30/06/14

Shopping preventivo

Di solito si fa per consolarsi. Stamattina io l'ho fatto per incoraggiarmi.

Domani è il gran giorno. O il pessimo giorno. O il giorno in cui tutto finì. O il giorno in cui tutto cominciò.
Insomma, domani mattina c'è l'udienza dal giudice di pace per la nostra separazione.
Ce la farò. In qualche maniera ce la farò.
E se dovessi avere il dubbio di non farcela, mi concentrerò sul meraviglioso bikini che ho comprato stamattina.

29/06/14

Per guarire

Una serata in compagnia di due persone che, ognuna a proprio modo, riescono a farmi rivalutare l'universo maschile.
La consapevolezza che il tempo stringe e i lavori da fare sono ancora tanti, e allora mi metto all'opera.

(Va bene, anche qualche dose di amoxicillina. Ma così come a farmi ammalare è stata l'overdose di energie negative, a farmi guarire non è stato principalmente l'antibiotico)

28/06/14

Lui sa

Quando torni alla pizzeria sotto casa, quella dove prendevate la pizza almeno due volte al mese, ed erano più di sei mesi che non ci andavi, perché sapevi che il pizzaiolo ti avrebbe chiesto, ti avrebbe fatto le solite domande che per lui sono semplici convenevoli, ma sono domande alle quali tu non avresti voluto rispondere, e invece no, invece lui ti regala solo uno sguardo benevolo e poi si limita a domandarti come va e come stanno le bambine: ecco, in quel momento esatto tu capisci che lui sa.
E gliene sei grata.

27/06/14

Tre amici più uno

Il primo era a pezzi e sono corsa in suo sostegno.
La seconda aveva fatto un'enorme ca##ata e l'ho ascoltata, incoraggiata, fatta ridere.
Il terzo aveva avuto una pessima notizia sul lavoro e l'ho lasciato parlare e sfogare per ore e ore.

Ora sto male io.
Febbre e mal di gola.
E viene difficile pensare che in realtà sia innocuo assorbire in sé tutta la negatività degli altri, ma è anche vero che non sarei mai stata capace di fare diversamente.

24/06/14

Quando l'amico chiama

Quando l'amico chiama (e, si badi bene, NON un amico qualsiasi, ma l'amico quello vero, quello unico, quello che ti ha salvato la vita, quello che ti ha sorretto durante la tua discesa verso gli inferi e ti ha incoraggiato a risalire), tu corri.
E te ne freghi se sei stanca, se hai passato una notte agitata e volevi riposare, se proprio oggi indossi delle scarpe scomodissime, se sono le 15.30 e ci sono 38° e la tua vecchia Panda non ha l'aria condizionata. Te ne freghi.
Tu corri.
Perché sono state le sue le braccia che ti hanno avvolto quando eri a pezzi, è stata la sua la camicia che hai inzuppato di lacrime, è stato lui che non ti ha mai fatto sentire da sola per un solo istante, neppure quando lo eri.
Quando l'amico chiama, tu corri. E quando lo incontri e gli stringi la mano e lui sembra quasi aggrapparsi alla tua, capisci che hai fatto bene a correre. E ti senti felice per averlo fatto.

23/06/14

Amori e libri

"Si amavano, quei due, si regalavano libri"
(Erri de Luca)

È vero. Quanto meno per me. I miei veri amori li ho sempre riconosciuti da questo gesto, regalare libri. E quanto più erano amori veri, tanto più erano azzeccati i libri. E quanto più erano amori che svanivano, tanto peggiori erano i libri che mi regalavano.
Erano almeno 5 anni che chiedevo al mio futuro ex marito di smettere di regalarmi i libri di Baricco e di Pennac, eppure continuava. Non poteva non essere un segno.

(Tra poco più di una settimana sarà tutto finito. O sarà tutto da ricominciare, a seconda dei punti d vista. Avremo l'udienza per la separazione dal giudice di pace. Non ce la farò mai)

22/06/14

C'è un luogo...

C'è un luogo dove il mare si incontra con la terra in un variegato gioco di colori, profumi, brezze e suoni. E lascia in bocca il sapore dolce dell'armonia.



