Sto, che sto dimmerda. Sto che non me ne volevo andare, eppure ho dovuto. Sto che mi mancavano le mie figlie, e non ho potuto portarle con me subito, all'istante, come sarebbe stato più utile. Non facile, ma di certo utile. Sto che l'anno scolastico è appena iniziato ed io non vedo l'ora che finisca, ché già non ne posso più di tutte le storie con le mamme e con la scuola, e col territorio in generale, e se magari anche altrove troverò le stesse dinamiche e gli stessi problemi, quanto meno saranno con persone diverse. Sto che mi sento mancare l'aria, che mi affaccio al balcone e mi chiedo dove sia finito tutto l'ossigeno.
Sto che sento un doloroso senso fisico di assenza. Come se sulla pelle bruciasse il non-tocco.
Credo che sia qualcosa di molto simile alla sindrome dell'arto fantasma, ecco. Però che fa male, fa male nell'anima.
Però sto bene, ecco come sto. Sto bene. A parte il resto, sto bene.
se può consolare pure io sono già stufa delle dinamiche scolastiche. Anzi ero già stufa prima di cominciare la scuola
RispondiEliminae sto somatizzando con un torcicollo senza eguali
coraggio
dicono che poi passa, o più facilmente ci si abitua a tutto