"Lucy, devo fare la pipì!"
"Va bene, Bambina, vai in bagno e tra un secondo arrivo"
Arrivo in bagno e la trovo davanti al gabinetto, in piedi su uno sgabello, con le mutande calate, che si rovista tra le gambe.
"Bambina, ma che fai?!"
"Io voglio fare la pipì in piedi, come Bambino!"
La scena era tanto comica quanto drammatica. In un istante ho pensato a quel senso di diversità, di inspiegabile inferiorità, di frustrazione e rabbia che tutte le bambine che abbiano vissuto promiscuamente con maschi, hanno scritto dentro in modo più o meno esplicito, più o meno forte e influente.
Ciò che ricorderò per sempre di questo episodio è proprio lo sguardo incredulo di Bambina, che proprio non riesce a capire perché suo fratello può fare la pipì in piedi e lei no, perché se ci prova se la fa addosso, tra le gambe e le si bagnano i vestiti. E nemmeno salire su uno sgabello le è di aiuto.
Non so come gestire questa cosa.
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