loro. E divertirsi. E ridere e ubriacarsi. Ma soprattutto cantare.
Cantare per loro e con loro, in una sala d'incisione che, come nella migliore tradizione, si trova in uno sgabuzzino.
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