30/11/15

Me lo sono ricordato

Io sono freddolosa.
Ma non in maniera normale. Proprio freddolosa in modo patologico, basta stati accanto anche solo per 5 minuti in un qualsiasi giorno nell'intervallo 10 settembre - 20 maggio per avere la precisa percezione di quanto poco fisiologico sia il mio freddo.
Io lo genero, lo covo al mio interno. Il cuore di ghiaccio della principessa Anna, in Frozen, non è niente in confronto al mio.

Dunque, durante la visione dell'intera serie di Fullmetal Alchimist Brotherood, potevo forse non innamorarmi di Roy Mustang, Alchimista di Fuoco, al quale basta schioccare le dita per generare fuoco, fiamme, calore...?
XD

27/11/15

Ho perso lo smalto di una volta

Non so se è l'età che avanza, o la stanchezza, o lo stress, o lo scemare dell'entusiasmo, o solo la normale e fisiologica diminuzione della memoria non indispensabile, ma mi capita sempre più spesso che mi succede qualcosa che mi porta a riflettere e mi fa pensare "Bene, ecco l'argomento del post di oggi", e poi, dopo qualche ora, apro blogger e non mi ricordo cosa volevo scrivere. E se cerco nella giornata un altro argomento di cui parlare, non ne trovo.

Oggi è così.

(Ma in qualche maniera, un argomento su cui fare un post l'ho trovato)

26/11/15

Piccolo spazio pubblicità

...e se vi presentate a nome del blog ci aggiungo un'altra "carezza" mia personale! ;-)

25/11/15

Non dare per scontato

Non dare per scontato che i tuoi siano diritti, mentre quelli degli altri doveri.
Non dare per scontato che debba essere la madre ad accudire i figli per il 95% del tempo e delle attività ordinarie e straordinarie.
Non dare per scontato che il tuo lavoro sia più importante di quello degli altri.
Non dare per scontato che se gli altri possono permettersi deroghe e libertà in ambito lavorativo, debbano farlo sempre.
Non dare per scontato che il tuo diritto alle ferie, alle vacanze, al riposo, allo staccare dalla quotidianità sia più importante di quello degli altri.
Non dare per scontato che se entrambi avete impegni nello stesso giorno, sia un problema della madre quello di trovare una sistemazione ai figli o rassegnarsi a portarseli dietro, o a rinunciare all'impegno.

E quanta ce n'è ancora di strada da fare per un sano ed equilibrato rapporto post matrimonio, con figli in affidamento condiviso.

24/11/15

Non sarà esagerato?

"Ragazze, da oggi sarà meglio indossare i giubbotti imbottiti per uscire"
"Mih, il giubbotto pesante? Ma io sudo!"
"Sì, infatti, mamma. Non sarà esagerato?"

Poi usciamo di casa alle 8 del mattino, dopo una notte di pioggia con cielo coperto, 14° e 85% di umidità e le pischelle capiscono che no, non è esagerato.

23/11/15

In modo strano

"Pure se in un modo un po' strano, comunque sappi che io ti voglio bene"

Da quella persona, in quel momento, in quel contesto, con quel mezzo di comunicazione a distanza, questa è la frase d'amore più bella che mi sia mai stata detta negli ultimi tempi.

20/11/15

La legge contro i broccoli

"Mamma, tu non puoi costringermi aamgiare i broccoli, perché la costituzione italiana dichiara la libertà per tutti i cittadini, e siccome io sono una cittadina sono libera di non mangiare i broccoli!"

Volevo ribattere che pure io ero libera di non cucinare mai più per nessuno al di fuori di me, ma temevo che si appellasse alla convenzione di Ginevra e allora ho lasciato stare.
(E non ha nemmeno 10 anni)
(Povera me)

19/11/15

Esiste?

Io: "Ho comprato i biglietti aerei per portare le bambine al Torino Comics di aprile. Ti ho mandato per e-mail la prenotazione con tutti i dettagli"
Ex marito: "Io non credevo nemmeno che esistesse aprile 2016"

E lo so, che stiamo parlando di cose di "tra 5 mesi". Ma già mi sono costati un occhio della testa adesso... Se aspettavo ancora magari volevano pure l'altro.

18/11/15

Eppure...

