Eppure ci penso spesso.
Chissà come ci si sente ad essere solo responsabili di se stessi.
Chissà come ci si sente a tornare a casa, trovarla vuota, aprire il frigo, cucinare solo per sé e solo per quel pasto, senza preoccuparsi di preparare qualcosa in più per l'indomani, o per la settimana successiva, qualcosa da tenere sempre pronto nel caso in cui si torni tardi, o stanchi, o con poca voglia di cucinare, ma con addosso la responsabilità di far condurre una vita sana e una dieta varia e nutriente ai propri figli.
Chissà come ci si sente ad alzarsi la mattina e decidere che oggi non voglio fare niente, perché tanto non devo renderne conto a nessuno.
Chissà come ci si sente ad avere in potenza la possibilità di decidere di prendere tutto e partire, e ricominciare, e ricostruire, senza pensare a niente se non a sé, al proprio benessere, al proprio futuro.
Loro non lo sanno, non lo capiscono, non se ne accorgono, ma io li invidio quelli lì, quelli che possono permettersi di vivere così.
2 commenti:
Ci si sente soli.
Al contrario di Assia, io non mi sento sola proprio per niente.
Mi sento libera, padrona di me stessa.
Il che è un'ottima cosa, sin che c'è la salute.
Dopodiché, però, non avrò nessuno che si occuperà di me, per affetto, quando ne avrò bisogno.
Come sempre, ogni medaglia ha due facce.
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