19/02/25

I commentatori a caso

 Da diversi anni penso di tornare all'università, a concludere quel percorso di studi che si è interrotto causa matrimonio/figlie.

Negli anni sono anche cambiati i potenziali corsi di laurea che avrei voluto frequentare, sono passata dal DAMS (che è quello originario), alla psicologia, alle scienze dell'educazione ecc.

Oggi, se potessi davvero farlo, sceglierei sociologia e userei il mio profilo facebook come materia di studio e analisi.

Ho scritto un post, ieri, dove ho raccontato un episodio bizzarro che vede coinvolta me, un bambino e i pidocchi. È vero che sono spesso prolissa nei miei post, ma nessuno è davvero obbligato a leggerli, anche se purtroppo si sentono obbligati a commentare.

Mi sono ritrovata, dunque, con qualche consiglio su come debellare i pidocchi. Pidocchi che io NON ho, e che probabilmente non aveva nemmeno il bambino. Eppure qualcuno lo ha scritto.

E stiamo parlando di persone vere, mie amiche, gente con cui andavo a scuola insieme oppure con cui ho condiviso esperienze ai ritiri yoga, o gente invitata al mio matrimonio (ok, questo non fa esattamente curriculum, ma per dire), cioè persone che conosco e che mi conoscono personalmente, non i classici "Leoni da tastiera" o analfabeti funzionali che si svegliano al mattino e commentano a caso tutto ciò che trovano.

Boh?

17/02/25

Tre mesi

Oggi sono esattamente tre mesi dal primo bacio con il Capitano.
Da un certo punto di vista mi sembrano pochissimi, da un altro punto di vista mi sembra già passata una vita. 
Come sta andando? Boh, credo bene. Nel senso che è tutto molto strano, ma molto piacevole; molto diverso da tutto quello che c'era stato prima, ma molto leggero, giocoso nonostante i macigni che pesano nelle nostre vite.
Credo che la novità migliore sia quella della comunicazione. Io e il Capitano parliamo moltissimo e non solo di cose belle e divertenti, ma soprattutto di cose difficili e spiacevoli, anche riguardanti la nostra relazione. Ci diciamo tantissimo.
Se penso ai silenzi di granito, ai discorsi vuoti di significato e pieni solo di comunicazioni di servizio, è tutto un altro mondo.
Potergli dire "Ho paura" e sentirmi accolta e non giudicata, accettata senza essere considerata una minaccia, ecco, è impagabile.

Tre mesi. Chissà quanto ancora durerà.

Un'altra cosa bella è che me lo chiedo ma senza troppe aspettative. Durerà quanto sarà giusto che duri.

Con il Capitano mi sembra di aver trovato la persona adatta a me. L'universo mi ha fatto un dono, ma non mi è dato sapere per quanto tempo potrò viverlo

14/02/25

Cosa deve fare?

In cartoleria.

"Buongiorno, avete carta per penne stilografiche?"
"No, espressamente per stilografiche no. Abbiamo questi blocchi di carta da disegno"
"Eh, ma mi sembra troppo sottile ed è anche troppo liscia. Ho paura che non assorba bene l'inchiostro"
"Ma lei cosa deve fare?"
"Ci devo scrivere sopra con una penna stilografica".

Sarà vero che so invecchiando male, sto diventando una vecchia brontolona, sto perdendo la tolleranza ecc... ma lo avevo detto fin dall'inizio.

13/02/25

La gelosia

Nonostante la mia origine geografica, non sono mai stata una partner gelosa, per smentire qualche cliché sui siciliani.
Non avevo nessun problema quando Schroeder usciva da solo con una sua storica amica di gioventù, nonostante io fossi anche ben consapevole di quanto lei fosse innamorata di lui. Non sono mai stata capace di essere gelosa, di essere sospettosa, di fare scenate o - peggio ancora! - di ostacolare la sua libertà.

Certo, in effetti il modo in cui la storia è andata a finire forse non è un bello spot pubblicitario per  questo modo di essere e di vivere.

Allo stesso modo, però, non ho mai tollerato la gelosia altrui. Ho immediatamente liquidato qualunque uomo avesse appena appena mosso una lamentela sulle mie amicizie maschili. Per me la fiducia reciproca è il fondamento base dell'amore romantico e sentimentale. Se ti amo, mi fido ciecamente di te; se mi ami, devi fidarti ciecamente di me.

Credo, infatti, che ciò che più di tutto, all'epoca, mi ha fatto davvero male sulla fine del nostro matrimonio è stata proprio la fiducia tradita.

Anche il Capitano ha un simile epilogo del suo matrimonio. Nemmeno lui è mai stato un tipo geloso.

Una delle cose belle è proprio che per entrambi l'esperienza terribile che ha smentito le nostre convinzioni non è riuscita, in ogni caso, a cambiare il nostro modo di vedere il senso delle relazioni d'amore.
Non so, certe volte quando penso a quanto sto bene con lui mi viene da pensare che è "quello giusto per me". Invece credo che non siamo affatto giusti l'uno per l'altra, bensì siamo entrambi "sbagliati nel modo giusto".

09/02/25

Lezioni di educazione sessuale

Ma ti pare che, alla fine, sia io quella che ha ascoltato Matilde mentre faceva tutto un discorso su consenso, sentirsi a proprio agio con certe pratiche e con altre no, e che ogni tanto bisogna fare una valutazione di cosa ci si sente di fare e cosa no, se si vuole provare qualcosa di nuovo ecc.
In pratica è stata lei a fare a me una lezione di educazione sessuale e sentimentale, argomentando e toccando tutte le possibilità, le varianti, le opzioni possibili.

