31/05/19

Ho deciso

Se ancora ci fosse stato un margine di dubbio in proposito, è stato del tutto spazzato via.
Ormai sono di più le nonne coi capelli colorati di azzurro, viola, verde, rosa ecc che quelle senza, e allora se è vero che "l'impresa eccezionale è essere normale", io non mi tingerò più i capelli e lascerò che i raggi di luna invadano la mia capigliatura. Qualcuno deve pur riportare un po' di equilibrio in questo mondo.

30/05/19

Promemoria

Obiettivi da raggiungere per la prossima vita:
- Ammettere l'esistenza un "amore incondizionato" che non si aspetta qualcosa in cambio.
- Riconoscere in prima persona il valore delle mie competenze e conoscenze.
- Accettare la possibilità di non risultare "sconfitta" nel momento in cui non si fa come dico io.

Non sarà di certo la strada per la felicità, ma di sicuro allevierebbe il costante senso di disagio e insoddisfazione che mi accompagna.

29/05/19

Il posto preferito

Non ho legami affettivi con la città di Torino, non è il mio territorio, non mi sento parte dell'ambiente. Mi piace, l'ho scelta per vivere e per crescerci le mie figlie per molte altre ragioni, ma nessuna di queste ha a che vedere col "cuore".
Tranne un posto.
C'è un angolo, in uno dei parchi cittadini, che è il mio posto preferito, ed è il giardino di rose all'interno del parco della Tesoriera.


28/05/19

Dopo due anni

Dopo due anni torno a girovagare per la città facendo colloqui di lavoro con famiglie di varia tipologia, necessità e disponibilità economica.
Due cose:
1) devo trovare il modo di beccare il capitano d'industria che può pagarmi adeguatamente
2) quanto tempo ancora posso fare questo lavoro?

Ecco.

27/05/19

Il consiglio

"Ma quindi quanti anni hai? ... Beh, soprattutto se è una caratteristica genetica, credo che la maggiore comparsa dei capelli bianchi l'hai avuta tra i 25 e i 30... Certo tingendoli frequentemente non hai avuto la percezione... Ma sai, in genere i capelli bianchi invecchiano solo dopo i 50, quando anche il viso cambia... Alla tua età non ti invecchieranno... Sì, poi tagliandoli spesso e mantenendoli sul medio-corto li camuffarai anche bene... Ma guarda, poi sai cos'è, tu li hai maggiormente qui, sulla corona, per.cui è facile, tu già sei abbastanza alta, potresti cominciare a portare i tacchi, e vedi che non se ne accorge nessuno"

Ho trovato un nuovo parrucchiere. Giovane e figo (che non guasta mai), bravo ed economico (che è sempre meglio) e pure simpatico e spiritoso.

24/05/19

Espirare

Ed è quando devo fronteggiare un'emergenza, che mi rendo conto di quanto sono brava.
Mentre Bambina stava seduta sul wc, Bambino saltellava allegramente tutto intorno, talvolta provando a salire "al volo" sul bidet. Credo che gli sia scivolata una manina ed ha battuto il viso contro il rubinetto.
Acciaio inox forgiato in forma parallelepipoidale con annessi spigoli 1 - zigomo di Bambino 0.

Lacrime e sangue, letteralmente, da un lato e altrettanta letterale merda dall'altro.

Dopo 15 minuti eravamo tutti seduti accoccolati sul divano, a finire di consolare Bambino che si godeva le carezze sulla testa mentre teneva il viso affondato sul mio petto (chiamalo fesso!) mentre Bambina stava con noi, già pulita e rivestita.
Passata l'emergenza, ho scritto un SMS alla Mamma per raccontare l'accaduto e anticipare la visione del colpo sul viso di Bambino.

È stato in quel momento che mi sono chiesta quante altre persone sarebbero state capaci di affrontare una situazione di questo tipo senza andare nel panico e soprattutto senza terrorizzare i Bambini di rimando. È vero che ho lasciato Bambina a reggersi da sola sul wc mentre prendevo in braccio Bambino per controllare cosa si era fatto, e lei mi ha chiamato un paio di volte per rassicurarsi del fatto che io mi ricordavo di lei, ma è stato sufficiente spostare il centro della scena in bagno per stare di nuovo tutti e tre nella stessa stanza, a portata di vista e di mani.

