29/05/17

La sonnambula

Sto dormendo. Mi sveglio sentendo l'inconfondibile passo svelto di Angelica. Accende la luce della saletta d'ingresso. Corre.
Mi alzo e vado a vedere, immaginando di trovarla in bagno a vomitare o qualcosa del genere, invece non c'è. La luce della saletta è accesa ma non c'è nessuno in giro.
Guardo l'orologio: mezzanotte.
Vado nella stanzetta e trovo Matilde profondamente addormentata e Angelica nel suo letto, ma sveglia.
"Che c'è?" Le chiedo "Stai bene?"
"Sì"
"Come mai ti eri alzata?"
"Non lo so"
"Devi andare in bagno?"
"No. Anzi sì"
Si alza, va in bagno e fa duecento litri di pipì, per cui mi dico che probabilmente è stato questo che l'ha fatta svegliare e alzare, ma magari poi ancora presa dal sonno non ha capito niente e si era rimessa a letto.
Finito in bagno, la accompagno nella stanzetta, la faccio coricare, le do un altro bacio, spengo le luci e torno a letto anche io.
Dormo.
Mi sveglio. C'è qualcosa che mi infastidisce.
Dalle scale che collegano i due piani di casa mia proviene una luce molto forte, come se fossero le 8 del mattino. Guardo l'orologio. Le 2.
Mi alzo per vedere da dove arriva tutta quella luce. Lo studio è acceso. Salgo le scale immaginando di trovarvi Angelica sul divano, invece no, la luce è accesa ma non c'è nessuno.
Vado subito nella stanzetta a verificare che Angelica sia lì, ed in effetti è nel suo letto che dorme. Anche Matilde dorme.
Spengo di nuovo le luci e torno a dormire anche io, un po' preoccupata, a dire il vero, del fatto di non aver sentito i passi questa volta, ma rincuorata comunque del fatto che ho l'abitudine di chiudere a chiave la sera sia la porta di casa che la portafinestra della terrazza.

Ho una sonnambula per casa, quasi sicuramente è Angelica.
Questa mi mancava.

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