31/03/08

Strane apparizioni dalle Spagnole

Le "Spagnole", sono le nostre dirimpettaie, che in realtà sono Venezuelane.
Ieri mattina c'era una fila di oggettini strani, messi ad asciugare al sole, sul loro terrazzo.

Questi:


E così, anche le nostre dirimpettaie dono collezioniste di Snoopy. L'ho detto: il mio vicinato, dopo quasi 4 anni, riesce ancora a sorprendermi.

29/03/08

Buongiorno Luna - quarta parte

E così oggi è l'ultimo quarto di luna, e pubblico l'ultimo quarto del mio romanzo.

buongiornoluna04stampa

E' superfluo specificarlo, ma ci tengo a conoscere la vostra opinione a riguardo. Non abbiate alcun timore di essere "crudi", accetto ogni opinione. E se è vero che i complimenti e le approvazioni mi fanno sempre piacere, le critiche sono quelle che mi aiutano a migliorare, mi spingono a rimettermi in discussione, a rileggermi con obiettività e al di sotto dell'onda emotiva che mi afferra quando scrivo, e allora siate spietati, davvero. Non mi offenderò.
Al peggio mi arrogherò il diritto di controbattere :-D

L'italiano

Noi che lo parliamo correntemente e più o meno correttamente, diamo per scontato l'italiano. Ma adesso che mia figlia si lancia in frasi e periodi sempre più complessi, mi salta agli occhi la difficoltà della nostra lingua.

"Mamma io salgo in cucina, salghi anche tu?"
"No amore mio, si dice sali"
"Mamma io salo in cucina, vuoi salire anche tu?"

Stamattina la guardavo, mentre faceva colazione, così cucciolosa, morbidosa, orsacchiottosa... in quel cervello, però, le rotelle fanno un lavoro che il mio cervello addormentato di mamma casalinga frustrata e depressa manco se lo sogna...

28/03/08

Dove sono io?

Non ho mai parlato di politica sul mio blog, e me ne guardo bene. Ma questo test è stato davvero interessante e, quantomeno, adesso so per chi voterò :-)

Dedicato a Sir Jo! :-D

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

Tremila!!!

Ci siamo arrivati!!! Tremila visite!!!
Il nostro grande concorso ha una vincitrice: Yersinia!



Grazie grazie grazie.... sono lusingata davvero!
Prossimo traguardo a premi: 5000! :-D

27/03/08

Tenete d'occhio il contatore!

Vi ricordo che è attivo il conconrso: "Fai 3000 e vinci" (che nome idiota...)!

Chi mi dimostrerà di essere il visitatore n°3000 vincerà un premio realizzato da me, con le mie manine benedette.

Come dimostrarlo? Facilissimo!
Scrollate la pagina fino ad arrivare al contatore in fondo, che segnerà 3000. Pigiate il "print screen" o "stamp" della tastiera (è il primo tasto in alto, sulla tastiera, alla fine della sfilza di tasti F: F1, F2.......F12 e poi Print screen), aprite un qualsivoglia programma di grafica (e va bene anche il semplice paint in dotazione con windows (Start-Tutti i programmi-Accessori-Paint) e premete contemporaneamente il tasto CTRL e la lettera V, oppure dal menù "Modifica-Incolla". Quindi salvate con nome (meglio se JPG, piuttosto che BMP, formato predefinito del paint) e mandate l'immagine, con il vostro indirizzo, alla mia mail, va benissimo anche quella di splinder.

Siamo a quota 2960 e suppongo che domani o al tardi dopodomani avremo un vincitore!

Mi è ance venuto in mente un "piano B", nel caso in cui il vincitore si perdesse per strada, il contatore non funzionasse o cose simili... Ma non vi dico niente fino a quando non supereremo le 3000 visite!

Ho un nuovo romanzo che mi frulla per la testa

E nasce già sotto pessimi auspici, visto che ha già un titolo ma solo tre personaggi.
Rileggere e riscrivere Buongiorno Luna mi ha fatto rinfuocare il desiderio di scrivere, di raccontare, di immaginare, inventare, fantasticare...

Scherza coi fanti...

Io: "Prima di fare la nanna vuoi dire una preghierina?"
Lei: "Si, ma prima il segnino della crocina..."

Le revocheranno il Battesimo.... me lo sento...

Ritrovamenti

Era il febbraio 2006, mia figlia aveva un paio di mesi e due ciucci con relativo copriciuccio.

Un giorno uno dei due copriciucci è sparito. Se non sapete cosa sia un copriciuccio ve lo spiego: è un coperchio di plastica trasparente (TRASPARENTE!!!) che copre la tettarella del ciuccio a scudo rigido e si aggancia alle fessure dello scudo, in modo che puoi mettere il ciuccio ovunque senza timore che la tettarella si sporchi.

Ovviamente la colpa della sparizione del copriciuccio era mia, perché *sicuramente* io lo avevo lasciato in giro, in disordine come sempre, da qualche parte, magari poggiato sul tavolo apparecchiato, ed essendo trasparente non lo avevamo visto quando avevamo scrollato la tovaglia fuori dal balcone, il copriciuccio era caduto in strada e amen.
Questo il film che aveva fatto mio marito, con la sua sicurezza di essere nel giusto.

Marzo 2008. Tra un paio di settimane sarò chiamata all'altare per garantire sulla fede di un bambino di due mesi. Mi serve un abito adatto alla circostanza, un abito che mostri la mia serietà come garante.
Sarà l'occasione buona per rispolverare il tailleur che ho usato in occasione del battesimo di mia figlia.

(En passant: sono due anni che non ti vesti da persona seria??? Si...)

Prendo la giacca e noto una cosa dura nella tasca. Infilo la mano ed ecco il copriciuccio trasparente.

L'ho messo in bella vista sul comò, come simbolo della non infallibilità dei ragionamenti di mio marito. Ma lui non ha colto. O forse ha fatto finta di non cogliere.