Poi, ripensandoci a mente fredda, mi sono chiesta quale fosse il mio segreto per non andare nel panico quando succedono queste cose (e ne sono successe diverse... chiunque abbia avuto a che fare coi bambini sa che l'accoppiata lacrime/sangue è molto comune, anche nell'abbinamento con la merda propria o altrui).
Perché non è solo questione di esperienza o formazione (ovviamente i corsi di primo soccorso pediatrico che ho seguito negli anni hanno il loro peso) ma è proprio qualcosa che mi è cambiato negli ultimi anni, ed ho capito cos'è.
Il respiro.
In genere quando accade un evento che ci mette in allarme tendiamo ad inspirare con violenza. Da qualche tempo io ho iniziato ad espirare, con altrettanta violenza, quando come se fosse uno sbuffare infastidito.
Mi permette di restare lucida e affrontare la situazione senza quella sensazione di panico che provo quando, invece, inspiro. Funziona anche con la rabbia, quando fanno qualche monelleria (e anche queste, a migliaia in una sola giornata).

Ecco, lo volevo scrivere, così magari qualcuno lo prova e mi dice se è vero, oppure se funziona solo con me.

23/05/19

Lo posso dire?

Lo posso dire che sono stanca di ballare il valzer un po' col piumino invernale e un po' con le maglie a maniche corte, che già fare il cambio stagione due volte l'anno è faticoso, figuriamoci farlo e rifarlo 6 volte in tre mesi?

22/05/19

Libera

Una mia cara amica, dopo anni di vessazioni, si sta finalmente liberando di un marito manipolatore, maschilista e soffocante. Non è facile e non è finita, ma da qualche giorno, in una comunità per vittime di violenza familiare, sta poco a poco riscoprendo la bellezza della vita, attraverso gesti quotidiani che per noi sono scontati mentre per lei sono roba di lusso, come ad esempio lavarsi con l'acqua calda.

È proprio vero che per ogni volta che ci lamentiamo di vivere una vita di m*rda c'è sempre qualcuno che la cambierebbe volentieri con la propria.

21/05/19

Il piccolo segreto

"Lucy, se vedi in cameretta c'è un armadietto di plastica che non siamo riusciti a montare perché uno dei ripiani non riesce a stare dritto, e questi cosi in genere si sorreggono tutti a vicenda coi vari pezzi. Se hai tempo, puoi dargli uno sguardo? Noi abbiamo desistito perché non abbiamo avuto più tempo"

Vado in cameretta e in 20-25 minuti lo monto tutto. Mi faccio un selfie e glielo mando.

Quando torna a casa, si profonde in lodi e complimenti e poi: "Sai che ti dico, ora mi metto la tuta e quando torna la Mamma dei Bambini le dico che l'ho montato tutto io da solo! Dai, sarà il nostro piccolo segreto!"

Non so se ridere o se piangere. Mi sono dimenticata di suggerirgli di spruzzarsi anche un po' d'acqua sulla fronte per simulare il sudore.

20/05/19

Fine corso

Abbiamo quasi finito il corso di yoga per bambini. Per ringraziare la struttura che ci ha ospitato (e come piccolo gesto promozionale) ho fatto realizzare ai bambini un grande mandala.
Questo:

17/05/19

Calmati

"Bambina! Ti ho detto che non devi aprire la lavastoviglie!"
"..."
"Ci sono cose sporche, pesanti, pericolose!"
"..."
"Non la devi aprire!"
"Va bene Lucy, va bene. Adesso calmati"

...pure.

16/05/19

...che Dio perdona a tutti

Che io sia innamorata persa di Pif, è cosa risaputa. Tempo fa è uscito il suo romanzo, ma io non sono riuscita ad andare alla presentazione che aveva fatto qui, a Torino, e devo confessare che, consapevole di avere poco tempo per leggere libri di carta, speravo e confidavo nell'audiolibro che, fortunatamente, è arrivato.

