24/12/19

Quattordici anni

Quando eri appena nata mi sono chiesta tante volte come saresti stata da grande.
Ora ti guardo riconosco in te alcune mie caratteristiche, una forte somiglianza e la stessa attitudine all'insicurezza e al senso di colpa.
Però tu sei cento volte più bella di me.
Buon compleanno, Matilde. E ricorda che, da questo momento in poi, sei penalmente perseguibile.

20/12/19

Bagaglio

Una valigia piena di cioccolato piemontese.


Tanto al ritorno sarà piena di cannoli! XD

19/12/19

Cosa resta

Ho svuotato il 90% degli scatoloni. Restano solo quelli con i libri miei, quelli delle ragazze (ma non scolastici) e due anni e passa di "Topolino" al quale siamo allegramente abbonati.
Solo.


Ecco. T.T

18/12/19

Marketplace

A distanza di due ore dall'annuncio ho rivenduto il letto a castello, quattro cassettiere e una scrivania che a casa nuova non servono.
Non credevo che sarebbe bastato così poco tempo. Non credevo che i torinesi mantenessero vivo un mercato di mobili usati.
Infatti gli acquirenti erano: due arabi, una rumena, una cinese e una coppia di catanesi. :-D

17/12/19

Di nuovo


Di nuovo un trasloco. Di nuovo cambiamo casa.
Ma questa è l'ultima volta, giuro!

16/12/19

All'impiedi

"Lucy, devo fare la pipì!"
"Va bene, Bambina, vai in bagno e tra un secondo arrivo"

Arrivo in bagno e la trovo davanti al gabinetto, in piedi su uno sgabello, con le mutande calate, che si rovista tra le gambe.
"Bambina, ma che fai?!"
"Io voglio fare la pipì in piedi, come Bambino!"

La scena era tanto comica quanto drammatica. In un istante ho pensato a quel senso di diversità, di inspiegabile inferiorità, di frustrazione e rabbia che tutte le bambine che abbiano vissuto promiscuamente con maschi, hanno scritto dentro in modo più o meno esplicito, più o meno forte e influente.

Ciò che ricorderò per sempre di questo episodio è proprio lo sguardo incredulo di Bambina, che proprio non riesce a capire perché suo fratello può fare la pipì in piedi e lei no, perché se ci prova se la fa addosso, tra le gambe e le si bagnano i vestiti. E nemmeno salire su uno sgabello le è di aiuto.

Non so come gestire questa cosa.

13/12/19

Neve

È arrivata


12/12/19

Dubbi

Ho sempre pensato che fossimo noi meridionali quelli chiassosi e incuranti della privacy propria e altrui.
Dalle mie parti tutti sanno tutto di tutti perché le liti si fanno urlando, le telefonate si strillano, i pettegolezzi si gridano.

Mi succede sempre più spesso, però, da assistere a telefonate ad alta voce sugli autobus di Torino. E non c'entra l'uso degli auricolari che, indubbiamente, influenza la percezione del proprio volume di voce, no. Proprio telefonate fatte col telefono all'orecchio, e durante le quali si parla di cose intime, di salute, di amori, di dubbi. Il tutto ad alta voce. Il tutto in uno spazio stretto e affollato, come un autobus. Totalmente incuranti di quelli che stanno intorno.

E allora mi chiedo chissà se la bionda che si lamentava al telefono con l'uomo del quale è relazione extraconiugale l'ha poi perdonato per non essersi fatto vedere quando lei ha fatto il compleanno. Oppure chissà come sta adesso la ragazza che doveva sostenere l'esame di diritto civile ma era preoccupata per il suo ciclo molto irregolare, che comunque era irregolare anche prima di iscriversi a giurisprudenza.
E l'uomo con il giubbotto di pelle avrà fatto in tempo ad incontrarsi a piazza Statuto con l'amico che lo aspettava lì ma che aveva l'appuntamento dal commercialista e non poteva fare troppo tardi?

Dubbi che resteranno irrisolti.

11/12/19

Di come avrei potuto insegnare all'idraulico il suo mestiere

Ma non l'ho fatto. Non mi sembrava corretto fargli fare una magra figura davanti alla padrona di casa mia nonché sua datrice di lavoro.

Non gli ho voluto fare notare che se la pompa dell'autoclave sta sempre accesa ma la cisterna è vuota, è più probabile che si tratti degli sciacquoni di tutto il condominio, magari appena svuotati, che non riescono a riempirsi, dato che non c'è acqua nella cisterna, e non permettono alla pompa di spegnersi, fino a quando non saranno pieni e i rispettivi galleggianti disattivino la pompa, piuttosto che per una perdita in qualche appartamento.

Ma non ho detto niente.

10/12/19

Ti piace?

"Lucy, perché Bambino fa la pipì in piedi?"
"Perché lui ha il pisellino e deve fare la pipì in piedi, invece noi femminucce la possiamo fare comodamente sedute"
"Anche io ho il pisellino!"
"Non è vero Bambina, solo io ho il pisellino! Guarda! Ecco! Questo è il mio pisellino, vedi? Ti piace?"
"No, non mi piace. Bleah!"

Bambina e Bambino riescono a concentrare il riassunto del rapporto conflittuale uomo-donna nonostante i soli 3 anni di età.

09/12/19

Fate come se non ci fossi

di Marco Presta.

