26/10/17

La femmina e il cerotto

"Mamma ma dove stai andando vestita così?"

Sono le 14.30. Alle 15 ho appuntamento con un'amica in centro: lei si trova qui di passaggio e sarebbe un peccato non riuscire nemmeno a prendere un caffè insieme, tanto più che oggi io non lavoro. Ora: la mia uniforme lavorativa prevede abiti comodi, preferibilmente vecchi e già logori o macchiati, ché tanto finiscono scacazzati, sbavati, spernacchiati, sputazzati di pappe varie ecc.
Se non lavoro sto a casa a fare pulizie, spesa ecc, per cui mi vesto comoda. Per una volta che ho un evento da "donna" che non necessariamente significa mamma, o surrogata della, mi posso vestire da "femmina"? Una volta tanto? Un abitino, i tacchi... I collant, questi sconosciuti.

Bene. Tranquillizzo la figlia maggiore, procuro una baby-sitter per quella minore e vado.
Vado in giro, vestita da femmina.
Mi specchio nelle vetrine, mi godo gli sguardi degli uomini, mi congratulo per il mio aspetto.
Poi salgo sull'autobus e quando faccio per prendere il biglietto mi ricordo di sfoggiare alla mano destra un glamourissimo cerotto dell'ikea con le coccinelle.
Davvero.

Morale: puoi tirarti a lucido quanto vuoi, ma la tua identità segreta di mamma strampalata salterà sempre fuori.

1 commento:

Rosa ha detto...

Mi hai fatto morire, Danié! Tu sei troppo dolce e simpatica così come sei.
Un grande abbraccio,
Rosa