18/11/16

Chiamami

"...ma tu chiamami, chiamami quando vuoi. Io non credo di essere stata una suocera cattiva, o per lo meno, mi sembra che tra noi due non sia mai stato niente di spiacevole. Certo, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti, ma credimi, ti ho voluto bene come è forse più che una figlia".

E quando parole come queste ti vengono rivolte dentro la stanza di un ospedale, di fronte a una situazione difficile e inesorabilmente tragica, ma con una sincera e autentica serenità e senza nessuna traccia di ipocrisia, trattenere il pianto e i singhiozzi diventa impossibile.

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