03/11/25

L'ultimo baluardo

Avevo ancora la carta d'identità vecchia, cartacea, emessa nel 2016 dal comune della ridente cittadina della provincia palermitana in cui abitavo.
Era ancora valida, me la sono tenuta cara fino ad oggi, come un cimelio, un piccolo tesoro da custodire gelosamente come segno di un'era che non c'è più.
A furia di aprire e chiudere, le due pagine si sono molto rovinate, dunque avevo messo un po' di scotch sul dorso esterno, per non farle staccare, e per intero l'avevo imbustata in modo che non si notasse. Tanto tutti quelli che dovevano verificare la mia identità, la aprivano. Chi se ne sarebbe mai accorto dello scotch sul dorso?
Sarebbe scaduta a ottobre 2026, ma ho saputo che tutte le carte cartacee dovevano necessariamente essere sostituite entro il 2026, a prescindere dalla data di scadenza, e so perfettamente che negli ultimi 5 anni c'è stata gente che, non trovando posto nelle prenotazioni, ha fatto carte false (ossia biglietti aerei per Nowhere) presentandosi alle 5 del mattino per mettersi in fila senza prenotazione e avere un documento d'identità valido di emergenza per il viaggio fittizio, ed ha ovviamente ricevuto quella cartacea.
Ho immaginato tutti questi furbacchioni che si ritroveranno di nuovo a doversi inventare un modo per farsi fare la carta d'identità elettronica.
Li ho battuti sul tempo. Ho rinunciato a un anno di validità e l'ho sostituita oggi.

Stamattina, all'ufficio dell'anagrafe, ho chiesto all'impiegata se poteva lasciarmela. No, deve necessariamente ritirarla.
L'ha infilata tra alcuni fogli e l'ha spillata dentro.
Io ho sentito un groppo in gola.

Era l'ultimo legame ufficiale con le mie origini.

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