L'uomo che aveva sempre ragione

Mio marito, al contrario di me, ha sempre avuto una forte autostima, grande considerazione di se stesso, sicurezza nelle sue idee e nei suoi comportamenti.
Dice un suo caro amico "Lui ha sempre ragione e, quando non ha ragione, ha comunque meno torto di tutti"

Non che il suo atteggiamento sia privo di fondamento, anzi! E' vero che lui ha un' "intelligenza" che gli permette di vedere le cose con occhio obiettivo, preciso e comprensivo di tutte le catene causa-effetto che una decisione qualsiasi possa portare.

Un grand'uomo, mio marito.

Per i primi 5 minuti. Poi rompe i co%%ioni.

Non riesce nemmeno a concepire da lontano che anche io, ogni tanto, possa avere ragione quando asserisco qualcosa che è l'opposto di ciò che asserisce lui. E questo mi irrita.
Nella mia vita precedente mio fratello T era al primo posto nella classifica delle persone che mi ispiravano violenza. Ma mio fratello T, l'ho detto tante volte, è sempre stato per me il fratello gattino con cui giocare a fare la lotta per addestrarci alla vita.
Da quando mi sono sposata, mio marito ha scavalcato a piè pari mio fratello, piazzandosi in cima alla classifica e occupando i primi tre posti. Così.

Primo, secondo e terzo: a parimerito con se stesso.
E ciò lo inorgoglisce.

26/03/08

Grande concorso!

Mi sono accorta che sono arrivata quasi a quota 3000 visite, che è un gran bel traguardo per un blog insignificante, intimistico e delirante come il mio...
E allora mi è presa la botta di famoseria.... chi mi dimostrerà di essere il visitatore n°3000 vincerà un premio realizzato da me personalmente di persona (scusate, ieri sera Catarella mi è rimasto un po' nell'anima....)

Come dimostrarlo? Facilissimo!
Scrollate la pagina fino ad arrivare al contatore in fondo, che segnerà 3000. Pigiate il "print screen" o "stamp" della tastiera (è il primo tasto in alto, sulla tastiera, alla fine della sfilza di tasti F: F1, F2.......F12 e poi Print screen), aprite un qualsivoglia programma di grafica (e va bene anche il semplice paint in dotazione con windows (Start-Tutti i programmi-Accessori-Paint) e premete contemporaneamente il tasto CTRL e la lettera V, oppure dal menù "Modifica-Incolla". Quindi salvate con nome (meglio se JPG, piuttosto che BMP, formato predefinito del paint) e mandate l'immagine, con il vostro indirizzo, alla mia mail, va benissimo anche quella di splinder.

Ma perché ho parlato al plurale, se il vincitore sarà soltanto uno?

25/03/08

Iniziativa di beneficenza

E' tanto che non metto una foto dei miei ricami e ne approfitto per fotografare gli ultimi lavoretti che ho realizzato, da donare per un mercatino di beneficenza.



Tre segnalibri (quello col tulipano rosso e il merletto bianco è davvero carino... devo ammettere che è stato difficile separarmene), un sacchetto profumato e una presina confezionata interamente da me (e l'ho scucita due volte...)

Eeeeeeeeeh?!

Coccole e baci prima della nanna. Preghiere e poesie nel calderone del rituale della buonanotte.
Poco prima di uscire dalla stanza, mia figlia mi chiama. Testualmente:
"Mamma tu non tei toppo gatta"
Gatta? Mi avvicino e le chiedo di ripetere.
"Tu non tei gatta"
"Gatta? Come il gatto?"
"No, gatta come Pujio"
"Come Furio? Furio Cavallo?"
"Tiiiiiiiiii, tu non tei gatta come Pujio"
"No, amore mio, non lo sono, adesso fai la nanna"

Vado in camera mia a guardarmi allo specchio. Fisico arabo, escludendo il seno misura xxs, tipicamente normanno. Credo che mi avrebbe fatto un effetto peggiore se avesse detto il contrario, cioè che *sono* come Furio, ossia "grassa" (e non "gatta", certamente).

Furio Cavallo è lui

Il tailleur grigio

Ed ecco un altro romanzo di Camilleri che non mi ha entusiasmato. Già "Maruzza Musumeci" mi aveva lasciato senza retrogusto alcuno, ora quest'altro romanzo... che è ancora peggio.
Quanto meno la sirena aveva dalla sua l'idea nuova.
In questo romanzo, invece, Camilleri scrive una storia normalissima, a tratti banale e prevedibile, come la scriverei io. E non mi piace quando uno scrittore che amo scrive qualcosa "alla mia maniera", perché io ho bisogno di "idoli" inarrivabili, che mi spingano ad osare. Se fanno loro un passo indietro verso di me non c'è piacere.

La storia è banale e prevedibile dall'inizio alla fine. Un direttore di banca va in pensione, e invece di godersela, scopre di essere malato. E via verso un precipitare di eventi. Insipidi.
Non è ironico e dissacrante, come Montalbano, non è crudo e appassionato, come i romanzi storici (che rimangono i miei preferiti, "Il re di Girgenti" su tutti).
La protagonista viene definita (si autodefinisce) un deserto arido e sterile, e anche il romanzo è così.
Non un fremito dell'anima, non un sorriso, non un attimo di commozione.
L'ho letto solo per la curiosità di come andava a finire, e perché Camilleri è sempre Camilleri, ma a dire il vero non mi ha lasciato niente, nemmeno un pensiero.

Ho finito di leggerlo, ho spento la luce e mi sono addormentata.
Peccato.

Seta grezza

Stanotte mi sono ricordata di un pezzo di stoffa rosa, pura seta grezza, che un mio ex mi portò dal suo viaggio in India. Era davvero tanto tessuto e mi piacerebbe utilizzarlo per fare un vestitino alla bambina.
Ma non lo trovo. Stamattina ho frugato in ogni angolo di casa di mia madre e non l'ho trovato. Poi lei mi ha detto: "Non sarà che per caso... l'hai buttato insieme a tutte le altre cose... quando ti è presa quella mania di buttare tutte le sue cose?"