Al punto che, per la prima volta, mi decido a farvi intravedere la mia faccia. Ma preferisco pensare che apprezzerete di più il tramonto sul mare, dietro di me. ;-)
 
 

17/06/14

Il cuore

Lei disse: "Mi dispiace, io un cuore non ce l'ho più. Si è distrutto, sbriciolato, ridotto in cenere spazzata via dal vento. E non credo che se ne ricreerà mai uno nuovo. Ormai sono condannata a vivere così, senza cuore, per tutto il resto dei miei giorni".
Lui replicò: "Ma sì che ne avrai uno nuovo. Vedrai. Poco a poco, lentamente, pezzettino per pezzettino un cuore tutto nuovo tornerà a battere nel tuo petto. E sono sicuro che funzionerà anche meglio del primo".

E lei, a quelle parole, quello sguardo e all'abbraccio che seguì, pensò che lui avesse ragione.

16/06/14

15/06/14

Mirella a mondello

Stamattina Mirella mi ha detto: "Ci andiamo a mondello, che non mi ci hai portato mai?".
"Amunì!", ho risposto io.

25+25 km in 4 ore esatte, comprensive di 30 minuti di sosta davanti al mare di mondello.

Poche cose mi renderebbero fiera di me stessa più di così!

14/06/14

Di come il tempo cambia la percezione delle cose

"se un giorno io riuscissi a entrare
nei sogni tuoi
mi piacerebbe disegnare
sulla lavagna del tuo cuore
i sogni miei
i sogni miei lo sai"

A 17 anni mi facevano sospirare romanticamente.
A 21 anni le trovavo orribili, banali, tascissime, impensabili.
A 35 anni, invece, queste parole mi fanno tenerezza. Tenerezza per come sospiravo a 17 anni, tenerezza per ciò che disprezzavo a 21.

Ma sì, dai! Ascoltiamocela tutta e torniamo indietro di 18 anni.

13/06/14

Quattro anni

Sembra ieri che tu, piccolissima e ranocchissima, mi venivi poggiata sulla pancia, ancora con gli occhietti gonfi.
Sembra ieri, eppure sono passati 4 anni.

Buon compleanno Angelica. Mai nome fu meno azzeccato, ma sei comunque la seconda luce dei miei occhi.

12/06/14

Il signor Bovary

di Paolo Zardi, edito da Intermezzi.

Un libriccino che si legge con piacere in un'ora. La storia di un vero e proprio "signor Bovary", un uomo talmente soddisfatto della sua vita normale, appagante e felice, da lasciarsi travolgere, sconvolgere e distruggere l'esistenza da un'amante.
Davvero bello, ricco di svariati spunti di riflessione, scritto in modo pulito e trasparente, senza pretese di acrobazie linguistiche e letterarie.
L'ho comprato pensando di leggerlo e poi regalarlo al mio futuro ex marito, ma forse non è il caso ;-P

11/06/14

Il vigile sa

Ho preso una multa, un'altra.
La prima, sotto casa del mio futuro ex marito: zona a traffico limitato, giorno dispari, io targa pari.
La seconda sotto casa di "uno": zona a traffico limitato, circolazione consentita ai residenti forniti di pass, io sprovvista.

Entrambe le volte mi trovavo dove non dovevo stare.

Sul mio futuro ex marito non vale nemmeno la pena di pronunciarmi, ma considerando come con quell' "uno" sia finita a schifìo ancora prima che cominciasse per davvero... ecco: la verità è che i vigili urbani sanno cose sulla mia sfera sentimentale che non so nemmeno io.

09/06/14

Come a 14 anni

Pesavo meno di 67 chili quando avevo 14-15 anni.
E così, oggi, siamo a -9 chili da novembre. Sinceramente non credevo che sarei scesa ancora di peso. Ma forse, non a caso, quest'ulteriore dimagrimento viene dopo una manciata di giorni di pianto consecutivi.
È da gennaio che lo dico: io non sto dimagrendo, io mi sto disidratando attraverso le lacrime.

