Poi ho partecipato alla riunione delle famiglie ospitanti ed ho assistito a scene isteriche di gente nel pallone per l'abbinamento con i ragazzini musulmani. All'inizio pensavo a una becera e ottusa discriminazione razziale e religiosa, e stavo quasi per esprimere a gran voce la mia indignazione, quando una matrona coi leggins leopardati ha esplicitato meglio il motivo delle sue remore.
"Mi scusassi, ma ccà c'è scritto no pork. Ma chi è stu pork? U maiale? E io chi cc'haiu a priparari i manciari a stu picciriddu?"
(Domando scusa. Mi trovo impreparata sul precetto di non consumare carne di maiale. Al momento temo proprio di non avere idee sul cibo da cucinare e somministrare al ragazzino)
Già si confondono col solo maiale (considerando che sono serenamente consentiti tutti gli altri animali viventi sul globo terracqueo). La professoressa aveva ragione: la vegetariana può essere accolta e ospitata solo da un suo simile, se non si vogliono rischiare scene di nevrosi collettive.
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