Mia madre non approvò, ai tempi, il mio raptus di sgombero. Ma sono tante le cose che mia madre non mi ha mai approvato, e l' ho già detto, se dovessi parlare di mia madre ci vorrebbe un blog apposito.
Però, stamattina, mi sono ritrovata a ripensare a lui, dopo un bel po' di tempo.

Una storia disastrata fin dall'inizio, un'enorme differenza d'età, al punto che ad oggi mi chiedo quanta bassa autostima potessi avere di me, in quel periodo, per accettare una storia del genere. Avevo 20 anni e la vivevo come se fosse il mio ultimo treno.
In realtà, col senno di poi, in quel periodo avevo davvero bisogno di un ultimo treno, di una scusa valida per andare via di casa, per sottrarmi al controllo ossessivo di mia madre. E la storia con un uomo più grande di me di 21 anni mi era sembrata l'occasione giusta.
Cazzate ne ho fatte tante in vita mia, e una di quelle che non  mi perdonerò mai è proprio la mia storia con lui. O meglio: l'accanimento con il quale mi sono ostinata ad andare avanti per tre anni, sebbene la prima frattura fosse avvenuta a poco più di un mese e dopo quattro mesi era lui che voleva lasciar perdere.
Bah, avevo voglia di farmi del male, e ci sono riuscita benissimo e su tutti i livelli. Senza escluderne nessuno, tanto che ancora oggi, ogni tanto, ne pago ancora le conseguenze.

Mi rendo che molti miei comportamenti sono ancora condizionati da lui.
Il mio ex era un ostentatore della carta di credito. Comprava il mio affetto, letteralmente. Spendeva soldi inutili in cose inutili per mettere a posto la sua coscienza. Non sapeva darmi amore, così mi copriva di regali. Per lui valeva il discorso che "L'amore con cui fai un regalo è direttamente proporzionale alla quantità di denaro che spendi"
Io sono stata cresciuta con la legge del "Vale il pensiero" e continuo ad andarmene così.
La prima "dipendenza" che lui ha scoperto di potermi causare, è stata proprio quella economica. Sapendo che per me un regalo vale il pensiero con cui viene fatto, mi faceva sentire in colpa percfhé non apprezzavo il suo impegno economico. Alla fine io ero quella che non apprezzava e non meritava ciò che lui mi dava, su tutti i fronti, quindi dovevo solo ringraziare se lui continuava a stare con me. Questo, tradotto in termini semplici.

Ecco. Ho iniziato a parlare di seta grezza e sono finita a parlare del mio ex.

Alla fine la stoffa non l' ho trovata. Un po' mi dispiace, ma in fin dei conti ho fatto bene, ai tempi, a sbarazzarmi radicalmente di ogni cosa che mi ricordava il mio ex.

Unico cimelio che mi sono riservata è un pezzo di lenzuolo. Del mio letto.
Su quelle lenzuola ho fatto l'amore per la prima volta col ragazzo che è adesso mio marito, e su quelle lenzuola, dopo, ho lasciato che dormisse il mio ex. Ed ho goduto al pensiero che lui dormisse su quel letto e su quelle lenzuola. E' stata la mia vendetta, sottilissima e squisita, per tutto il male fisico e morale che mi aveva fatto, per avermi fatto precipitare in un vortice di causa-effetto di sensi di colpa nei suoi confronti.
Solo dopo quella volta ho capito che potevo lasciarlo, e l'ho lasciato, e devo ammettere che mio fratello T ha avuto un ruolo decisivo in tutta la faccenda.

Quando l'ho lasciato lui mi ha detto: "Ma come? Io ti ho già comprato il regalo per il compleanno! Vuoi lasciarmi prima che possa dartelo???"

E non mi sono pentita di nulla. Ma proprio nulla.

24/03/08

La scampagnata

Aieri siam'andati a Bolognetta (hua!)
cu amici e parienti p'a pasquetta (hua-hua-hua!)
nni misim'a ccarricari
4 lapi chin'i manciari,
ora vi cuntu u teleggiuinnàli:
mè cumpari u Coca Cola
puittò 40 sticchi ri stigghiuola,
cacùacciuli, finocchi e rramurazzi
'rattati r'i passaggi 'i Ficarazzi.
E me suoggiru Sulinu
puittò 123 litr'e vinu;
me cugnatu che è un tipu serio
puittò virina, caiccagnùala e zzinieru
e la tavola si mise a priparar.

[...]

A pasta è ppronta a tavola, anelletti c'u ragù,
si poi s'arrifridda unn'a manciamu cchiù:
ci sunnu bbruciuluuuna, tri tigghi r'i sfinciuna,
savar'e mmuccuna,
na troffa ri caidduna,
pi frutta aranci e ppruna,
e vino a tignitèèèè.

T'i manci....ru granci?
Non fare finta c'un t'appitiscinu e poi t'i manci..
Ti ho visto che guardavi strano
e stavi p'allungari i mano,
s'un ti firmava tu ti futtievi tutt'u tiaaaaanooo!
Poi viviii, e ti strammii (sì un fangu sì....)
e accuminci a sparrari pur'a mmìa..
NNà panza avevi 20 litra 'i vinu (28 prego)
ti sei messo a piangere come un bambino,
quanno tu vivi ogni vvuota ti stracanci.

[...]

Com'è bbella a cainn'i crastu,
com'è bbella a cainn'i craaastu, (che crastu che crastu!!!)
arrustut'a caibbonella
ma che bbella ma che bella. (che bbella che bbella!!)
Accumincia a'zzizzari
c'u fùacu s'av'addumari,
si caibbùna un ci nn'è cchiù
megghiu ch'i ligna i mietti tu.

[...]