08/06/14

Quattro mesi

Vabbè, sono 4 mesi e 2 giorni. Abbiamo cannato il giorno preciso per miei impegni e pigrizia, ma tanto non cambia.
Non mi va nemmeno di retrodatare il post, tanto chissenefrega.

Come va?
Direi bene. Decisamente meglio. Molto, molto meglio. Insomma, va una merda, che rispetto ai primissimi tempi è già una gran passo avanti.

L'unica nota veramente negativa è che, per la prima volta da febbraio, mi sono ritrovata con l'acqua alla gola dal punto di vista economico. Ho avuto un mare di spese, previste e impreviste, anche di capriccio - non lo nego - ma che nel complesso erano necessarie, terapeutiche e improcrastinabili.

Come sto io?
Potrei dire: bene. Ma in realtà ho appena smesso di piangere, per cui forse proprio tanto bene non sto.
Tutti mi dicono che mi vedono rinata, luminosa, energica.
In effetti è vero, sono rinata. Ma tutti i bambini piangono quando nascono, e forse è questo il motivo per cui io, a distanza di quattro mesi, ancora piango.
Non sempre, nè spesso, ma ci sono momenti in cui non riesco a trattenermi, specialmente da sola. Anzi, in realtà, solo quando sono sola.

Brucia, cazzo. Brucia ancora, brucerà sempre. Mi sento come se non dovessi uscirne più.
Ma non perché mi manchi mio marito. Non lo amavo più già da anni, probabilmente. Non ne sento affatto la mancanza, mi è totalmente indifferente quando lo incontro. Non lo saluto neppure col bacio sulla guancia perché non ne sento nessuna voglia. Giusto ieri, mentre lo guardavo, mi chiedevo se sarei mai capace di riprenderlo nella mia vita, nella mia casa, nel mio letto.
No.
Non potrei mai più farlo, perché verso di lui non sento assolutamente nulla, nè di fisico nè di sentimentale. E' passato persino l'astio dei primi tempi, quella voglia di spaccargli la faccia per ciò che ha fatto, per ciò che MI ha fatto.

Eppure piango ancora.

Eppure non riesco ancora a pronunciare la locuzione "ex marito" senza sentire le lacrime salire lungo il mio corpo, come se fosse la stessa energia della Madre Terra a volersi riversare in forma liquida dai miei occhi.
E allora è pur vero che ho validi motivi per restare viva e sana: le mie figlie. Ho anche parecchi frivoli motivi per continuare a vivere: i corteggiatori, le amiche, i fine settimana da sola in cui posso fare e sfare quello che voglio. Ma ancora piango.
Piango per il senso di fallimento. Perché quando mi sono sposata, io, l'impegno l'ho preso sul serio. Io sono sempre stata "una donna sposata" nel mio modo di vivere, agire, pensare, dal 9 ottobre 2004 al 25 dicembre 2013.
Una donna sposata in tutti miei pensieri, in tutte le mie intenzioni, i miei progetti. Non ho mai fatto nulla "a prescindere" dalla mia famiglia. Nulla.

E ora mi sento spiazzata, sfuggita al controllo. Una molecola eccitata e impazzita, ingovernabile, incomprensibile.
Ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia, comincio il prossimo 19 giugno. Da sola non ce la faccio, non ci riesco. Mi serve aiuto.
Sono affamata di esperienze, ebbra di questa nuova parentesi di libertà inaspettatamente piombatami addosso, ma nel contempo vivo momenti di precipizio oscuro, intere ore in cui mi sembra di avere la vista, la mente e l'anima offuscata, e ho paura che farò qualche cazzata seria continuando così.

Come sto? Sto bene. Sto una merda. E' già un passo avanti rispetto a 4 mesi fa, che ero morta. Adesso, quanto meno, sono tornata a sentirmi viva. Una merda viva.
Devo farcela. Non ce la farò mai.

01/06/14

Rediviva vena creativa

Dopo mesi di rifiuto e di assenza di ispirazione, sono tornata a prendere l'ago in mano.

Se mi riesce, sarà un abitino estivo, scollatissimo e smanicato, da indossare auspicabilmente per il matrimonio di mio fratello.
A Torino.
A fine settembre.
Male che vada uso come stola la trapunta che sto preparando loro come dono di nozze.