01/07/13

Vegetariana fuori casa

Sono già più di due anni che sono diventata vegetariana. Sono felice, sto bene, le analisi del sangue vanno a meraviglia e mi sento più in armonia con il mondo che mi circonda (questa armonia raggiungerà l'apice, immagino, quando riuscirò a realizzare il mio sogno di comprare un piccolo fazzoletto di terra, poco fuori la mia città, e coltivarlo come, quando e quanto mi piace).

In questi due anni ho fatto diverse esperienze, ho vissuto diverse reazioni da parte degli "altri".

La prima sorpresa positiva, devo ammettere, è stata mia madre che, a 15 anni di distanza dall'unica volta che avevo annunciato di voler diventare vegetariana, non ha reagito con il suo "Tu mangi quello che dico io", come fece allora, ma ha cambiato rapidamente e senza troppe lamentele i menù dei nostri pasti insieme. Non me l'aspettavo, sinceramente.

Altra considerazione che posso fare, riguarda le odiose e sconvenienti argomentazioni degli "onnivori" con cui mi sono ritrovata a tavola. Quando dico di essere vegetariana, partono tutti in quarta, difendendo ostinatamente il loro onnivorismo, sminuendo le mie motivazioni etiche, sparando frasi a ca##o del tipo "Ah dici che non mangi animali morti, ma perché le verdure cotte non sono morte pure quelle?". Si credono spiritosi. Ma dico io, ma chi vi chiede niente? Io non mi sogno nemmeno lontanamente di tentare l'evangelizzazione dei miei commensali, e non riesco a capire perché partano tutti con quella difesa arrogante e aggressiva senza che io dica loro nulla. Forse perché immaginano che una vegetariana a tavola sia una specie di rompico%ioni che sta tutto il tempo a criticare e inorridire per quello che passa nel piatto degli altri. Ma che me ne frega a me?? Ognuno si guardi il proprio e si mangi il suo, secondo i propri gusti e le proprie scelte. Se io non rompo il ca##o a voi, spiegatemi perché dovete romperlo voi a me.

Poi, la vera piaga, sono i ristoratori.
A meno di non andare in un ristorante esplicitamente vegetariano, quando annuncio al cameriere che io lo sono, lo metto inevitabilmente in crisi. E ora che gli do a mangiare a questa? Ovvio: verdure.
Perché se uno è vegetariano mangia solo verdure saltate in padella o insalata, in una botta di vita.
Ma chi l'ha detto???
Quando mio cugino ha saputo che ero diventata vegetariana, mi ha detto "Non mangi nè carne nè pesce? E allora che mangi?"
Tutto il resto, porca paletta! Nessuno delle persone che abbiano un minimo di dieta equilibrata mangia SOLO carne o pesce. Solo che non se ne rende conto.
Una zuppa di legumi, una frittata, un piatto di pasta col pesto, i tortellini ripieni ai funghi, la fonduta di formaggi, la parmigiana di melenzane, la pizza, l'insalata di patate e fagiolina, la quiche di verdure, la caponata, la pasta coi broccoli, il pane e panelle, il couscous di verdure, gli involtini di melenzane, i funghi ripieni, il risotto primavera... Questo per dire solo alcuni dei cibi NORMALI, di comune diffusione e consumazione, che non prevedono animali morti al loro interno, nè parti di essi. Piatti vegetariani.
Perché un ristoratore, quando dico di essere vegetariana, mi propone solo insalata e verdure grigliate?

Due giorni fa, a pranzo, il cameriere del ristorante, quando gli ho detto di essere vegetariana, mi ha guardato spaesato per qualche istante, poi ha avuto la prontezza di spirito per dire "Allora per lei una bella insalatona!".
"No" gli dico io "vorrei una pasta alla Norma, se è possibile". Che cavolo, siamo a Catania, voglio la Norma, no?
"Ah.... sì.... certo... la Norma. Mi scusi.... non sapevo che lei fosse vegetariana".
No, tesoro, tu non sapevi che i vegetariani mangiano anche cose che non siano insalata e verdure bollite.

8 commenti:

Santarellina ha detto...

Non ho capito se specifichi sempre di essere vegetariana o questi che racconti sono i casi in cui ti capita di specificarlo. Dai menu dei ristoranti un vegetariano può regolarsi da sé? O deve sempre specificare?
nb. Devo dire che in generale a me spaventa sempre un po' ogni forma di integralismo, anche quello assolutamente innocuo dei vegetariani! :)

ThereseM ha detto...

Una curiosità che ho sempre avuto è: quali sono i motivi di un vegetariano di spingersi verso questa filosofia di vita?
Si parla sempre, anche ironicamente, di rispetto degli animali e quant'altro, ma personalmente penso che questo non sia influente o che, comunque, lo sia solo in minima parte. Ci deve essere qualcos'altro secondo me!
Lo chiedo anche alla luce del fatto che per una questione di salute sto cercando di ridurre al minimo l'assunzione di carne rossa che non si può dire faccia bene, (anzi!) anche se è pensiero comune che "na bella feddra i carni" sia il rimedio per l'astenia e la pappamollaggine da generazioni e generazioni.
Lo dico anche perché vorrei sapere se le analisi del sangue sono perfette con o senza l'aggiunta di integratori alimentari.
Una lettrice affezionata!
Ciao!

Lucy ha detto...