Muittatèlla,muittatèlla,
un vi sciarriati tant'a mmìa a cainn'i crastu non mi piaci
a muittatèlla, muittatèlla,
anche se fatta alla brace
a cainn'i crastu a mmia un mi piaci
a muittatèlla è troppu bella.

30 kili r'i sasizza
ìu a finiri 'nta munnizza,
una casc'i scuimmi alacci
s'a tiraru facci facci..
S'ammiscò me nonno
ci scugnaru puru u nasu:
sta scampagnata finìu mali
curri curri p'u spitàli;
sta scampagnata finìu mali
curri curri p'u spitàààliiiiiii.




...e questa è la scampagnata del mitico duo Alamia&Sperandeo, colonna sonora delle mie scampagnate del liceo, quintessenza dell'essenza stessa del Palermitano DOC (emblematiche, in tal senso, "La scampagnata", appunto, e "Una giornata qualunque").
Non chiedetemi di tradurla in italiano, perché è impossibile, ma questa canzone parla della tipica scampagnata di Pasquetta del Palermitano, dove ci sono quintali di cibo, e damigiane di vino, dove tra abbuffate e antichi rancori familiari (in tutte le famiglie ce n'è), annaffiati col vino, che annebbia la mente, finisce a scazzottata finale, con relativa corsa per l'ospedale.

Oddio, non sempre finisce a bastonate, ma in linea di massima è così: si inizia col portare cibo per il triplo di gente, e poi ogni famiglia si fa la scampagnata che si merita, con l'epilogo più adatto.
La mia scampagnata ha avuto come epilogo il pianto della bambina che non riusciva a fare la cacca perché le faceva male, probabilmente a causa degli eccessi di cioccolato degli ultimi 3 giorni.

Da domani tutti a dieta. Anche lei.

21/03/08

Manie di grandezza

Mia figlia mangia da sola con la forchetta da quando aveva 17 mesi, e con il cucchiaio da 21, ma sempre "accompagnata" da me. Lei tiene in mano ed usa la sua posata mentre io, con un'altra, le do una mano, perché giocare a prendere le briciole con la forchettina è divertente, ma la carna si fredda e diventa immangiabile, per non parlare della pasta gelida al pomodoro...

Stasera le ho preparato un purè di patate "potenziato", come lo chiamiamo noi, ossia coi pezzetti di formaggio.

Si siede e mangia, io la lascio fare tranquilla, tanto quando ha fame mangia in fretta e non si mette a giocare e perder tempo, e di solito intervengo dopo la metà della porzione.
Prendo il mio cucchiaio e le dico "Ti aiuto?"
Risposta "No, io mi aiuto da sola".

Va bene, la lascio fare ma comincia a sbrodolarsi un po', allora intervengo col mio cucchiaio, e lei "Io mi aiuto da sola! Ormai sono grande"

Mi sta bene che lei si senta grande, ma siccome io sono quella ancora più grande a cui tocca, poi, ripulire tutto, intervengo nuovamente a raccogliere al volo un pezzo di formaggio che scivola sotto il cucchiaio.

"Mamma io sono grande! Io mi aiuto da sola! Lasciami in pace!"

...sarà abbastanza grande anche per le sculacciate??

Buongiorno Luna - terza parte

Ed eccoci arrivati al terzo quarto di romanzo.
Io non ho capito se:

a) non lo ha letto nessuno, a parte la Tarta
b) aspettate di averlo tutto per leggerlo
c) l'avete letto e non vi è piaciuto e non volete dirmelo

Ma non importa, qualunque sia la risposta, continuo a pubblicarlo qui, tanto questo è il mio blog e ci faccio quello che voglio! ;-)

buongiornoluna03stampa

Non ho avuto alcuna notizia circa l'autore di questa immagine, nel frattempo l'ho elaborata un po' per la copertina (è grande quanto la vedete, e chiaramente ingrandendola sgrana).
Buona continuazione!

La giornata del silenzio

Oggi è venerdì santo, la giornata del silenzio, della penitenza, della mestizia.
Con tutto il rispetto per nostro Signore Gesù Cristo, il venerdì santo, per me, è SOPRATTUTTO l'unica giornata dell'anno in cui non suonano le campane delle chiese.
Specialmente le campane della chiesa che è vicina casa mia.

Il campanaro di questa chiesa dev'essere sordo, oppure è un gran bordellaro, vista la quantità infinita di scampanii che riserva ai fedeli (e agli infedeli) che abitano il quartiere, negli orari più crudeli (6.45, 7, 7.15, nel caso in cui non vi foste ancora svegliati, anche la domenica).
Da quando abito qui ho sempre immaginato che, in questo giorno, il campanaro sia il più torvo di tutti, costretto al silenzio e interdetto dal pigiare l'interruttore delle campane (perché le campane suonano per davvero, ma vengono percosse da un martelletto comandato elettronicamente). Magari se ne sta lì, a guardare quel bottoncino come l'oggetto del desiderio, sospirando ed aspettando che sia la mezzanotte di domani, quando finalmente si "scioglieranno" le campane e lui potrà fare tutto il casino che vuole, con l'aggiunta del piacere di scampanare nel cuore della notte. Gran goduria per uno come lui.

Oggi è venerdì santo, e le campane non suoneranno. Oggi è l'unico giorno dell'anno in cui si *potrebbe* dormire fino a un orario decente.

Ore 6.43:
"Mamma! Mamma!"
"Ssssst.... dormi.... è ancora presto...."
"Mamma! Mamma! Qui c'è una cucciolotta che si è svegliata!"
"Sssssssssssssssst! Ancora è presto per alzarsi.... ancora le campane non hanno suonato...."
"Mamma io mi voglio alzare! Qui c'è una cucciolotta che si è svegliata!"
".............................. c'è una cucciolotta che si è svegliata?"
"SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Andiamo in cucina!"

Oggi è venerdì santo, e le campane non suonano. Oggi è l'unico giorno dell'anno in cui si può dormire fino a un orario decente.
Per tutte le altre famiglie del quartiere.