Ho iniziato ad ascoltare "Il ruggito del coniglio" alla fine degli anni '90, quando andavo all'università. Li ascoltavo da una radiolina a batteria, un walkman Sony, ed ero moderna perché usavo degli auricolari invece delle cuffie. Ho continuato ad ascoltarli per anni, a volte assiduamente a volte no, ma li ho sempre adorati i due "conigli", per quella capacità di fare satira ed ironia educata, mai volgare, mai eccessiva, sempre intelligente e colta.
Ho letto anche alcuni dei libri che hanno scritto, negli anni, anche ascoltandoli in audiolibro a volte.
Così avrei fatto anche con l'ultimo di Marco Presta, lo avrei aspettato su audible, se non fosse che qualche settimana fa ho letto l'annuncio della sua presentazione in una delle librerie pericolosamente vicine a casa mia, quindi l'ho comprato. Di carta.


Ma non mi sono mica limitata solo a comprarlo...

Aloha! :-)

06/12/19

PTN

Inizia così: Matilde mi mette a conoscenza del fatto che i Pinguini Tattici Nucleari hanno aggiunto una data torinese al loro tour del 2020. 
La mia faccia era a forma di punto interrogativo. 
"Chi?" 
E lei, con la sua ben nota capacità affabulatoria e travolgente mi sciorina la storia di questo gruppo pop rock indie, corredandolo da ascolti su Spotify, stralci di videoclip, parti di testo recitate a memoria ecc.
Letteralmente stravolta da una tale mole di informazioni e cotanta intensità (nonché del brillìo dei suoi occhi mentre ne parla) le dico "Eh, vabbè, e quindi?"
E quindi la prima parte della nostra storia finisce con me che, carta di credito alla mano, scelgo sulla pianta del pala alpitour di Torino due posti ("Mamma, andiamo sulla platea in piedi, così balliamo e ci scateniamo!" "Figghiamia, a fare la scatenata ci vai quando ai concerti ti ci porta tuo zio lo sphashato. Io non ce la posso fare in platea all'impiedi circondata da adolescenti che si agitano come forsennati") a sedere all'anello superiore centrale. Vale come regalo - nell'ordine - di compleanno, natale, befana, onomastico e - sulla fiducia - promozione.
La seconda parte della storia, invece, inizia con me che cerco su Spotify questi Pinguini, anche solo per non arrivare al concerto proprio ignorante, e finisce con me che canto a squarciagola il ritornello di "Verdura".
Siamo la fine del moooooondoooooo!

05/12/19

I leoni di Sicilia

di Stefania Auci

Un romanzo storico moderno, che racconta, con una narrazione moderna, eventi storici dalla prima metà dell'800 fino all'unità d'Italia.
Un romanzo che racconta in primis la storia della famiglia Florio, una delle più grandi e potenti famiglie d'imprenditori siciliani del passato, ma non solo. E' una fotografia ben nitida della società, dei rapporti familiari, dei rapporti uomo-donna e maschio-femmina, nonché la radiografia della cultura siciliana, che mannaggiallei è sempre identica e immutata, in secula seculorum.
Ho trascorso tutto il tempo di ascolto dell'audiolibro ponendomi due domande alterne:
1) Ma com'è possibile che, nonostante il fervore dei Florio e di altri di cui si parla nel romanzo, che hanno mostrato interesse e spirito imprenditoriale, desiderio d'investire, di sfruttare le potenzialità del territorio e dei frutti di sicilia, non si sia mai riusciti a decollare davvero?
2) Ma davvero da più di duecento anni si ripropongono in forma identica sempre gli stessi meccanismi ostativi?

Ora, al di là delle probabili "romanzature" di tutta la vicenda (per quanto sono sicura che la scrittrice si sia basata su documenti storici) l'ho trovato un libro davvero interessante. Interessante per chi vuole davvero capire la sicilia e i siciliani. Cioè la devi capire, vivendola da dentro la testa dei protagonisti, la rabbia per gli abusi di potere, i pregiudizi, l'ipocrisia morale dei siciliani, e quell'inevitabile indolenza che mira all'immobilità, per capire davvero la sicilia e i siciliani. E chi decide di andarsene.

Notevole, da lacrime agli occhi, la descrizione dell'arrivo dei piemontesi a Palermo, subito dopo la spedizione dei mille, che quando si deposita la polvere dei bombardamenti da parte delle navi, attraccano scoprendo la città colorata, puzzolente e bellissima. Difficilmente la si potrebbe descrivere altrettanto bene in modo diverso.

04/12/19

Incauta

I gruppi whatsapp di mamme della scuola sono il male. Lo sappiamo.
Incauta è la madre che si lascia inserire nei gruppi della scuola. Ma mai quanto si rivela incauta la tata che da il proprio numero di telefono alla nonna apprensiva della Neonata che accudisce.
Sigh.

03/12/19

Nel mezzo del marasma

Avevo un colloquio con un insegnante di Matilde, dunque sono andata al liceo che frequenta. Il colloquio era fissato per le 10.05, ossia alla fine del primo intervallo. Ovviamente sono andata in anticipo. Inevitabilmente mi sono trovata nel mezzo del marasma di una ricreazione di liceo.
Se non l'avete vissuta, in età adulta, non potete capire.


02/12/19

Ginko


In oriente lo chiamano "l'albero d'oro" e quando il sole illumina le sue foglie in autunno, non è difficile capire il perché.
Peccato che la controluce del cielo non abbia permesso alla.foto di rendergli il giusto merito. Ma trovarlo davanti girando un angolo, in tutto il suo splendore dorato sui rami e per terra, è uno spettacolo meraviglioso.