Eppure questi doppi turni a scuola, per quanto scomodi e sfiancanti, una nota positiva ce l'hanno.
In questo modo posso trascorrere separatamente le due parti della giornata con una sola figlia alla volta. E questo non è successo quasi mai.

17/11/15

Carote

"Carote! Buone le carote, mi piacciono un sacco! Le adoro, le mangerei sempre, tutti i giorni! Oh, le carote!... Che bontà, le carote! Carote! Carote! Carote! Io... Io le amo! Però amo di più te, mamma..."

Meno male.

16/11/15

Snoopy and friends

Potevo forse non andare a vedere le mie "noccioline" preferite al cinema?
Tirata a lucido, cosce al vento, tacco ai piedi e rossetto color corallo, ho varcato la soglia della sala proiezioni alle 17 in punto, insieme a bambini di varie fogge e misure.
E sono stata una Charlie Brown anch'io.

Il film è molto bello, ben fatto, ben strutturato, ben disegnato ma dubitò che possa essere apprezzato da chi non abbia mai visto almeno una volta i cartoon classici dei Peanuts, Natale, ringraziamento, allenamenti, capodanno, Flashbeagle e tutti gli altri, degli anni 60-70.
È un film celebrativo, pieno di citazioni, di easter-egg, di richiami. È un film per chi i peanuts li conosce già, e di certo non per i bambini che, infatti, si sono quasi tutti annoiati non capendone granchè.

12/11/15

Il male

L'apprensione per un edificio scolastico che necessita di manutenzione e riparazioni è una gran scocciatura.
I doppi turni a scuola sono una gran scocciatura.
Avere una figlia al turbo di mattina e l'altra al turno di pomeriggio è una gran scocciatura.
Dover far quadrare in tutto questo delirio anche le necessarie attività pomeridiane è una gran scocciatura.

Ma i gruppi di genitori su whatsapp, quelli sono il male.

11/11/15

Ora sì.

Ieri mattina.
L'Architetto-con-cui-collaboro: "A che stai lavorando?"
Io: "Alle borse estive per Lipari. Vuoi vedere?"
Lei: "No. Continua pure"

Dopo un'ora, passa in laboratorio.
Io: "Sto completando la prima borsa, ho pensato di farla così e colì, e se ci aggiungiamo un paio di questi possiamo anche venderla cinque euro di più della scorsa estate"
Lei: "Sì, mi sta bene"
Io: "Vuoi dare uno sguardo? L'artista sei tu e lo sai che io ho poco estro"
Lei: "No, per il momento no. Ho la testa ad altro"

Dopo un'altra ora la trovo in laboratorio che fissa la bozza della borsa appuntata con gli spilli.
Io: "Come ti sembra?"
Lei: "Non lo so. Per ora sono distratta. Ho lo sguardo fisso, ma in realtà è come se non la vedessi".
Io: " Per il momento l'ho solo appuntata con gli spilli. La cucio domani, adesso devo andarmene"
Lei: "Va bene. A domani".

Stamattina trovo sul tavolo del laboratorio la borsa totalmente stravolta e accompagnata da questo biglietto:


XD

10/11/15

Fuori dal nido

Ore 7.59 di un mattino qualsiasi degli ultimi tre anni in casa Van Pelt
"Angelicaaaaaaaaaaaaaaa! Ancora lì a guardarti allo specchio! Muoviti! E quanti denti hai? È mai possibile che ci voglia tutto questo tempo per lavare solo 20 denti da latte?! È tardi! Siamo in ritardo! Matilde arriverà in ritardo! Dovremo correre!"

Ore 7.59 di stamattina
"Matilde, ti conviene che vai da sola. Se facciamo in tempo ci vediamo tra poco nel cortile della scuola, altrimenti buona giornata e buon lavoro"

E così è andata. Tremante e impaurita, ma grande, coraggiosa, forte, pronta a vincere tutte le battaglie, come recita il suo nome.
Matilde è andata a scuola da sola. Ha percorso velocemente il chilometro scarso di strada, ha anche attraversato un incrocio complicato, non si è persa, non è stata rapita né investita.
Quando l'abbiamo raggiunta in cortile, Angelica ed io (perché la piccola vipera si è velocizzata appena sua sorella è andata via, e per tutto il tempo della strada mi chiedeva se io la vedessi, come se fosse lei più in apprensione di me), quando ci siamo incontrate in cortile, dicevo, mi ha fatto il "pollice su" da lontano, era fiera e orgogliosa di sé.
E porcapaletta quanto mi è sembrata grande.