20/03/08

Fuochi d'artificio









Amo l'odore di polvere pirica.

19/03/08

Prima sorpresa di Pasqua

E' tornato mio fratello T da Madrid, dove si trova da fine gennaio per l'erasmus.
Non se l'aspettava quasi nessuno ed è stata una sorpresa bellissima, trovarlo all'improvviso, in casa di mia madre. La cosa che mi ha fatto ancor più piacere, è stato che mia figlia gli è subito corsa incontro a braccia tese e se l'è abbracciato a lungo. Ha solo due anni, e a quell'età è molto più facile il "lontano dagli occhi, lontano dal cuore": mio fratello era ripartito per Torino (dove vive e studia da un paio d'anni) poco dopo capodanno, e tre mesi son tre mesi. Invece per la bambina sembrava che fosse passato solo un giorno.

Ne ho approfittato per "legnarlo" un poco, come ai bei vecchi tempi (avete presente i cuccioli di gatto quando giocano a fare la lotta? ecco mio fratello ed io siamo ancora così, anche se io ho quasi 30 anni e sono già madre di famiglia),  per raccontarci storie oscene con linguaggio da osteria, come ai bei vecchi tempi, per scroccargli qualche gadget tecnologico di quelli che ha sempre lui, come ai bei vecchi tempi.

Mi era mancato.

Regola n1 del perfetto scrittore: mai rileggersi

Ieri sera ho finito di rileggere Buongiorno Luna. Io odio rileggermi. Quando leggo qualcosa che ho scritto io, mi meraviglio sempre, nel bene e nel male.
A volte leggo con gli occhi scintillanti e fieri, e il cuore gonfio di autostima, e mi dico commossa "Questo l'ho scritto io!".
A volte leggo ad occhi socchiusi, con la fronte imperlata di sudore e il pensiero che vaga nell'idea di tutti i miei lettori. Spesso cerco di nascondermi sotto il libro, anche se so che non serve a niente e mi dico "Ma come mi è venuto in mente di scrivere una cosa del genere?"

Ieri sera ho finito di rileggere Buongiorno Luna, dicevo.
In realtà mi ero ripromessa di dargli un'ulteriore limatura prima di pubblicarlo qui, ma non l'ho fatto. Non l'ho fatto perché so che avrei trovato millemila correzioni, e non ho voglia di mettervi ancora la mano dentro.
Le prime tre parti non sono male. Qualche refuso (anzi, se qualcuno me li segnala direttamente, almeno con il numero della pagina, gli sarò eternamente grata, perché non avevo penne, matite, colori o stiletti a portata di mano, e chiaramente non ho segnato dove e quali sono), qualche ripetizione, qualche lieve ridondanza... sciocchezze, insomma. Ma l'ultima parte no. Mi ha fatto davvero un brutta impressione, come se avessi avuto fretta di finirlo.
E allora ho deciso di andare contro ai miei principi etici, e rimetterci mano.
Voglia di farlo: zero. Forza di farlo: meno tre. Necessità di farlo: cento.

Il problema è: ci riuscirò entro il 29 marzo (data di pubblicazione di quest'ultima parte)?

Piccola notizia bonus: ho deciso di pubblicarlo con Lulu. Metterò il download gratuito e la stampa a pagamento. Sono ancora indecisa se "acquistare" il pacchetto di pubblicazione, che costa 90 euro ma attibuisce copyrigth e ISBN.
Voi che sapete... cosa ne sapete?

18/03/08

Si chiedono perché sembro sempre stanca

"Mamma dove sei?"
Mi alzo, al buio. Cerco di terminare la fase REM mentre cammino. Oltrepasso la porta della camera, schivo con destrezza la vetrinetta, allungo una mano e apro la porta socchiusa della stanzetta. Mi oriento con la penombra creata dal led della radiolina.
"Sono qui" dico, ma lei è già nuovamente coricata e respira serena. Le basta sentire il rumore dello spostamento d'aria quando apro la porta per tranquillizzarsi. La ricopro, le rimbocco la coperta, esco e socchiudo nuovamente la porta. Torno in camera e vedo il bagliore del telefonino di mio marito.
"Che ore sono?" gli chiedo
"Le quattro"
"E mi sono già alzata quattro volte: è una buona media", commento tornando a letto.

Mia figlia è entrata nella fase dei brutti sogni. Chiaramente l'argomento dei suoi incubi sono io, in maniera attiva o passiva. A volte piange perché sogna che litighiamo e la rimprovero, altre volte sogna che io non ci sono. Almeno questo è quello che mi racconta lei, ma io ho i miei dubbi che sappia raccontare davvero ciò che sogna... magari sono solo storie che si inventa per il piacere di rispondere alla mia domanda "Cosa c'era stanotte? Facevi brutti sogni? E che cosa sognavi?"

Sono già almeno 20 giorni che le notti passano così, col sonno spezzato di continuo ad intervalli di 60-90 minuti, ed io comincio a risentirne sul piano elettrolitico-funzionale, se significa qualcosa.

Ma perché non sogna mai di litigare con suo padre?

17/03/08

La Signora

La Signora dice di essere del '44. Non è poi tanto vecchia. Vive al piano terra della nostra palazzina, ma abbiamo accessi alla strada separati e indipendenti.
La Signora è un po' strana.
Vive con all'incirca 3 cani, a sentire i diversi timbri dell'abbaiare. Passa intere giornate chiusa in casa. Esce nel cuore della notte sbattendo la porta. Sparisce per settimane, e porta con se i cani, perché in quelle occasioni non si sentono.
La Signora è decisamente strana. E' dedita all'alcool. Spesso ha allucinazioni, la si sente parlare da sola dietro la porta con le persiane, con gli spiragli aperti e i suoi occhietti tondi che scrutando la strada. Parla con una specie di amico invisibile e commenta quello che succede.
La Signora strappa ogni busta che le arriva per posta, e la butta per terra.
Una volta ha colto in flagrante il postino che le portava una bolletta della luce, ed ha attaccato mille storie che non la voleva... alla fine se l'è presa, ma ha detto al postino, con strafottenza "Tanto u'nni paju" (Tanto non la pago).

