Angelica sta riscuotendo un certo successo tra la fauna maschile under 10 della sua scuola. Tra gossip, dichiarazioni aperte o riferite tramite terzi, espliciti tentativi di "bacio" durante il pranzo in mensa, saremo a circa 5 o 6 pretendenti. Non male per avere solo 7 anni. Non male per essere qui da soli 4 mesi.
La cosa la lusinga, ma non raccoglie. Sorride quando lo racconta, ma non si lascia impalmare da nessuno.
Matilde è un'altra cosa. Racconta di approcci goffi e fastidiosi, come è normale che sia a 12 anni, quando per attirare l'attenzione della ragazzina che ti piace le nascondi il quaderno o le riempi il cappuccio della felpa di palline di carta o la prendi in giro. Maschi. Pur di non esporsi sono capaci di accontentarsi di attirare un'attenzione in negativo.
Lei ignora bellamente tutti questi maldestri tentativi, sminuisce le mie parole quando le spiego che è il modo tipico dei dodicenni di approcciarsi alle ragazze, ne è lusingata ma li rifugge. Non se ne compiace. Tuttavia sostiene che Angelica sia fortunata ad avere tutti quegli spasimanti.
Anche lei ne ha, ma non li vede. Non li vuole vedere.
E mi è tornata alla mente una delle lunghe chiacchierate con Gandalf, anni fa, ai primissimi tempi della mia separazione, forse subito dopo l'udienza in tribunale, quando lui mi spronava a resuscitare anche come donna, e non soltanto a sopravvivere come mamma. Ricordo che gli dissi che mi sentivo fuori dal mercato anche delle relazioni amorose, e lui mi sorprese facendo un elenco dettagliato e positivo delle mie doti, fisiche e caratteriali, concludendo che non solo io ero ancora entro i termini di scadenza, ma che, per alcune mie caratteristiche, ero anche più "appetibile" di parecchie trentenni che si vedono in giro.
"Er problema", spiegò, "non è che tu non sei una bella ragazza, o una persona piacevole. Er problema ce l'hai tu, che ci hai un atteggiamento che se quarcuno volesse poco poco provà a fasse avanti, tu SCRANGH! je chiudi la tua saracinesca in faccia"
Non concedersi.
Ignorare o - ancora meglio - denigrare i tentativi di approccio, sminuendoli.
Calare la saracinesca.
E poi lamentarsi che nessuno mi vuole.
Che brutta eredità sto lasciando a Matilde.
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