18/01/10

Ecomamma

Le donne incinte sono un po' strane, si sa... Gli ormoni fanno brutti scherzi, e se a quelli ci aggiungiamo l'astinenza da cioccolato, allora è fatta.

Io sono sempre stata una patita dell'ambiente. Da piccola ero iscritta al WWF e ritenevo che quello fosse il massimo che potessi fare, visto che si trattava anche di andare in mezzo ai boschi a raccogliere la munnizza che gli altri lasciavano in giro dopo le scampagnate di pasquetta. Peggio di così..!

Già nel 2005 avevo letto con interesse la storia dei pannolini lavabili, ben diversi dagli odiosi ciripà che tanto denigra ancora oggi mia madre. Ma in Italia erano poco diffusi, specialmente dalle mie parti, e a comprarli su internet si trovavano i kit da 400 euro... Insomma, alla fine non posso dire che in quei 2 anni e mezzo di pannolini di Matilde abbiamo speso di meno, perché non è certamente così, però spendere 400 euro per qualcosa che poi, magari, non va bene o non corrisponde alle necessità... insomma...!
Poi c'era anche il non indifferente problema del clima: nascendo a dicembre, Matilde si è fatta i suoi primi 3-4 mesi (quelli delle cacche liquidissime e frequentissime) in inverno, e questo avrebbe complicato ancora di più il problema del lavaggio e soprattutto dell'asciugatura.

Woodstock, però, nascerà all'inizio dell'estate e avrà davanti a se almeno 4 mesi buoni di caldo e bel tempo. Quindi quindi... ho fatto una piccola indagine di mercato ed ho scoperto che i pannolini lavabili costano ancora tantissimo, anche se di meno di 5 anni fa... si tratterebbe di spendere circa 200 euro per una quindicina di pannolini, che basterebbero per due giorni costringendo comunque ad una lavatrice al giorno o poco più...

Poi ho visto una foto... e mi si è accesa la lampadina creativa. Vantano i tessuti naturali, cotone sulla pelle, spugna per assorbire... insomma, io sono o non sono una che con la macchina da cucire "se la cava" discretamente?
Ho digitato, quindi, su google "tutorial pannolini lavabili" e......... mi si è aperto un mondo!!!

Ho deciso: mi faccio da me i pannolini lavabili per Woodstock! Ho un metro cubo di stoffa di tutti i colori e le fantasie nell'armadio, almeno la uso per qualcosa di veramente utile!

...e considerando che a questo punto parto con una spesa praticamente nulla... se anche dovesse andare male, se non dovessi trovarmi bene con sti cosi, se trovassi tutto il discorso troppo complicato per una puerpera, potrò sempre tornare indietro e comprare i normalissimi pannolini usa e getta, senza rimpiangere di aver "buttato" 200 euro! :-D

(En passant, ho scovato il blog di una folle che si fa in casa persino le salviettine umidificate imbevendole in una mistura di acqua, olio, detergente e un estratto di te antibatterico... mio marito dice che è da "estremiste" ma io sta cosa la forò, ah! se la farò!)

6 commenti:

dalle8alle5 ha detto...

La tua mi sembra un'idea geniale! Facci sapere se funzionano.

moonsweet ha detto...

ti prego passami il link perchè io il tutorial dei pannolini fatti in casa lo DEVO vedere!!!

utente anonimo ha detto...

tempo fa ero capitata in un blog simile con le info per creare assorbenti lavabili... credo sia una buona idea... tienici aggiornate ;)
Ape Maya

Trasparelena ha detto...

 anche a me interesserebbe il tutorial x fare gli ecopannoli
e anche x le ecosalviettine (per mera curiosità)

robygiup ha detto...

L'idea è ottima, diciamo che ci vogliono tempo e soprattutto organizzazione che io non avrei (e meno male che non ho figli, faccio già fatica a starmi dietro da sola...), se tu te la senti di provare hai tutta la mia ammirazione!
Eco-bravissima!

yersiniapestis ha detto...

che bella idea!!!
forse nello strato esterno del pannolino ci puoi metter la spugna cerata.
So che come accessorio dei pannolini lavabili esistono delle cartine super degradabili da metter a mo di "salvaslip" dentro il pannolino così quando il bimbo fa le cose più solide tu elimini la cartina nel wc e il pannolino è più facile da lavare.