Stamattina la Signora era davanti alla mia porta. Io la saluto sempre, gentilmente, nell'incertezza che si tratti di un momento SI (dove anche lei è cortese e presente a se stessa), oppure un momento NO, (dove dice frasi senza senso credendo di rispondere a domande che nessuno le ha mai fatto, inserendosi nel contesto di quel suo mondo parallelo dove vive, col suo amico invisibile)
"Buongiorno" le dico, e lei ricambia, ma mi guarda, mi scruta coi suoi occhietti rotondissimi, le pupille nerissime e l'espressione vagamente assassina. Faccio in fretta ad aprire. Il suo sguardo si addolcisce e capisco che non mi aveva riconosciuta, ma adesso si. Ho anche la bambina in braccio ed ho ancor più fretta di entrare a casa.
La Signora borbotta qualcosa, ma io fingo di non sentirla, perché non capisco cosa dice, ma poi capisco. Mi volto, la guardo. Lei ripete "Ma tu parli italiano?"

Per un secondo mi si apre la mente alla ricerca di un significato: non mi ha riconosciuta? Mi sta scambiando per qualcunaltra? Non si ricorda di me? Si riferisce alla bambina?
Poi mi ricordo che è tempo sprecato, le sorrido, rispondo "Si!", mi infilo in casa e chiudo la porta.

La Signora mi ha sempre fatto pena, fin da quando l'ho conosciuta. Abbiamo allertato due volte i servizi sociali, ma lei si rifiuta di aprire loro la porta, oppure si barrica dentro e finge che non c'è nessuno. O - peggio ancora - è davvero chissà dove e per chissà quanto tempo.
A volte torna dalle "vacanze" che sembra quasi normale, coi capelli curati e i vestiti puliti, ma dura il tempo di un niente. Chissà dove va, chissà cosa fa...

La Signora è la parentesi tragicomica della mia quotidianità.

16/03/08

Domande superflue

Ogni tanto ci provo ad insegnare un po' di buona educazione a mia figlia... Grazie, buongiorno, per favore e cose simili...

"Mamma io voglio il pollo!"
"E come si dice? ...per............?"
"........ per mangiare!"

Ecco, ogni tanto ci provo... non è che ci riesca sempre, però.

14/03/08

Buongiorno Luna - seconda parte

Oggi pubblico la seconda parte del mio romanzuncolo inedito. Visti i problemi della Tarta, e visto l'esame di coscienza che mi sono fatta durante la settimana, ho deciso di pubblicarlo di mattina e soprattutto in versione stampabile (ho anche "corretto" il file della prima parte), perché alla fine ne ho già tanta di superbia da "pagare" quando mi troverò davanti a Minosse, quindi non c'è bisogno di aggiungerne altra...

Ecco qui il file
buongiornoluna02stampa
Vi chiedo, però, una cortesia, cioè di lasciare un commento per dirmi che avete scaricato il file.... perché tanto di superbia da "pagare" quando mi troverò faccia a faccia con Minosse ne ho già parecchia, quindi briciola più, briciola meno... :-D

Poi, me piace moltissimo questa immagine che uso come icona per il file e mi piacerebbe sapere chi è l'autore, perché sembrerebbe un quadro o qualcosa di simile. L'ho trovata sul sito "Il cerchio della Luna", ma nemmeno loro sanno dirmi di chi è. Se qualcuno può aiutarmi sarò infinitamente grata, perché vorrei utilizzarla come copertina del romanzo e ci tengo a non fare torti a nessuno.

Buon proseguimento di lettura!

13/03/08

Propositi riproduttivi

Ho deciso: voglio tre figli.
Una femmina già ce l'ho, tra un anno esatto mettiamo in cantiere un maschietto e tra quattro anni esatti mettiamo in cantiere un'altra femminuccia.
La mia bambina si chiama Matilde, il suo futuro fratellino si chiamerà come vuole mio marito (immagino - purtroppo -  qualcosa sul genere Gabriele o Davide, perché questi erano i nomi che gli piacevano, ma a me piaceva Dario) e la sua futura sorellina si chiamerà di certo Angelica, perché i nomi delle femmine li scelgo io.

I motivi che mi portano ad una pianificazione familiare così precisa e dettagliata sono fondati sulla base della mia esperienza personale, di sorella maggiore di due fratelli....

Quindi ho deciso così, e così sarà.

...ma che ci avrà messo nel caffè, stamattina, mio marito??

12/03/08

La moglie di Saruzzo

Ho scoperto che la moglie di Saruzzo non è sua moglie. E' la figlia.
E' stupefacente come, dopo quasi quattro anni, i tuoi vicini di casa riescano ancora a sorprenderti.

Essere ad un passo da una colossale gaffe, ma restare col piede fermo a mezz'aria prima di oltrepassare la linea di non ritorno, è una scarica di adrenalina che da ebbrezza.

10/03/08

Un nuovo test

L'ho copiato dalla Tarta!

Istruzioni per l'uso
Rispondete alle sottostanti 16 domande. Non a parole. Utilizzate Google, sezione immagini.
Dovete postare la prima immagine che trovate

1) la tua età al prossimo compleanno


(beh... e proprio "di fuoco")


2) un posto che vorresti visitare


(mi aspettavo qualcosa di meno lugubre)


3) il tuo posto preferito


(Eh, magari fosse così a casa mia)


4) il tuo oggetto preferito


(Uno caso tra questi)


5) il tuo cibo preferito


(E sono certa di riuscire anche a mangiarlo tutto!)


6) il tuo animale preferito


(Dooooooh! povero micio!!!)


7) il tuo colore preferito


(Bell'effetto)


8) il posto in cui sei nato


(Eh eh eh.... scusatemi, eh?)