Non devo sempre specificare, ma spesso mi ritrovo a farlo, soprattutto quando non sono sicura degli ingredienti che leggo (o non leggo) sul menù.
Le mie motivazioni (perché, naturalmente, posso parlare solo di queste), sono principalmente "personali", nel senso che, da quando ho maturato la realizzazione che la cotoletta è un pezzo di animale, la carne mi ha fatto schifo. Soprattutto il grasso, la pelle, i nervetti, le cartilagini... bleah. Il salame, con quei medagioni di grasso, bleah. Il pollo con quelle cartilagini, bleah. La bistecca, con la striscetta di grasso, bleah.
Poi ho maturato anche la realizzazione che non solo quelli erano animali, ma - peggio ancora! - animali spesso messi al mondo ESPLICITAMENTE per essere uccisi "da bambini" ed essere messi sul mio piatto. Stra-bleah.
E i pesci, morti di lenta asfissia, o mutilati, o - peggio ancora! - cucinati vivi o ancora più orrore: mangiati vivi (es: le ostriche).
No. Non lo sopportavo.
Mangiavo carne per imposizione e abitudine, ma sempre malvolentieri, fin quando mi son detta che ero abbastanza grande e autonoma per smettere.
E sono rinata.
Non mangio più niente con il timore di ritrovarmi sotto i denti lo scricchiolio di un ossicino o un nervetto, o il viscidume di un pezzo di grasso.

L'astenia e la pappamollaggine mi è rimasta intatta, l'avevo anche prima, ma non ho mai sofferto di anemia e carenze di ferro, neppure in gravidanza. Sarà causato da altro.
Non prendo integratori, perché trovo ridicolo privarsi di una categoria alimentare per poi ricorrere alle pilloline per rimediare.

Non mi ritengo un'integralista, non impongo niente a nessuno, neppure alle mie figlie che sono libere di mangiare ciò che vogliono. L'unica modifica alla loro alimentazione riguarda i wurstel, che ho bamdito totalmente perché non sono altro che scarti di macelleria resi appetitosi con additivi chimici di varia natura e genere. Possiamo farne a meno tutti. :-D

Trasparelena ha detto...

io sono "carnivora" ma i wurstel non li mangio.
Una volta ho assaggiato un surrogato di wurstel fatto di soia, e sebbene sapesse proprio di wurstel mi ha discretamente lasciata schifata.
Troppa sofisticazione.

Io avevo capito che le carenze e l'astenia erano solo per i vegani, tu, se sei latto-ovo-vegetariana, come mi pare di capire, non dovresti avere problemi (ho un po' studiato il tema, sebbene non riuscirei mai a rinunciare a carne e pesce, e poi io odio i legumi, quindi non potrei, probabilmente.)

Santarellina ha detto...

Grasso, nervetti e cartilagini fanno immensamente schifo anche a me da sempre in effetti! :)
Parlavo di "integralismo" (non "proselitismo") perché mi aveva fatto riflettere una considerazione di un'amica vegetariana, che aveva nominato il soffritto... cioè, se capitasse, lei non mangerebbe mai una pasta sapendo che il sugo è fatto con un soffritto di pancetta, anche se poi la pancetta nel piatto non c'è. In effetti ai miei occhi è sembrata di primo acchito un'esagerazione...
A parte questo, mi hai fatto venire in mente quanto mi aveva sconvolto, studiando agraria, sapere come sono trattate le vacche per far fare loro continuamente il latte... ero rimasta proprio scioccata...

ThereseM ha detto...

Fondamentalmente sono d'accordo a questo tipo di dieta, un po' per deformazione perché la carne, la rossa intendo fa proprio male, troppo ferro fa male dato che è nettare per batteri patogeni o quant'altro, tant'è che noi donne espellendone "tanticchia" con il mestruo siamo meno soggette rispetto agli uomini alle infezioni Ovviamente depauperarsi fino ad avere una anemia non fa neanche bene, e il ferro dei vegetali è sotto sequestro e difficile da utilizzare per il nostro organismo...
e il salame non ne parliamo, nitriti e nitrati sono dei cancerogeni belli e buoni!
quando avrò più autonomia dal punto di vista culinario/alimentare vorrei proprio eliminare la carne rossa e surrogati anche se a mio sfavore va il fatto che nervetti, cartilagini e grassetti vari non mi suscitano nessuno sdegno.

In ogni caso sono molto contenta di confrontarmi con punti di vista diversi dal mio, grazie per le risposte!

lucy ha detto...

Sai cos'è, Santerellina, posso dirti che, dopo due anni di "disintossicazione", anche a me farebbe parecchio schifo l'inevitabile sapore di grasso animale.che si troverebbe in un soffritto di pancetta, ma non per integralismo, ma proprio perché lo riconoscerei subito e ne rimarrei disgustata. Per contro, sono sicura di aver mangiato qualche dolce contenente strutto, ma lì, tranne se non lo so con sicurezza, non vado troppo per il.sottile... non posso mettermi a rompere i co%ioni in giro in questo modo: se ho un dubbio non lo mangio e basta, se credevo fosse cruety-free e invece non lo è, pazienza, non lo vomito mica, starò più attenta la prossima volta.
Trasparelena io non ho mai provato questi "salumi finti" fati con la soia, sia perché non ne vedo il motivo, e poi perché sono talmente costosi e difficili da reperire che non ne vale proprio la pena!

Anonimo ha detto...

Io sono onnivora ma al contempo aborro ogni uso degli animali che non sia cibo.

Però ti adoro anche se tu vuoi mangiare solo verdure grigliate e bollite :P

LA Santa