14/07/25

Il latino

"Non voglio mai più avere a che fare con il latino", dissi ingenuamente il giorno in cui completai il mio passaggio di corso di laurea da "Lettere moderne" a "DAMS Musica".

Poi Matilde si è iscritta al liceo scientifico. Il primo anno è andato molto bene, il secondo è stato tragico. Ho rispolverato il mio latino per provare a darle una mano, ma alla fine ha scelto di cambiare scuola e passare al liceo linguistico dove il latino si fa solo per i primi due anni.

"Non avremo mai più a che fare con il latino", dicemmo insieme quando fu promossa per passare al terzo anno.

Poi lo scorso anno Angelica si è iscritta al liceo delle scienze umane, e a giugno è stata rimandata in latino.

Evidentemente lui ed io abbiamo ancora un conto in sospeso.

Eppure, come molte cose in età matura, sto scoprendo che mi piace e che mi affascina. 
Sono sempre più convinta che la scuola sia la peggior nemica del piacere di imparare, perché ne ho solo ricordi orribili: sensazione di incapacità, fatica alla quale non sapevo dare un senso, tutto solo obbligatorio. Io a scuola ci sono andata solo per senso del dovere, e mai per la gioia di scoprire cose nuove; quella è venuta molto tempo dopo.

E niente, dopo 30 anni sono ancora qui a tradurre sed etiam.


Nessun commento: