13/12/11

Condannata

Ieri mattina, davanti ad uno dei grandi ipermercati della mia città, c'era un tizio con due scatole piene di piantine grasse, cactus di varia forma e misura. Non è una vendita - diceva - è un regalo con un'offerta: per aiutare...

Per aiutare "chi" non lo sapeva nemmeno lui. Probabilmente nessuno degli avventori gli aveva prestato ascolto fino a quel punto del discorso. Il tizio sembrava spiazzato dal mio interesse verso ciò che diceva, come se non credesse che sarebbe mai stato possibile che qualcuno di fosse fermato davvero lì, ad ascoltare.
"L'offerta è libera", aveva specificato ad un certo punto, sempre meno convinto
"Ti posso dare un euro"

Ho scelto la piantina che mi piaceva di più, una bella cicciottosa, con le spine "inc@zzate" e le sfumature rosse.
Mio marito ha assistito alla scena silenzioso, poi ha iniziato a scuotere leggermente la testa. Quando ci siamo allontanati gli ho detto: "Dai! Almeno sta facendo qualcosa! Almeno si sta inventando un buon motivo perché qualcuno gli faccia l'elemosina! Sempre meglio di quelli che si mettono ai semafori solo a mostrare un cartello sgrammaticato, o peggio ancora, portandosi dietro i bambini...!"
Lui continuava a scuotere la testa. Alla fine ha chiarito: "Non è questo il problema. Il problema è: quell'uomo lo sa che regalandoti con un'offerta libera quella piantina, in realtà lui l'ha condannata a morte certa?"



5 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahhahahah!!
Sono d'accordissimo con Jummo!!

LA Santa

Trasparelena ha detto...

dai le piante grasse sono coriacee, ce la puoi fare!!!
ehm magari non la annegare, ecco...

Santarellina ha detto...

Ah, pure io mi ricordo la foto dei tuoi cactus dimenticati sul frigorifero (era il frigorifero, giusto?)! In bocca al lupo alla piantina per un futuro migliore :)

Lucy Van Pelt ha detto...

Dopo 2 giorni è ancora viva! Tiè! :-P

RobyGiup ha detto...

Dimostragli che si sbaglia di grosso! ;)