21/02/25
Carnefice
19/02/25
I commentatori a caso
Da diversi anni penso di tornare all'università, a concludere quel percorso di studi che si è interrotto causa matrimonio/figlie.
Negli anni sono anche cambiati i potenziali corsi di laurea che avrei voluto frequentare, sono passata dal DAMS (che è quello originario), alla psicologia, alle scienze dell'educazione ecc.
Oggi, se potessi davvero farlo, sceglierei sociologia e userei il mio profilo facebook come materia di studio e analisi.
Ho scritto un post, ieri, dove ho raccontato un episodio bizzarro che vede coinvolta me, un bambino e i pidocchi. È vero che sono spesso prolissa nei miei post, ma nessuno è davvero obbligato a leggerli, anche se purtroppo si sentono obbligati a commentare.
Mi sono ritrovata, dunque, con qualche consiglio su come debellare i pidocchi. Pidocchi che io NON ho, e che probabilmente non aveva nemmeno il bambino. Eppure qualcuno lo ha scritto.
E stiamo parlando di persone vere, mie amiche, gente con cui andavo a scuola insieme oppure con cui ho condiviso esperienze ai ritiri yoga, o gente invitata al mio matrimonio (ok, questo non fa esattamente curriculum, ma per dire), cioè persone che conosco e che mi conoscono personalmente, non i classici "Leoni da tastiera" o analfabeti funzionali che si svegliano al mattino e commentano a caso tutto ciò che trovano.
Boh?
17/02/25
Tre mesi
15/02/25
14/02/25
Cosa deve fare?
In cartoleria.
"Buongiorno, avete carta per penne stilografiche?"
"No, espressamente per stilografiche no. Abbiamo questi blocchi di carta da disegno"
"Eh, ma mi sembra troppo sottile ed è anche troppo liscia. Ho paura che non assorba bene l'inchiostro"
"Ma lei cosa deve fare?"
"Ci devo scrivere sopra con una penna stilografica".
Sarà vero che so invecchiando male, sto diventando una vecchia brontolona, sto perdendo la tolleranza ecc... ma lo avevo detto fin dall'inizio.
13/02/25
La gelosia
09/02/25
Lezioni di educazione sessuale
07/02/25
A volte ritornano
06/02/25
3.300
Non avevo ancora qualcosa da scrivere, ma questo è il post n° 3.300 in questo luogo di delirio virtuale, dove i miei sproloqui hanno attraversato il decenni, visto avvicendarsi vite su vite, trasformazioni, cambiamenti, inizi, conclusioni e follia di ogni sorta.
Boh, mi sembrava carino celebrarlo in qualche modo.
(E oggi sono esattamente 11 anni da quando mi sono separata da Schroeder)
05/02/25
Una piccola gioia
Qualche tempo fa, un giorno che pioveva, avevo dato un passaggio in macchina ad un signore anziano. Chiacchierando durante il breve tragitto abbiamo scoperto di abitare sulla stessa via a pochi numeri civici di distanza.
Oggi pomeriggio, tornando a casa, incrocio il tizio che abita al primo piano e, mentre apro il portoncino, scambio con lui due parole. Passa un signore, si ferma e mi chiede se ho una macchina rossa.
Rispondo di sì, ma che l'ho appena lasciata in garage (credevo ci fosse da qualche parte una macchina rossa incidentata oppure vandalizzata, oppure che ostruiva un passaggio, oppure che se la stava portando il carro attrezzi o che ne so), invece lui mi soprende dicendo: "Lei una volta mi ha accompagnato a casa mentre pioveva".
Lo guardo. Ammetto che non lo avrei riconosciuto, ma l'aneddoto è vero.
"Sì" rispondo.
"Volevo solo ringraziarla. L'ho sentita parlare con questo accento particolare (bagherese doc, Ndr) e l'ho riconosciuta. Ho sempre sperato di incontrarla per ringraziarla ancora".
Sono rimasta senza parole, ma avevo un piccolo nodo in gola.
Quest'uomo, in tutto questo tempo, mi ha pensato e ripensato, si ricordava di me e del colore della mia macchina, e mi ha riconosciuta.
No, non mi ha regalato una collana di diamanti, ma mi ha comunque regalato una piccola gioia.
02/02/25
L'amore cos'è
Il silenzio in consapevolezza, quando non si avverte il vuoto di parole non dette, ma la presenza reciproca che non ha bisogno di parole per manifestarsi.