Ma dove andremo a finire.

07/02/25

A volte ritornano

Ieri mattina ho ricevuto una telefonata. Ne ricevo tante, ma questa si è dimostrata una telefonata particolare fin dalle prime battute.
"Parlo con la signora Lucy?" mi chiede la voce di uomo
"Sì, mi dica" rispondo
"Ma sei proprio Lucy?" insiste
"Sì, sono io, mi dica pure"
"No, siccome adesso ti ho visto e sei diventata una specie di acrobata"
"Non ho capito"
"Io ho un profilo fasullo su facebook e ti ho vista che sei diventata una specie di acrobata"
"In che senso?"
"Ogni tanto su facebook mi spunti tra le amicizie suggerite e ho detto, ma vedi un po' Lucy che cosa fa adesso"
"Aspetta, ma quindi noi due ci conosciamo?"
"Sì, ci conosciamo"
"Ma io dalla voce non ti riconosco"
"Sono il Re".

Non sono sicura di aver mai esplicitamente parlato qui del Re. E' stato il primo uomo con cui ho avuto una storiella dopo la separazione da Schroeder. Lo chiamavo "il Re" perché aveva un figlio che era il bambino più gentile ed educato che io avessi mai conosciuto, un Principino appunto, dunque suo padre non poteva che essere il Re.
E' durata un paio di mesi, credo. Poi lui voleva una madre per suo figlio, io avevo già abbastanza gatte da pelare e onestamente non mi sarei mai e poi mai infilata nuovamente in una storia seria, a maggior ragione coinvolgendo i bambini. Lui non l'ha presa benissimo, infatti mi ha reso la vita difficile per un intero anno, poi fortunatamente è sparito da solo.
E come è sparito è tornato, a più di 10 anni di distanza.

E' tornato dicendo che ci eravamo conosciuti in un momento in cui lui viveva un grande disagio, era molto frustrato e appesantito (aveva problemi seri con il lavoro e con la causa di divorzio), invece da qualche anno ha ripreso a vivere e respirare, finalmente ha trovato la serenità e il sorriso.
"Sono molto contenta" gli ho detto con assoluta sincerità, pensando che avesse ricevuto qualche chiamata spirituale strampalata, tipo che era diventato adepto di Scientology o cose simili. Invece no. Mi ha raccontato di avere avuto un'altra figlia, che adesso ha 4 anni, di essersi risposato, di aver trovato un vero lavoro stabile e di essere finalmente felice e sereno.
Mi ha detto che non aveva avuto il coraggio di chiedermi l'amicizia su facebook e di aver preferito telefonarmi, e voleva sapere di me.

Tralascio il resto, perché non è utile ai fini di questo post.
Ciò che mi ha profondamente colpito, però, è stata un'altra cosa. Lui ha visto i miei video di yoga fly e mi ha telefonato.

Non è la prima volta che mi capita di ricevere tentativi di approcci e contatti tirando in ballo i miei video di yoga fly.
Credo che il messaggio che arriva sia molto diverso da quello che vorrei mandare io. Credo che li toglierò, perché non è questo lo scopo con il quale li pubblico.

E oggi è stato il Re, a distanza di 10 anni di totale silenzio e dopo una fine relazione anche abbastanza forte, non vorrei mai che per davvero mi cominciassero a cercare altre mummie del mio passato che non ho nessuna voglia di tornare a frequentare.

06/02/25

3.300

Non avevo ancora qualcosa da scrivere, ma questo è il post n° 3.300 in questo luogo di delirio virtuale, dove i miei sproloqui hanno attraversato il decenni, visto avvicendarsi vite su vite, trasformazioni, cambiamenti, inizi, conclusioni e follia di ogni sorta.

Boh, mi sembrava carino celebrarlo in qualche modo.

(E oggi sono esattamente 11 anni da quando mi sono separata da Schroeder)

05/02/25

Una piccola gioia

Qualche tempo fa, un giorno che pioveva, avevo dato un passaggio in macchina ad un signore anziano. Chiacchierando durante il breve tragitto abbiamo scoperto di abitare sulla stessa via a pochi numeri civici di distanza.

Oggi pomeriggio, tornando a casa, incrocio il tizio che abita al primo piano e, mentre apro il portoncino, scambio con lui due parole. Passa un signore, si ferma e mi chiede se ho una macchina rossa.
Rispondo di sì, ma che l'ho appena lasciata in garage (credevo ci fosse da qualche parte una macchina rossa incidentata oppure vandalizzata, oppure che ostruiva un passaggio, oppure che se la stava portando il carro attrezzi o che ne so), invece lui mi soprende dicendo: "Lei una volta mi ha accompagnato a casa mentre pioveva". 
Lo guardo. Ammetto che non lo avrei riconosciuto, ma l'aneddoto è vero.
"Sì" rispondo.
"Volevo solo ringraziarla. L'ho sentita parlare con questo accento particolare (bagherese doc, Ndr) e l'ho riconosciuta. Ho sempre sperato di incontrarla per ringraziarla ancora".

Sono rimasta senza parole, ma avevo un piccolo nodo in gola.

Quest'uomo, in tutto questo tempo, mi ha pensato e ripensato, si ricordava di me e del colore della mia macchina, e mi ha riconosciuta.

No, non mi ha regalato una collana di diamanti, ma mi ha comunque regalato una piccola gioia.

02/02/25

L'amore cos'è

Il silenzio in consapevolezza, quando non si avverte il vuoto di parole non dette, ma la presenza reciproca che non ha bisogno di parole per manifestarsi.