A parte il fatto che è ambientato a Palermo, e già per questo vince, e che racconta la città sottolineandone quelle caratteristiche che la rendono "la città più bella del mondo, per andare in vacanza", il vero soggetto ruota intorno all'incoerenza di chi si professa cattolico a parole e poi si comporta in modo molto poco "cristiano".
Potrebbe sembrare una situazione portata all'estremo, quasi caricaturale per la sua assurdità, ma c'è alla base una volontà esplicita di portare il tutto al limite dell'eccesso, proprio per sottolineare la "stortura" della visione della fede, della cristianità e della consuetudine dei costumi dell'italiano medio. Il tutto si riassume in uno dei più famosi modi di dire siciliani, la seconda parte del quale da il titolo al libro, ossia "Futti futti, che Dio perdona a tutti".

Vabbè, io Pif lo adoro, per cui non dico altro, ma lo consiglio assolutamente, non solo per certi momenti tragicomici che fanno sbellicare dalle risate, ma soprattutto per i numerosi spunti di riflessione che offre.

15/05/19

Cose che non capisco

"Mia figlia non mangia niente" dice la mamma dei giardinetti mentre la bambina, sul passeggino, sgranocchia un intero pacchetto di patatine.

Io non capisco come possa essere così difficile accorgersi dell'assurdità di un'affermazione detta mentre si mette in atto un comportamento che è palesemente la causa di base dell'affermazione stessa.

Mi ricordo che, quando Angelica ha compiuto 6 anni, l'ho immediatamente passata dalla pediatra al mio medico di famiglia, perché non vedevo l'ora di liberarmi definitivamente della croce dei genitori in sala d'attesa. Ora mi toccano quelli dei giardinetti.

14/05/19

Finché ti rialzi...

"Bambino non appenderti a quelle cose lì (*), potrebbe essere pericoloso"
"Non è pericoloso, Lucy! Guarda! Ti faccio vedere! Metto le mani qui, poi salto... Poi dondolo... Poi alzo la testa... SFRAN! Poi cado. Hai visto Lucy? Sono caduto, ma non è pericoloso"

(*)

13/05/19

Colpi di luna

Ho deciso di non tingermi più i capelli.

Avevo iniziato circa 20 anni fa, quando ho iniziato ad averne alcuni bianchi (dannazione ereditata dalla nonna materna) e all'epoca avevo 21 anni e ci poteva anche stare. Giocavo coi colori due decenni prima che diventasse di moda: ho sfoggiato dal viola ametista, al rosso Ferrari, al fucsia Barbie. Poi mi sono assestata sui castani rossi, ho avuto una parentesi ramata, ma proprio rosso Wisley, sono tornata al castano dai riflessi caldi.

Adesso i capelli bianchi sono per cento volte quanti erano vent'anni fa, eppure mi sono stancata. 
Mi sono stancata di questo ipocrita tentativo di camuffare la realtà, che si è trasformato da un gioco ironico in dipendenza e schiavitù.
Sono quasi 8 mesi che non li tingo più e devo dire che, adesso, a guardarli mi dà più fastidio quella parte residua decolorata che non tutta la parte della nuova ricrescita.
Colore castano scuro con riflessi d'argento.
Non  vedo l'ora di eliminare del tutto la parte vecchia, tagliando tagliando, fino a poter sfoggiare, dopo vent'anni, i miei veri capelli.

Ho 40 anni e una nonna che a 25 anni aveva tutti i capelli bianchi, come era già successo a sua zia. Di cosa mi dovrei vergognare?
E non credo nemmeno che possa essere confusa che non sciatteria o trascuratezza, perché io li curo molto i miei capelli, nei tagli e nelle asciugature.
E poi, se proprio vogliamo dirla tutta... Ma perché mai quando gli uomini iniziano a imbiancarsi diventano più affascinanti mentre le donne devono subito "correre ai ripari"?
Mi sto liberando poco a poco di tante paranoie che me hanno imprigionata negli anni; che hanno influenzato l'idea che ho avuto di me e di come/cosa dovevo essere.
Ora mi sono rotta anche di questo. Io sono io, sono quella che sono, coi capelli mélange.