9) il posto in cui vivi


(Di bene in meglio, eh?)


10) il nome di un animale domestico che hai avuto
 

(Sono rabbrividitaaaaaaaaaaa!!! A parte che la signora ne avrà almeno 3 lì dentro!)


11) il tuo nick sul blog


(Banalissimo...)


12) il tuo vero nome


(Giuro che non sono io)


13) il nome delle tue nonne: materna...


(Azz! Ho appena scoperto di avere la nonna in comune con la Tarta! O forse quella mia è "l'altra"??)


14) il nome delle tue nonne: paterna.


(Non l'ho capita...)


15) una tua brutta abitudine


(Niente di quel che sembra, eh?!)


16) la tua vacanza preferita


(Stupendo.... e dire che non c'entra assolutamente nulla con la chiave di ricerca che ho inserito...)

Fatelo anche voi: è stato davvero illuminante!!

Mi sento come se avessi trovato la mia vocazione

Ho già raccontato di essere stata scelta come madrina per il battesimo del figlio di amici (che poi, in realtà, sono anche i padrini di mia figlia... adoro quando rimane tutto in famiglia!)
Ho taciuto, però, della mia aspirazione kamikaze: mi sono "offerta volontaria" per la realizzazione dell'abito bianco, la veste da battesimo. Ho detto loro "All'abito ci penso io! ...e se non mi riesce vi presto quello che abbiamo usato noi..."

E invece mi è riuscito eccome!



Ci tengo a precisare che non l'ho anche ricamato, ma solo assemblato... Il tessuto ricamato è organza e la vendono già così (cominciando oggi, avrei fatto in tempo a finirlo per il battesimo dei miei nipoti).

Mi piace cucire, ho scoperto questo. E mi dispiace che sia "un mestiere d'altri tempi", altrimenti ci passerei la vita con la macchina da cucire

Il pozzo dei desideri

Stamattina mi sento disneyana





Ho trovato questo video per mia figlia, che comincia ad appassionarsi alle principesse, e mi sono piacevolmente stupita della bellezza dei cartoni animati della Disney di una volta.
Questa scena è stupenda, ha una regia curatissima e d'effetto: l'apparizione del principe nel riflesso dell'acqua è una cosa che da i brividi, così come la carrellata lungo le mura del palazzo fino a fermarsi sul viso sconvolto della strega che assiste alla scena. Poi quel giusto tocco di sdolcinatezza, il bacio dato alla colomba, e la colomba che si vergogna di baciare, a sua volta, il principe...
...e siamo nel 1937!!!

Bello, davvero bello...

09/03/08

Il giorno di dolore che uno ha

Otto anni fa la giornata era uguale ad oggi. Mite, assolata, primaverile. Non dimenticherò mai quanto mi ha abbagliato l'azzurro del mare e del cielo che vedevo dal balcone della mia  vecchia stanza, quando mi sono avvicinata ai vetri a guardare fuori, a guardare quel panorama che a lui piaceva tanto.

Oggi è il nove marzo, e otto anni fa sono stata colpita dal lutto più subdolo della mia vita. La morte si è insinuata a tradimento, chiudendomi la possibilità di rimediare a un litigio frutto di vecchi e stupidi rancori. Ciò che mi ha fatto veramente più male, quel giorno, è stato il pensiero della lite: non ci parlavamo più da tre anni e se ci incontravamo per strada ci guardavamo, riconoscendoci e sbattendoci in faccia il fingere di non conoscerci.
E poi quella telefonata, che comunicava che la morte aveva messo fine a ogni cosa, alla sua vita, alla sua sofferenza, alla sua inquitudine, alla mia superbia, e aveva dato inizio al mio senso di colpa, e alla mia realizzazione di quanto fossimo stati stupidi ad andare avanti in quel modo per tre anni.
L'avevo visto qualche settimana prima, e mai avrei immaginato che sarebbe stata l'ultima volta. L'ultima volta che lo vedevo, perché da morto non l'ho visto; l'ultima volta che il caso mi dava la possibilità di sorridergli, invece che voltarmi dall'altra parte.
Se solo potessimo saperle prima, certe cose, molte cazzate non le faremmo.

Non l'ho mai raccontato a nessuno, ma la sera dopo il funerale l'ho sognato. Ho sognato che lui mi prendeva la mano e mi sorrideva.
Mi ricordo che mi sono svegliata di soprassalto con la forte sensazione di "contatto" sulla mano, come se davvero mi avesse toccato.

Sarà stato il mio senso di colpa, o davvero lui mi è apparso in sogno, in ogni caso mi ricordo che ero felice, perché sentivo la sensazione di *pace*.
Mi piace pensare che sia davvero così.

Dormi bene, Andrea.

07/03/08

Buongiorno Luna - prima parte

E così ci siamo.
Oggi parte la pubblicazione a puntate del mio romanzo "Buongiorno Luna".
Cliccando sull'immagine qui sotto potrete scaricare i primi 10 capitoli, da pagina 1 a pagina 40.


buongiornoluna01
Mi permetto di spendere due righe per la presentazione, una specie di quarta di copertina, giusto per darvi un'idea dell'argomento trattato.

Non è un romanzo d'amore, anche se si parla d'amore; non è un romanzo fantasy, anche se succedono cose fuori dal nostro mondo reale; non è un romanzo di fantastoria, anche se ci sono alcuni riferimenti alla Bibbia e al Talmud.
E' un sogno, un viaggio, una scoperta, un'avventura, una metamorfosi. Una storia, scritta per il solo gusto di scriverla.
Per favore, leggetela per il solo piacere di leggerla; non aspettatevi altro, perché non c'è.

Mi sento peggio che all'esame di maturità.

