Non so se è perché sto cambiando (=invecchiando), ma da qualche tempo ho l'impressione che i giorni scorrano lenti.
Mi ritrovo al martedì sera che se ripenso a ciò che ho fatto domenica mi sembra trascorso un mese.
Sarà che lavoro molto, talvolta quasi sovrapponendo le due mansioni (come ieri, che ho lavorato dalle 9 alle 22.30 con solo un'ora e mezza di distacco durante la quale mi sono dovuta spostare di 20 km attivando i motori a curvatura 8 della mia Panda vintage), dunque faccio così tante cose, in luoghi diversi e con così tante persone che un giorno solo mi sembra che duri una settimana. Oppure sarà che è il tipo di lavoro che è molto diverso da quello in atelier.
In atelier avevamo scadenze da rispettare, talvolta molto brevi, e il tempo correva, si arrivava a fine settimana con ancora ordini da ultimare, straordinari da programmare, sacrifici e nottate da passare cucendo, e le 2 di notte arrivavano sempre troppo presto. Ora è l'opposto. Non vedo l'ora che sia la fine della settimana per essere pagata, o che finiscano tutti gli appuntamenti e, nel silenzio e nella solitudine ritrovati, io possa chiudere lo studio e andarmene.
Oggi è solo l'11 ma se dovessi fare una stima per quel che sento, siamo già ben oltre il 20 di aprile.
Sto cambiando, e un po' anche invecchiando.
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