27/10/24

Una gioia

 Lo chiameremo Il Capitano, e ci metto pure l'articolo.

L'ho conosciuto online diversi mesi fa. E' uno scrittore, è un musicista, è un nerd. E' anche un ingegnere, ma non si può avere tutto nella vita, ed evidentemente io ho un samskara ancora in sospeso con gli ingegneri.

E' un mio amico.

E lo sta diventando per davvero, in una relazione così anomala che soltanto io potevo averla. Ci scriviamo quotidianamente, ci raccontiamo le nostre cose, ci teniamo compagnia a distanza. Ogni tanto ci incontriamo, all'incirca due-tre volte al mese perché gli ho chiesto di aiutarmi a migliorare nel suonare la chitarra. Poi, ovviamente, è anche un pretesto per vedersi e scambiare due chiacchiere di persona.

Non è amore, anche se forse ad oggi è il sentimento che più di tutti gli si avvicina. Non c'è nemmeno troppa attrazione fisica. Io lo trovo un bel ragazzo, ma non ci faccio i "sogni". Lui mi trova attraente, ma non riesce a scindere il corpo dal cuore, ed è ancora fortemente innamorato della sua ex.

Sì, in realtà un "approccio" c'è stato qualche settimana fa, ma non ha portato a niente, quindi è evidente che non è quello il nostro destino. 

Però insieme stiamo bene. Il tempo che trascorriamo insieme scorre velocemente, parliamo tanto, ridiamo, ci arrabbiamo, ci confidiamo.

Lui mi insegna a suonare la chitarra, ed io lo sto davvero facendo. Ho scoperto che posso sul serio imparare a suonare la chitarra, al di là dei 4 accordi che mi servono per il kiirtan. E cantiamo anche.

Alla lezione di oggi c'è stato un momento in cui mi sono sentita felice, dopo tantissimo tempo che non mi capitava, ed è stato proprio durante un "duetto" con lui. Stavamo suonando e cantando "La canzone del sole", ed eravamo ben accordati e sincronizzati.

Non è amore, anche se forse ad oggi è il sentimento che più di tutti gli si avvicina. E oggi, con lui, mi sono sentita ancora capace di essere felice.

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