"Ragazza mia, ti spiego gli uomini..."
Devi lasciarli morire d'asfissia, devi lasciare che si rendano conto di quanto sei importante e fondamentale, devi far loro capire quanto necessaria sia per loro la tua presenza, devi lasciare che sbattano contro il muro della loro stupidità. Quando se ne renderanno conto, quando si accorgeranno di essere alle strette, circondati dall'acqua su una zattera che si fa sempre più piccola, allora, e solo allora, mentre con gli occhi ti godi lo spettacolo della loro disperazione, con il mignolo del piede fai notare la tua esistenza.
E allora lasciarli strisciare. Cercheranno di farsela a correre per dimostrarsi più prestanti di te, ma tu no, lasciali correre e resta ferma. Torneranno indietro, camminando. Tu resta lì, ferma, immobile, fino a quando non si fermeranno pure loro, non capiranno, non si adegueranno.
Fino a quando non strisceranno.
Lasciali strisciare. Non essere troppo crudele ma non aver nemmeno tanta fretta di aiutarli a rialzarsi.
Lasciali strisciare. Devono strisciare. Se non arrivano a strisciare non imparano, non capiscono.
Devono strisciare.
Quando avranno strisciato per un adeguato numero di chilometri, aiutarli a rialzarsi e sorridi.
Che non si dica mai che sei una donna senza cuore.
2 commenti:
Non sempre, alla fine, si aiutano a rialzare e si sorride.
A volte è necessario far finta di non averli visti proprio.
Perché con certi, bisogna non essere magnanime ma indifferenti.
Altrimenti pensano che loro contino ancora qualcosa per te. E se ne approfittano.
Il mio ego smodato si gratifica parecchio in queste circostanze, e tanto mi basta. Non ho nessuna remora nel dargli il mio aiuto quando ne ha bisogno, anche perché nel concreto si tratta di occuparmi di qualcosa che a me fa molto piacere, purché lui riconosca che ne ha bisogno e che deve chinarsi a chiedermi aiuto, per favore, grazie.
Posta un commento