05/03/08

Piano di pubblicazione

Amo Puccini, sono pucciniana nell'animo.
Puccini adorava la cura dei dettagli più insignificanti, e tralasciava cose ben più importanti. Un esempio su tutti: "Tosca".
Ambientata nella Roma dell'anno 1800, il dramma di Tosca si consuma su un sottofondo di sordido bigottismo. L'intero primo atto è ambientato in una chiesa, alla fine del quale si festeggia una sconfitta di Napoleone, con un "Te Deum" e giubilo in tutte le chiese della capitale.
Ebbene, Puccini mandò un suo amico in giro per Roma a "riconoscere" le tonalità delle varie campane, cosicché alla fine del primo atto, lo scampanio risulti verosimile: le campane tubolari del percussionista dell'orchestra suonano "esattamente" le stesse note delle chiese di Roma.
Nel secondo atto, invece, Tosca spera di poter chiedere aiuto "alla regina" per salvare la vita del suo Mario, ma Scarpia la ferma: "la regina farebbe la grazia ad un cadavere".
Guai a chiedersi quale fosse la regina ( a dire il vero non lo ricordo nemmeno io, a memoria, ma è chiaro che a Roma non governava alcuna regina, era una in visita.... )
Insomma: la precisione per il dettaglio delle note delle campane e poi la presenza inspiegabile di una fantomatica "regina" nella Roma dei Papi. Ecco, Puccini era così. E anch'io lo sono, un po'...

Così ho deciso. Magari il mio romanzo fa schifo, ma lo pubblico qui, a puntate... e non in giorni casuali, no! Seguiremo il calendario lunare.

L'ho suddiviso in 4 parti. La prima parte la pubblicherò dopodomani, con la Luna Nuova. In realtà ci sarebbe anche l'orario preciso, le 18.14, ma non sono sicura di riuscire a rispettarli tutti...
Quindi, riassumendo:

1° parte - 7 marzo 2008 - Luna nuova
2° parte - 14 marzo 2008 - Primo quarto
3°parte - 21 marzo 2008 - Luna piena
4° parte - 29 marzo 2008 - Ultimo quarto

Si tratta di circa 10 capitoli per volta, con una media di 40 pagine per parte.
Ai primi di aprile, invece, sostituirò i parziali con il romanzo intero. E' un pdf specifico per ebook, ma potete leggerlo anche sul pc.

Contenti?

Nuovo indirizzo

Boh? Era da tempo che ci pensavo... mi pentivo di aver lasciato, come URL del blog, il mio nickname.... troppo lungo, troppo complicato da ricordare e facile da sbagliare...
E così l'ho fatto, ho "traslocato" su un altro URL... per altro anche il "Certificato del prof. Pinetti" mi ha "ricompensata" per il rinnovamento! :-)

Il vecchio URL esiste ancora, con un annuncio di reindirizzamento, anche solo per non farmelo "soffiare" da nessuno...

Certe volte si fanno cose strane, senza sapere il perché. Questa è una di quelle.

04/03/08

Stranezze della lingua italiana, agli occhi di una duenne

"Mamma! Mamma!" - si indica il viso - "Questo è il mento!"
Annuisco.
Poi indica per terra:  "Invece questo è il pavi-mento!"

Certe volte la guardo fissare il vuoto con lo sguardo corrucciato e mi chiedo a cosa stia pensando. A stranezze linguistiche, come questa.

03/03/08

La regola del 7

Dopo il dolce, l'amaro... la simpaticissima Tarta mi ha incastrato in un giochetto le cui regole sono:
1) le regole del gioco copierai
2) 7 dei tuoi segreti svelerai
3) 7 felici vincenti individuerai
4) un messaggio per avvisarli invierai
5) a consultare il tuo blog li inviterai

Quindi mi tocca svelarmi per 7 volte.... vediamo un po'.

1) Il mio vero nome è Daniela
2) Ero un'adolescente-tappezzeria, secchioncella e superba, incattivita dall'indifferenza dei coetanei, demoralizzata da un'acne prepotente e cresciuta sotto l'ossessivo controllo di mia madre
3) Lavoravo in una radio locale e mi sono licenziata per varie ragioni, una delle quali il "capo" che mi ricordava troppo il mio ex
4) Sono stata a lungo innamorata di Dodi Battaglia dei Pooh
5) Mi rosicchio le unghie. Cerco di smettere e talvolta ci riesco, anche per periodi lunghi, ma alla fine poi ci ricasco
6) Sono sempre stata infedele coi miei fidanzati, tranne che con quello che poi è diventato mio marito, ed una delle ragioni per la quale lo è diventato, e anche il fatto di non riuscire a trovare in lui un solo buon motivo perché si meritasse le corna
7) Sogno spesso di rimanere bloccata in ascensori stretti e affollati, oppure di perdermi in labirinti di scale.

Bene, questa sono io. Adesso voglio leggere i segreti di Silvia, Mary, Gladys, Giada, Lorenza, L'ape Maya e Laura!

Premio "D Eci e lode"


Grande sorpresa per me! Ho ricevuto ben 3 premi "D Eci e lode":
- da Silvia "perchè i suoi racconti mi mettono sempre di buon umore!"

- da Gladys "perchè leggere il suo blog mi diverte sempre tanto...mi trasmette solarità e maturità"
- da Giada "per la serenità e la maturità che riesce a trasmettere anche nelle cose più semplici"

Ecco qui il mio premio.


 

Premio D eci e lode




Che cos'è?

"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:

1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;


3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.


Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

Bene, eccoci quindi alle mie premiazioni:

- La Tarta, perché scrive molto, con intelligenza e ironia
- Silvia, perché è stata la prima "crocettina" che ho conosciuto e grazie alla quale mi sono inserita in un gruppo virtuale di ricamatrici folli che mi piace tanto
- Yersinia, perché fa il mestiere più bello del mondo, quello di aiutare i bambini a nascere e lo racconta semiseriamente sul suo "Cantuccio"

Poi, tutti i miei blog preferiti li vedete qui a destra, e li guardo tutti almeno una volta al giorno. Ecco fatto! :-D