Avevo detto niente piagnistei in questo blog, invece ho appena creato la categoria apposita.
Oggi è il 30 novembre, e Andrea direbbe che sono 29 anni che si chiama Andrea. Ma non lo dice, perché Andrea si è fermato anni fa, ha deciso che si sarebbe chiamato Andrea solo per 21 anni, e così è stato.
Andrea è il buco nel mio cuore.
Non dimenticherò mai la mattina del 9 marzo 2000. Il sole splendeva e l'aria profumava già di primavera, ma squilla il telefono, ed è la mia ex compagna di liceo che mi dice "Andrea è morto".
Un pezzo del mio cuore è morto insieme a lui, in quell'istante. E' diventato un buco e non si risanerà mai.
Perché il tempo passa, la vita continua e tutte le cazzate che ci si può dire a vent'anni quando muore un tuo amico, un tuo compagno di scuola, un tuo amore... Cerchi di proiettarti al futuro, hai vent'anni cazzo! Ogni giorno è qualcosa di nuovo da fare, da inventare, da scoprire. Non si può avere vent'anni e venire a sapere che lui è morto.
Quando ho chiuso il telefono ho guardato a lungo fuori dalla finestra della mia stanza. Gli piaceva molto la mia vista sul mare, diceva che ero brava a scuola perché studiavo lasciandomi ispirare dal panorama, mentre lui doveva accontentarsi della facciata del palazzo di fronte.
Ho amato Andrea. La prima volta che ho davvero amato.
Poi il tempo è passato, la vita è continuata e tutto il resto. Ma quel buco, nel mio cuore, non si chiuderà mai.
Buon Onomastico.
Un abbraccio fortissimo
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