09/11/15

Merito del social

Ci voleva facebook per far sì che mia madre approvasse ogni cosa che faccio/dico.
(Secondo me ha qualche applicazione che le mette automaticamente il "mi piace" su ogni cosa che pubblico. In alternativa sta lì a spiare il mio profilo costantemente, e questo sarebbe abbastanza inquietante).

06/11/15

La giostra degli scambi

Fino a qualche tempo fa pensavo di non essere più capace di appassionarmi alla lettura, di lasciarmi catturare da un libro, un personaggio, un narratore, un autore. Pensavo che non sarei mai più stata capace di fare notte fonda con un libro in mano.

Invece dipende dal libro. Dall'autore, dal narratore, dal personaggio.

"La giostra degli scambi", il più recente dei romanzi di Andrea Camilleri, mi ha dimostrato che ne sono ancora capace.

05/11/15

Generazioni

Guardare e ascoltare mio padre che racconta a Matilde aneddoti di quando era bambino per una ricerca scolastica, mi fa ricordare di quando anche io andavo dai miei nonni per motivi analoghi, e mi fa immaginare a quando un giorno magari anche io avrò dei nipoti ai quali raccontare com'era il mondo e la vita quando ero bambina io.

Mio nonno mi raccontava della prima guerra mondiale e di quando, a cinque anni, lo mandavano col treno a comprare cereali al mercato nero sulle colline.

Mio padre ha raccontato di quando andava in campagna in macchina a raccogliere i limoni con la sua famiglia.

Io, probabilmente, racconterò di come un tempo era stato possibile vivere senza internet.

04/11/15

Master post laurea

Per infilare correttamente tutti e due i fili del crochet inferiore di una tagliacuci aiutandosi solo von il libretto delle istruzioni, bisogna aver prima conseguito almeno una laurea in ingegneria meccanica.
Dopo aver seguito e sostenuto gli esami di interpretazione delle istruzioni, decifrazione degli schemi, acutezza visiva, e aver dato priva di aver acquisito il superpotere di rimpicciolire e assottigliare le prime due falangi delle dita delle mani, posso orgogliosamente annunciare di aver preso il master in infilatura di tagliacuci.
(Ci arricchissi so' patri!)

03/11/15

La precisa misura

Quando, guardandomi negli occhi, mi ha raccontato di suo fratello che sta attraversando un periodo nero, che lo "corcherebbe de mazzate" per tutte le ca##ate che sta facendo, per i cattivi giri in cui si sta infilando, ma che gli ha trovato un lavoro e ha chiesto ad un suo amico di assumerlo dicendogli "Tu dije quattrocento euro ar mese: du'cento tu e du'cento io", ho avuto la precisa percezione di quanto grande sia il cuore di Gandalf.

02/11/15

Cambio stagione e riflessioni

Ho fatto il cambio stagione delle bambine, che già di suo è impegnativo, perché devo recuperare gli abiti di Matilde messi da parte per Angelica e vedere cosa si può usare e cosa no, cosa va bene adesso, cosa potrebbe andare bene in futuro, e la stessa cosa devo fare con i vestiti estivi che metto da parte, selezionare cosa può ancora andare bene l'anno prossimo e cosa no, e di quelli di Matilde, cosa vale la pena conservare per l'Angelica Del Futuro (cit. MLP) e cosa no, ecc.
E con l'occasione ho riesumato anche i vestiti di Angelica che, fino a due anni fa, mettevo da parte per un ipotetico terzo figlio che sognavo di avere sperando che fosse femmina.
È stato forte. Pesante. Ho anche versato qualche lacrima a ritrovare quei vestitini minuscoli, che mi sembra ieri che dentro ci stavano comode l'una o l'altra figlia. Qualcosa l'ho conservata, qualche giacchina fatta all'uncinetto da mia madre quando sono nata io: quelli sono ormai cimeli di famiglia, ma il resto... Via.
Ho fatto spazio.
Ho lasciato nei cassonetti della raccolta degli abiti ben 6 sacchi grandi di vestiti da 6 mesi a 4 anni.
Ché tanto ormai figli non ne faccio più. E se anche dovessi farne, li farei solo con uno molto ricco.