E' un film degli anni '90, che non avevo mai visto, ma che racconta per sommi capi lo spirito delle "sorellanze" di donne creative.
Il titolo italiano è totalmente ridicolo e fuorviante, ma forse in quegli anni tradurlo letteralmente "Come fare un quilt americano" sarebbe stato poco apprezzato, visto che l'arte del quilt, all'epoca, non era molto nota, e comunque relegata a "cose da nonne" (esattamente come viene mostrato nel film, peraltro).
La storia è banalotta, ma si segue con facilità, è un film che sta benissimo come sfondo ad una serata in solitaria sul divano, cucendo per l'appunto. Ma, come dicevo all'inizio, un aspetto è particolarmente peculiare e verosimile: ossia i rapporti personali che esistono ed evolvono tra donne unite dalla stessa passione per un'arte creativa. Ci ho ritrovato le stesse dinamiche dei vari gruppi di crafter a cui ho partecipato (non sugli stessi temi, ma sul modo di affrontare gli avvenimenti).
E alla fine mi è risuonata in mente una frase detta, una volta, da una ragazza che non partecipa più da anni al nostro gruppo, ossia: noi non siamo amiche; noi siamo solo un gruppo di ragazze unite da un interesse comune, e basta.
Winona Ryder scriveva una tesi di laurea proprio su questo argomento, nel film. E alla fine, anche lei giunge a questa stessa conclusione.
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