15/08/25

Le confluenze

Stamattina mi sono fatta una pedalata rinvigorente tra le 7.30 e le 11 del mattino, prima dell'ora del caldo.
Ho seguito il corso del fiume Dora per tornare nel punto esatto dove affluisce nel Po. C'ero già stata qualche anno fa, ma lo avevo fatto seguendo il Po.
La Dora mi sta simpatica, l'ho già detto, mi ci rivedo molto, le somiglio un pochino soprattutto nel suo repentino passare da un flusso rapido e turbolento ad uno pacato e disteso.
Chissà cosa pensa, la Dora, quando dopo mille peripezie si tuffa nel corso largo e lento del Po. Lo fa quasi con l'inganno, proprio dopo una curva, quasi a volerlo cogliere di sorpresa.
Chissà se vorrebbe un "effetto sorpresa" conflittuale, cogliere l'altro alla sprovvista per potersi trovare in vantaggio, oppure se è una sorpresa del tipo che gli arriva alle spalle, gli chiude gli occhi e gli chiede "Ci sono?" all'orecchio, baciandogli subito dopo il collo per farsi indovinare.
A me quel luogo è sempre sembrato magico, l'emblema della pace, del compromesso, dell'accettazione reciproca tra entità diverse e legate tra loro.



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