...non ci sentiamo da parecchio tempo, da più di un anno, anche se forse avevamo iniziato a non frequentarci più tanto spesso già da almeno due.
Ti scrivo per ringraziarti di essere tornato. Dunque non eri del tutto scomparso, ti eri solo momentaneamente congedato, nascosto, rifugiato da qualche parte a curarti, risanarti, ricostruirti.
Beh, c'è voluto più di un anno, ma ne è valsa la pena, hai fatto proprio un buon lavoro.
Sei tornato, e ti ho sentito davvero in gran forma, solido e potente, vivo. Forte.
Talmente forte che il tuo ritorno è stato percepito anche all'esterno, nonostante strati e strati di stoffe, tessuti e imbottiture.
Sei tornato, ed io ti ringrazio per averlo fatto.
Ho sentito molto la tua mancanza, ma adesso... Adesso sono tornata a sentirmi viva e capace di emozionarmi.
E chissà di cos'altro mi scoprirò ancora capace, ora che sei tornato.
Grazie.
Grazie di essere tornato, ma grazie soprattutto per quel messaggio che hai voluto darmi, con la tua assenza e col tuo ritorno. In quel determinato luogo, in quel determinato momento, in quella determinata situazione. Per entrambe le cose.
Sempre tuo involucro, ma ora un po' più essere vivente,
Lucy van Pelt
1 commento:
[...]
C'e' un grande salto
in fondo al cuore
prima deserto, adesso un'oasi
via i cancelli per favore,
che non mi servono piu'.
Via le lame dal mio cuore,
via le cose che lo umiliano
[...]
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