Somiglia allo chef Cannavacciuolo, ha una stretta di mano possente e uno studio megagalattico.
Mi fa accomodare, mi riassume le caratteristiche dell'appartamento che mi ha mostrato la settimana scorsa, prende nota con dovizia di tutte le informazioni sulla mia condizione economica e lavorativa, anche indagando sulla mia vita privata.
Poi mi guarda e mi fa: "Ci sentiamo domani", dopo avermi lasciato intendere che avrebbe non solo perorato la mia causa col padrone di casa, ma anche provato a tirare sul prezzo.
Quando lo saluto e lo ringrazio, mi sorride incoraggiante: "Faccio questo lavoro da vent'anni e so riconoscere a pelle una persona affidabile".
Mentre lo dice io mi sento lusingata per una tale dimostrazione di stima da parte di Cannavacciuolo, ed esco dall'agenzia speranzosa e con la voglia di cucinare.
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