10/05/19

Timorati della tata

"Lucy io non vado lì, perché c'è il mostro"
"C'è il mostro? Ma quale mostro, Bambina?"
"Nella cameretta, c'è il mostro e mi fa paura"
"Non ti preoccupare, non c'è nessun mostro. L'ho cacciato io"
"L'hai cacciato tu?"
"Sì, Bambina, l'ho cacciato via ed è scappato, perché il mostro ha paura di me"
"Il mostro ha paura di te?"
"Sì, ha paura di me"
"Anche io ho paura"
"Di che cosa?"
"Di te"

Ecco. Così mi piaci: timorata di Dio e della tata.

09/05/19

Ti ricordi?

"Lucy, ti ricordi di quando ero piccolo e stavo con la mamma?"

Io mi ricordo, certo che mi ricordo, ma tu, dall'alto dei tuoi 2 anni e 7 mesi, te lo ricordi?
(Hanno un po' la pronuncia palermitana, ma l'impennata vertiginosa delle loro competenze di linguaggio degli ultimi mesi è mia fonte di orgoglio. Anche la pronuncia palermitana, in realtà)

08/05/19

Pensiero breve

Non rinuncerei mai al piacere di leggere ad alta voce per le mie figlie.

07/05/19

Il salto nel vuoto

Ho declinato l'offerta. Rifiuto e vado avanti, ho detto. Ho bisogno di altro, ho bisogno di credere di poter avere altro, essere altro, di più, meglio.

I genitori dei Bambini che accudisco mi hanno proposto di restare con loro, ma soltanto tre ore al pomeriggio, dopo la scuola. Il compenso, per quanto adeguato in termini assoluti, non mi basterebbe nemmeno per l'affitto, dunque ho ringraziato e rifiutato.
Certo, erano soldi sicuri, ma se volevo "soldi sicuri" me ne restavo nella mediocrità della vita che conducevo dove, bene o male, campavamo col solo assegno di mantenimento. A me non interessa "tirare a campare". Io voglio sentirmi gratificata e realizzata per le mie conoscenze, le mie competenze, le mie capacità.

Certo, questo è un salto nel vuoto, perché potrei ritrovarmi a inizio settembre totalmente disoccupata e senza alcuna prospettiva, ma me lo devo. Non ho affrontato tutto questo per "accontentarmi", perché dove stavo ero già "accontentata". Mi devo dare una possibilità, altrimenti tutto questo patire sarà stato inutile.

06/05/19

Lei e lui

Ai giardinetti:
Lei: "Io mi chiamo Bambina, e lui si chiama Bambino"
Lui: "Sì! Lei è Bambina e io sono me!"

Le femmine sono creature superiori, a tutte le età.

03/05/19

Sgamata subito

Al giardino, coi Bambini. Vicino all'altalena troviamo una donna che si divide tra una figlia di tre anni e una di cinque mesi, una da inseguire, l'altra da cullare.
Io seguo alternativamente Bambina e Bambino, come sempre, avvicinandomi di volta in volta a chi dei due sta facendo il gioco più pericoloso, o sta per attaccar briga con qualche altro baby avventore, o mi reclama espressamente per i più svariati motivi.
La donna, in un momento in cui entrambe cerchiamo di far scorrere il traffico sulla scaletta dello scivolo, che non si sa tra la mia e la sua quale delle due bambine deve passare per prima, mi fa: "Anche tu due, eh?"
Io ormai sono stanca di sentire questi commenti, per cui mi limito ad annuire. Lei riprende "Ma li hai fatti uno dopo l'altro o sono gemelli?"
A questo punto non posso più esimermi.
"Sono gemelli. Comunque non sono la loro mamma, io sono la tata"
"Ah, la tata. E sei siciliana, giusto?"
È in quel momento esatto che lo sento anche io, il suo accento.
"Sì, sono di Bagheria"
"Io sono di Palermo"

Non voglio certo dire che ho perso l'accento in questi 19 mesi da emigrata, anche perché poco sto facendo davvero, tranne controllare l'abuso di doppie consonanti, ma che la conterranea mi abbia sgamato dopo giusto due o tre frasi mi fa davvero disperare.

02/05/19

La settimana spezzata

Non posso negare che questa settimana lavorativa spezzata mi sta piacendo. Lavorerei volentieri il sabato pur di avere il mercoledì libero, un po' come facevano tempo fa i supermercati.