18/08/24

4m0r3 e 5e55o

 Piccolo prologo fuori argomento: ho trovato divertente cercare le varie combinazioni di lettere e numeri con cui avrei potuto scrivere il titolo di questo post senza scrivere le parole per intero. Vai a capire perché, poi.

Nella mia vita, tranne che in un solo caso o forse in due, ho predicato bene e razzolato malissimo riguardo una eventuale separazione tra sentimenti e attrazione fisica. Sono stata cresciuta con il mito dell'amore romantico, della monogamia assoluta ed estrema, ossia un uomo solo per tutta la vita.

Ovviamente questa legge mi ha precluso mille esperienze, ha compromesso irrimediabilmente la percezione di me, degli altri, dei maschi e delle femmine, ha fatto di me una ragazza bacchettona ed estremista, giudicante, superba e dannatamente infelice.

Ma se il ragazzo che avrei baciato sarebbe necessariamente dovuto essere l'uomo con cui avrei trascorso il resto dei miei giorni, non era certo un'esperienza da poter prendere alla leggera, no?

Non ce l'ho con chi mi ha inculcato quest'idea. I peggiori errori li facciamo tutti in buona fede. C'era un intendo etico di fondo, e probabilmente un'incapacità a gestire argomenti come sessualità, contraccezione, malattie ecc, e allora meglio incutere terrore e seguire la linea del proibizionismo ferreo, tantopiù che con me evidentemente funzionava. 
Quanto male siamo stati capaci di farci pur di compiacere i nostri genitori?

Ma veniamo al sodo.

Dopo la fine del mio matrimonio, ho capito che avendo vissuto i precedenti 35 anni con la netta distinzione tra le due cose, ma in favore dell'amore, era giunto il momento di scoprire se potevo farlo anche in favore del sesso. Ed ho scoperto di sì.

Dopo mio marito e prima dell'Ingegnere ho "avuto" due uomini. Di nessuno dei due ero neanche lontanamente innamorata, con nessuno dei due avrei mai potuto vivere una quotidianità più lunga e duratura di quella che era stata strettamente necessaria in quel momento. Con uno dei due è finita malissimo, lui era molto preso, troppo: nei suoi sogni aveva trovato una "brava mogliettina" che gli portava in dote pure due figlie già belle cresciute che lo deresponsabilizzavano su eventuali futuri intenti riproduttivi: un affare d'oro.
Ma io non lo amavo. Nemmeno un po'. Sì, magari gli volevo bene, ovvio. Ci si affeziona, poi. Ma amore no, manco per niente. 
Non ho più sue notizie dal 2015.

L'altro no, lo sento ancora ogni tanto. Siamo amici. Lui è tornato dalla moglie ed è stato un bene per tutti. Gli ho voluto e gli voglio un gran bene, ma nemmeno quello è mai stato amore. 

Poi c'è stato l'Ingegnere. Per 9 anni quasi ininterrotti: 2 vissuti a distanza, 3 nella stessa città ma ognuno a casa sua, 4 in convivenza.
Ci eravamo lasciati altre due volte in questi 9 anni, e la seconda, che è durata anche un paio di mesi, ha visto un'altra meteora attraversare il mio cielo, ma io gli sono sempre stata fedele. Così come avevo fatto con mio marito.

E allora la mia riflessione di oggi è questa: io sono capacissima di vivere esperienze di sesso che non siano sostenute da sentimenti romantici, ma nel momento in cui ci sono di mezzo i sentimenti romantici divento integerrima e fedele.

Posso stare con un uomo anche solo un pomeriggio senza problemi, difficoltà o sensi di colpa (ovviamente se la situazione è chiara e pacifica per entrambi) ma nel momento in cui sono sentimentalmente legata a un uomo, tutti gli altri scompaiono.
Ok, li vedo, li noto, li apprezzo, ma mai e poi mai riuscirei a farci qualcosa.

E adesso?

Adesso sono tornata single da più di 4 mesi. Ho incontrato qualcuno, ma non mi sento più le forze.
Non mi sento più le forze per amare. Già dopo la fine del mio matrimonio avevo sentito il mio cuore fermarsi, e infatti l'evento che mi ha incoraggiato con l'ingegnere è stato proprio un fortissimo batticuore dopo un abbraccio che ci siamo scambiati. L'illusione di una resurrezione. Boh, forse lo è stata, almeno per i primi tempi.

Adesso il mio cuore è proprio morto, fermo. Ormai non batte più nemmeno nei momenti emozionanti, dopo un complimento o un approccio fisico.

Mi sento un involucro pieno di energia vitale, ma senza sentimenti, ed ho paura di far del male a qualcuno in questo modo. 

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