"Mamma, a che cosa servono le mani?"
"Ad afferrare"
"E i piedi?"
"A camminare"
"E le gambe?"
"A correre"
"E il pancino?"
"A digerire"
"E l'ombelico?"
"L'ombelico?"
"Si, a che cosa serve?"
"Beh... l'ombelico è il punto dove stava attaccato il filo che ti teneva dentro la mia pancia... "
Due secondi di silenzio allibito che indica l'elaborazione delle informazioni appena acquisite, infine l'esclamazione: "Bedda matri!"
Si. E' proprio giunto il momento di farle vedere l'albero della vita, prima che la situazione precipiti...
6 commenti:
Ho letto quasi tutti i post di questo blog. Complimenti, sei molto simpatica. :]
Un saluto, e buona giornata.
Bwaaaahhahahahahhaha!!! secondo me Matilde si immaginava come un ragnetto che penzola dal soffitto attaccata al proprio "filo" tipo ragnatela... ahhahahaa!! Decisamente è ora di spolverare quelle videocassette: da tempo la piccina è pronta...
a proposito.... ti avanza un posticino in valigia per uno schemino londinese pure per me? ehehheeheh!! o mi riservi solo un po' della loro mitica "fog"?
Baciiiiii
fede
Sì, direi che è proprio ora! :)
non ti ha mai chiesto cosa sono i seni? e perchè lei non ce li ha? e perchè usciva il latte quando lei era piccola?
Grandiosa Matilde!
Siete eccezionali, madre e figlia. Certo che la logica dei bambini a volte e' al di sopra della nostra portata. Mio figlio quando senti dire per la prima volta "Chi la dura la vince", mi chiese "Allora mamma chi ce l'ha molla perde?", per fortuna non indago' oltre sul soggetto :-)
Cetty
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