26/11/09

Incontrarsi

Era iniziata in modo strano. Avevo - secondo lui - stroncato il suo romanzo quando invece ero solo stata sincera e nemmeno troppo cattiva...

Da lì è nato, con Sergio Omassi, un fitto giro di corrispondenza, anche se non costante. Ci siamo scambiati gli inediti e ce li siamo massacrati a vicenda, trovando nell'altro il giusto "lettore" critico, acerbo ma competente, sincero e soprattutto non contaminato dall'affetto e dall'amicizia che spesso possono fuorviare le opinioni degli altri lettori "amici".

Ieri Sergio è sbarcato a Palermo per presentare il suo "Funamboli a nord" e, nonostante in questi giorni io non sia al massimo della forma psico-fisica, non mi sono lasciata sfuggire l'occasione di conoscerlo.

E' un simpatico ragazzone, ed ha una compagna adorabile.
Lo ha presentato Marilena Monti, che è stata anche la mia "madrina" per "Ballerina Scalza", ed è stato un piacere rivederla a distanza di così tanti anni.

Sul finire della presentazione, Sergio mi ha però tirato in ballo, presentandomi come la sua "stroncatrice", ed ha raccontato alla platea l'episodio che ci ha fatti incontrare...
Ovviamente avrei voluto essere inghiottita dalle viscere della terra, ma alla fine l'ambiente che si era creato era piùttosto leggero e "familiare", quindi, io ho parlato.
Io ho parlato in pubblico, così, serenamente, ribadendo la mia opinione e spiegandone le ragioni a chi non conosceva nè me nè il mio blog...
La prima parte del libro è molto bella, ben costruita e scandita, ritmata ma non veloce ed è piena di immagini che "vedi" proprio davanti a te. La seconda parte no, ed è un peccato.

Alla fine ci siamo promessi di rivederci prima o poi, ma chissà se mai accadrà...

9 commenti:

  1. Per prima cosa: io volevo la dedica sulla mia/tua copia di funamboli e mannaggia!! Tra l'altro ho anche un altro libro nella mia libreria che NON è autografato dall'autrice -.-''''

    Seconda cosa: sono assoutamente certa che tu NON abbia ripreso e registrato in alcun modo il momento in cui hai parlato in pubblico. Un evento così unico e raro meritava, per lo meno, un servizio sul tg uno....

    Terza cosa: pure io pure io pure io voglio incontrare sergioooooooooo >.<

    Quarta cosa: :p

    RispondiElimina
  2. Senti, allora ti scapicollavi qui, come mi hai tante volte promesso di fare (?), ti portavi dappresso i libri e incontravi anche tu Sergio e ti spupazzavi Matilde e ti spupazzavi me e ti portavi la videocamera e facevi il servizio degno del tg1 ecc ecc...
    Ma insomma, tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca! :-P

    RispondiElimina
  3. Invoco il perdono per non aver ancora inviato la lettera.
    A scusante porto di aver terminato di scrivere la tesi di dottorato lunedì.
    Al più presto la scrivo e la invio.
    perdooooooooono :)
    antonio76.disordinatamente

    RispondiElimina
  4. Piccola aliena stroncatrice, ti perdono... anche se non c'è uno straccio di contributo che possa farci vivere anche per pochi istanti il momento e rimanere lì inebetiti davanti al video a dissetarci del tuo sapere, è come se ci fossimo stati anche noi, con tanto di striscione inneggiante il titolo del tuo prestigioso blog.
    La ricordo molto bene la tua mania del congiuntivo, con fare da professoressa vissuta mi avevi stroncato sul nascere per il mio malsano consecutio temporum, quando non ero ancora nemmeno un germoglio di scrittore (e in tale stato sono rimasto).
    «...Inoltre dovresti stare più attento ai verbi...»
    Risuona ancora ogni tanto nella mia mente questa tua frase scritta in una mail nel lontano dicembre di nove anni fa... ed è un bene che risuoni ancora, perché la mia attenzione in tal senso è ancora scarsa.
    Omassi è fortunato ad averti incontrato.

    RispondiElimina
  5.  cara lucy,
    non hai idea di quanto mi piaccia trovarti per caso, e per la seconda volta, a parlare di me. 
    Ho letto un po' i commenti a questo post e sono d'accordo con POVEROMABELLO che si rende conto di quanto io sia stato fortunato ad incontrarti.
    Leggendoti questa volta mi accorgo che ti ho messo leggermente a disagio nella serata del 25 novembre, "tirandoti in ballo". Be', cara amica, devo confessarti che il sottoscritto era in panico totale e avrebbe voluto argomentare molto meglio il nostro incontro, ma le parole gli si inceppavano tra i denti e alla fine ne è uscito un surrogato triste di ciò che invece voleva dire. E allora lo dico qui.
    Innanzitutto ti tirai in ballo poiché ti stimo molto, proprio per la franchezza che ti porti addosso. Ero in qualche maniera FIERO di farlo e secondo me ci voleva proprio una figura come la tua, dopo la presentazione amorevole di Marilena (che proprio perché mi vuole bene eccessivo, come hai visto, mi ha lodato in modo "sovradimensionato"). Mi serviva un contraddittorio, una persona come te, che riportasse la mia opera in terra, dove sta e sulla quale è stata scritta. 
    In quell'occasione mi dimenticai, o non ebbi la prontezza, di dire che mi hai aiutato tantissimo per il secondo romanzo, che ampliai ascoltando i tuoi consigli, e non ho ancora finito di fralo. PAVONE DA SALOTTO sta cambiano tantissimo e la forza con cui ho potuto riprendere in mano un'opera che consideravo finita... mi deriva da te. Sarà un romanzo più bello di quello che hai letto e dirti solo 'grazie' è riduttivo.
    Ci rivedremo sicuramente, non avere dubbi.
    Un abbraccio a matilde.
    s.


    RispondiElimina
  6. Ma no, Sergio, alla fine io sono un animale solitario e una ragazza-tappezzeria e l'essere al centro dell'attenzione mi fa andare in crisi... ma non per questo te ne voglio per avermi "tirato in ballo" :-D
    Però tutto sommato, poi, è andata bene, no?

    Grazie e un abbraccio!

    RispondiElimina
  7.  Accadrà, cara mia, accadrà! Sergio si è proprio innamorato della Sicilia e non fa altro che esprimere nostalgia per tutti noi e voglia di mare!
    Anche per me è stato un piacere rivederti: sei diventata "grande" e la tua bimba è una grazia del Cielo!
    Ti abbraccio!

    RispondiElimina
  8.  ...perdono! ho dimenticato di firmarmi ma di certo, sveglia come sei lo avrai capito, sono Marilena, la "madrina" della tua prima opera!

    RispondiElimina