Un'ora di discussione a bassa voce con mio marito.
Neanche il tempo di prendere sonno e la bambina chiama: ha sete.
Neanche il tempo di tornare a letto che la bambina urla: vuole un bacetto.
Neanche il tempo di riaddormentarmi che la bambina si infila nel lettone.
Nemmeno il tempo di trovare una posizione comoda che la bambina si agita, mi cava gli occhi, si corica sopra di me, poi sotto. La convinco che in tre nel letto si sta scomodi, quindi mi alzo, la prendo in braccio e la riaccompagno nel suo letto.
In tutto questo non riesco a respirare. Ho il naso tappato e la gola in fiamme.
Credo che dopo una notte come quella trascorsa, stamattina mi farò una cioccolata quadrupla.
che nottataccia!!
RispondiEliminavedrai che passa tutto!!
il cioccolato fa passare tutto ;)
RispondiEliminabaci
... non starò a dirti che passa, mentirei. Passerà il raffreddore. Passerà il dolore al labbro. Passerà l'abitudine di svegliarsi più volte durante la notte di tua figlia.... Passerà anche l'effetto consolatorio del cioccolato, ma non l'effetto cellulitico collaterale.
RispondiEliminaEcco, la tristezza per quel poteva essere e non è stato quella dubito che passerà. La tristezza per un marito che non comprende, quella nemmeno. Però posso dirti per certo che in fondo un marito che "a volte" non ti capisce, ma che ti ama è un bene prezioso. Una figlia che ti risucchia come un buco nero è un qualcosa per cui sicuramente val la pena di vivere ed essere grati. E poi c'è sempre l'anestetico in matassina da sei metri, l'oppiaceo col reostato e il piedino, la morfina in punta di penna e talvolta l'antidepressivo sotto forma di tastiera.
Ho visto Kung fu Panda, e anche se sembra una scemenza c'è una frase che mi ha colpita: ieri è passato, domai è mistero, ma oggi, oggi è un dono, per questo si chiama "presente".... io mi sento come te, e cerco di riflettere su questa illuminante verità per capire se da questo "presente" posso cavarne qualcosa di decente... Un bacio
fede