Il nuovo romanzo di Camilleri.
Carino, simpatico, diverso. Ad indagare su un omicidio (e tutte le conseguenti implicazioni politiche) non è un commissario di polizia ma il caporedattore della sede della Rai di Palermo.
E' molto originale questo "esporsi" di Camilleri, questo parlare di avvenimenti e persone non vere ma verosimili.
Bello, mi è piaciuto proprio per la sua "diversità".
Unica pecca: far parlare i personaggi, nei dialoghi, utilizzando il consueto dialetto agrigentino-siracusano di Montalbano. Ecco, questo stona proprio nel contesto di Palermo e dei personaggi tassativamente palermitani. Ma vabbè, mica si può avere tutto...
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