09/07/25

Il ciclista umiliato

Non succede con tutti i maschi, ma quando succede è con un maschio.

Da maggio a settembre io mi muovo prevalentemente in bici. In questo periodo in cui lavoro con il centro estivo, esco di casa in bici poco prima delle 7 e ne faccio la mia attività di cardiofitness che dà l'avvio alla giornata.
Non corro davvero, non ne ho il fisico, ma vado spedita. 
Il tragitto è per lo più pianeggiante, tranne un paio di salite toste delle quali una breve ma intensa, l'altra meno in pendenza ma molto più lunga. Entrambe le affronto con grande impegno, prendendomi anche una buona rincorsa e preferisco sentire i quadricipiti urlare piuttosto che scalare la marcia (quello lo faccio solo durante la prima settimana in cui riprendo la bici, poi vado sempre e solo con la sesta marcia, ché altrimenti che ci stiamo a fare?).

Incontro spesso altri ciclisti, anche perché io preferisco sempre fare un giro un po' più lungo - se serve - ma viaggiare il più possibile sulla pista ciclabile.

Ecco, se pedalando al massimo della mia velocità (che potrà essere... boh? 20 km/h? Non saprei nemmeno come misurarla) supero una donna, fosse anche una donna più giovane e più atletica di me, non succede nulla.
Se supero un maschio, di qualsivoglia età, prestanza fisica, etnia e convinzione mentale, niente da fare, dobbiamo gareggiare a tutti i costi.
Stamattina ce n'era uno, che probabilmente si è sentito eccessivamente umiliato, che mi ha tallonato al limite dell'infarto, e lo so perché lo sentivo dietro di me, che passava sopra le foglie secche dopo di me, e ne sentivo il rumore della catena in discesa e che ha avuto la faccia tosta di salire sul marciapiede per superarmi perché la pista ciclabile era impegnata dal furgoncino degli spazzini ed io ho dovuto rallentare quasi a frenare e "dribblarlo" tra le macchine parcheggiate accanto.

L'ho recuperato al semaforo. Sono scattata prima di lui al verde, umiliandolo per la seconda volta, e lui di nuovo mi ha superato passando dalle strisce pedonali invece che dalla pista ciclabile.
E peccato non avergli potuto fare un video mentre, davanti a me, pedalava come un forsennato, come a voler fuggire da questa femmina attempata che, con una city bike scrausissima, aveva avuto l'ardire di superarlo.

Non succede con tutti i maschi, ma quando succede è con un maschio.

Nessun commento: