05/10/24

Il MIO corso

Ieri sera è iniziato il MIO corso di Hatha Yoga. Nell'ultimo anno avevo già fatto lezione di yoga agli adulti, ma solo per prova, per "tirocinio" e per sostituire la mia insegnante. Stasera, invece, gli allievi (pochissimi ma preziosi) erano lì per me e sotto la mia assoluta responsabilità. Il progetto del corso, il focus della lezione, l'asana apicale, l'obiettivo e il filo conduttore sono stati quelli MIEI.

Ci ho pensato per tutta l'estate a questo corso, me lo sono immaginato, provato, ripetuto e ripetuto raccontandomi in mente le parole per guidare gli allievi, gli spunti di riflessione da proporre. Ho sperimentato le transizioni, gli esercizi preparatori e tutti i pranayama (e finalmente ho imparato a guidare Nadi Shodana, che avevo invece miseramente cannato proprio durante l'esame alla fine della formazione, mannaggia a me!).

Questo corso l'ho pensato io, in questo corso ci sono io.

E sono tornata alle origini, le mie.
Dopo tanti anni, tanti insegnanti, tanti stili, ho concluso la lezione con il canto di un mantra, come faceva spesso la mia prima insegnante, quella che mi ha dato l'imprinting dell'Hatha Yoga. E non a caso, ho scelto il mantra "Baba Nam Kevalam", che è il mantra per eccellenza dell'Ananda Marga, la tradizione spirituale che seguo, in quella versione "a cappella" dolce e semplice che cantavamo al centro yoga. Gli allievi si sono lasciati guidare anche in questo, e alla terza ripetizione si sono uniti a me nel canto.

Mi è sembrato *non* di chiudere un cerchio, perché non vedo la vita come cerchi che si chiudono, bensì come una nuova spira nella spirale evolutiva dell'esistenza.

Stasera è iniziato il MIO corso di Hatha Yoga. Si è creato un nuovo giro di spirale. E nonostante fosse tutto diverso da com'era, mi è sembrato di tornare a casa.

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